Torres, Capitani risponde al Sindaco Sanna: “Abbiamo pagato tutto, ci tuteleremo nelle sedi opportune”
Nel pomeriggio di sabato 6 giugno 2015, il Sindaco di Sassari, Nicola Sanna, aveva espresso con una nota ufficiale a mezzo stampa tutto il suo disappunto per i continui riferimenti della SEF Torres Calcio 1903, nella persona del presidente Domenico Capitani, alla presunta latitanza delle istituzioni comunali nei riguardi del club rossoblù. “La Torres non ha mai pagato i canoni dovuti al Comune di Sassari – le parole di Sanna – né ha mai rendicontato le spese, che per il Comune ammontano a 551 mila euro per le questioni inerenti lo stadio “Vanni Sanna”. Questo in sintesi il pensiero del primo cittadino, che potete leggere interamenti cliccando QUI, a ruota del quale arriva il nuovo comunicato di Capitani, che sul sito della Torres ribadisce l’intenzione (già manifestata venerdì scorso durante l’incontro con i tifosi) di incontrare le istituzioni davanti ai tifosi.
Di seguito il testo del comunicato stampa firmato da Capitani:
“Con riferimento alla nota stampa del Sindaco di Sassari, Nicola Sanna, in qualità di Presidente della SEF TORRES 1903 s.r.l. mi sento in dovere di precisare quanto segue:
non mi voglio soffermare sul contenuto demagogico, populistico e gravemente offensivo nei confronti delle categorie sociali bisognose richiamate nella nota stampa del Sindaco che, volutamente, confonde la spesa per le opere pubbliche con i fondi per le spese sociali, elargizioni liberali o assistenziali o spesa corrente.
Chiarito ciò, devo rappresentare pubblicamente non solo ai tifosi, ma a tutta la Città di Sassari, che quanto dichiarato dal Sindaco non corrisponde a verità.
Infatti:
1) non sussiste alcun credito del Comune di Sassari nei confronti della Torres. Fra l’altro se vi fosse stato non si comprende per quali ragioni l’amministrazione non si sia attivata per esigerlo ed abbia aspettato di reclamarlo sui media (infondatamente) solo quando si è sentita chiamare in causa nella conferenza stampa dello scorso venerdì. La Torres ha sempre pagato tutto quanto dovuto. Anzi, poiché lo stadio abbisognava (ed abbisogna) di importanti interventi di manutenzione sia ordinaria che straordinaria (che di migliorie), la Torres si è fatta carico di tutte le opere predette sopportandone i costi, al fine di evitare l’esborso da parte del Comune di ingenti somme. Il Comune e la Torres hanno poi concordato di compensare i reciproci crediti (canone di concessione da una parte e spese per le opere predette dall’altra). All’esito della compensazione, risulta ancora un credito della Torres nei confronti del Comune e non il contrario.
Non è vera neppure la circostanza che la Torres non abbia fornito la rendicontazione. Quest’ultima – come dimostrano i documenti in nostro possesso – è stata eseguita mediante consegna formale di una perizia con allegato un dettagliato computo metrico certificato da un tecnico esterno.
2) Per quanto concerne l’iter inerente alla nuova concessione, poiché come noto la società Torres avrebbe inteso (il condizionale ormai è d’obbligo, come in seguito chiarirò) eseguire nel futuro delle importanti opere nello stadio, per renderlo intanto agibile ed anche più confacente alle moderne strutture sportive, si è chiesto di avere la disponibilità di una concessione almeno quindicinale, pari alla durata del mutuo che la Torres avrebbe contratto per eseguire detti interventi.
Nel corso dell’ultimo incontro tenutosi a Palazzo Ducale, in data 20 maggio 2015, con i dirigenti della Torres (fra l’altro non è vero che nel corso di questi anni ci sono stati 5 avvicendamenti, in quanto l’unica modifica nell’organigramma è costituita dal recente ingresso dell’Avv. Carlo De Cesaro e dalla risoluzione del rapporto con Andrea Budroni), presenti il Sindaco, l’assessore allo sport ed i dirigenti del Comune di Sassari, l’amministrazione comunale ha dichiarato che sarebbe stata imminente la pubblicazione del bando per l’affidamento della Stadio.
Ad oggi, come a tutti noto, il bando non è stato pubblicato e non vi sono più i tempi tecnici che avrebbero consentito alla Torres, in caso di aggiudicazione, di iscriversi al campionato.
3) Lo stadio, peraltro, ad oggi necessita di ulteriori importanti interventi: il manto erboso è in condizioni pessime, la tribuna stampa non è a norma (ragione per la quale sono stato deferito) la gradinata, nonostante i recenti lavori, cade a pezzi per mancanza di manutenzione e resta chiusa e inutilizzabile.
Preso atto di quelle che sono le evidenti intenzioni dell’amministrazione comunale, comunico che la SEF TORRES 1903 S.R.L. intenderà, per il futuro, utilizzare lo stadio soltanto nelle partite casalinghe ed il sabato precedete alle partite casalinghe per le rifiniture, pagando il canone che verrà determinato dal Comune di Sassari , da cui decurtare i crediti vantati dalla Torres. Lo stadio, ovviamente, dovrà essere idoneo ed a norma. Nel mentre abbandoneremo gli uffici utilizzati finora all’interno dello stadio per evitare qualsiasi responsabilità. Se anche questa soluzione non fosse possibile per mancanza di volontà dell’amministrazione, saremo costretti a valutare soluzioni alternative.
In conclusione mi sorge un più che legittimo dubbio: perché il Sindaco ha dichiarato tutte quelle inesattezze, così come sopra smentite? Qual è il suo reale obiettivo?
Approfitto dell’occasione per comunicare che nel corso della riunione tenutasi allo stadio lo scorso venerdì che ha visto partecipare un grandissimo numero di tifosi, si è deciso di convocare un incontro per il prossimo venerdì alle ore 18:30 allo stadio Vanni Sanna a cui parteciperò personalmente con i miei dirigenti, con i tifosi e con il Sindaco di Sassari – che invito – e con gli esponenti della Regione Sardegna che nella data di domani inviterò formalmente.
In quella occasione i tifosi potranno appurare, carte alla mano, il reale stato delle cose.
Peraltro, l’aver dichiarato pubblicamente che la Torres non onora i suoi debiti, ritengo che costituisca un grave danno per il buon nome della società, che dovrò necessariamente tutelare nelle opportune sedi.
Domenico Capitani”
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