Rally Italia-Sardegna 2015 – Giovannelli (sindaco Olbia): “Nessuna polemica, ACI ha deciso. Ma se il WRC va via…”

Foto: Mirko Zidda
Non è certo passata la buriana sopra il nord Sardegna in fatto di Rally d’Italia, un tema che da mesi (e chissà ancora per quanto) renderà nervosi gli animi delle istituzioni coinvolte e delle personalità che occupano ruoli di responsabilità, oltre che di rappresentanza delle varie comunità interessate dalla tappa tricolore del WRC. E’ recente (appena una settimana fa) la vertenza circa la prova da disputare nel Sinis, che ha messo a dura prova le casse e la tenuta del Comune di Cabras, mentre pochi giorni prima c’era stato il botta e risposta tra la Regione Sardegna e l’amministrazione di Alghero, per il secondo anno consecutivo assegnataria della base logistica del Rally.
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L’assessore al Turismo era stato chiaro nell’esprimere la preferenza per la Gallura, il sindaco di Alghero aveva detto di non voler credere alle esternazioni di Morandi e di confidare nel ruolo di garanzia “verso tutti i sardi” svolto dal presidente Pigliaru. I sentori, però, sono di malumori diffusi, da parte della federazione internazionale e dei team, contrari al peregrinare su e giù per l’Isola cui saranno sottoposti, senza dimenticare le istituzioni galluresi e gli operatori del settore ricettivo nel nord-est della Sardegna.
“Non mi sono mai espresso, e non intendo farlo ora, in toni polemici o di contrapposizione circa la questione del Rally d’Italia”, dice il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, ai microfoni di SardegnaSport.com. “Non credo sia giusto affrontare il tema dal punto di vista del campanile – continua il primo cittadino – l’anno scorso prendemmo atto che, in conseguenza della tremenda alluvione di novembre 2013, l’Aci aveva deciso di spostare la base logistica ad Alghero, contraddicendo con le sue scelte ciò che si era pattuito in precedenza. Le scelte operate non ebbero una giustificazione credibile, passando sopra i programmi fatti dagli albergatori in vista del Rally”.

Francesco Morandi, Assessore del Turismo, Artigianato e Commercio
E oggi? “Quest’anno, ripeto, ho preso atto delle scelte dell’Aci, si è optato per continuare su Alghero e non intendo fare polemica, né voglio che eventuali strumentalizzazioni giornalistiche portino in futuro a dare la colpa a Olbia e la Gallura per l’eventuale addio del WRC all’Italia”. Le parole dell’assessore Morandi, però, sono una bella alleanza per voi… “Ho accolto con piacere le esternazioni del professor Morandi – dice Giovannelli a SardegnaSport.com - Se l’Aci ha deciso di continuare su Alghero si vada avanti senza creare contrapposizioni e senza creare alibi per l’eventuale addio del WRC. Se la Regione Sardegna vuole dare 10 milioni di euro ad Alghero lo faccia pure, mi limito a rilevare che Luna Rossa va a Cagliari, il WRC ad Alghero e a Olbia niente, pur facendo anch’essa parte della Sardegna. La Regione ha il compito di fare il buon padre di famiglia e accontentare tutti, la coerenza di Morandi va sottolineata e apprezzata, quando parla della Gallura come ‘naturale destinazione del Rally d’Italia-Sardegna’. Oggi ciò che mi preme è che non passi l’idea di una Gallura che rivendica come propria la tappa italiana del WRC e porti alla perdita dello stesso da parte del mondo del motorsport italiano”.
Come ha accolto le parole che arrivano dal sassarese? “Non voglio entrare in collisione con nessuno, sono per una ripartizione delle grandi attrazioni e ho un ottimo rapporto con l’amministrazione algherese, attuale e precedente. Con il sindaco di Sassari, tra l’altro, lavoro alacremente per costruire qualcosa di importante. Penso ai risvolti positivi della quattro corsie o alla sinergia tra gli aeroporti di Alghero e Olbia, proseguendo con i progetti dell’Autorità Portuale per un’unità del nord Sardegna. Olbia non deve rimanere col cerino in mano dell’eventuale addio all’Italia da parte del WRC”.
Com’è il clima presso gli operatori commerciali del territorio? “Speravano che ci fosse un ripensamento da parte dell’Aci, sicuramente, e hanno apprezzato la posizione della Regione Sardegna. Detto ciò, nessuno è andato con le truppe cammellate a bloccare strade o fare piazzate di protesta”.
Olbia e la Gallura sarebbero pronte a riabbracciare il Rally d’Italia? “Certamente, e lo dicono i numeri dell’ultima stagione turistica che ha avuto saldo positiva. Continuiamo a crescere e le nostre strutture sono attrezzate per accogliere un certo di tipo di flusso. Chi di dovere ne prenda atto e ne tenga conto”.
Fabio Frongia