Calciomercato Cagliari – Ore di riflessione ma qualcosa bolle… Mancosu-Bologna, e un altro sardo a Trapani
Resta in pausa di riflessione il calciomercato del Cagliari, che per una serie di motivi preferisce valutare al meglio gli interventi da fare al fine di mettere a disposizione di Gianfranco Zola nuovi elementi. Resta in stand-by anche una trattativa che sembrava ormai sicura e prossima all’ufficializzazione, ovvero quella che dovrebbe portare il terzino destro Riccardo Fiamozzi in rossoblù dal prossimo 1 luglio, in cambio del prestito immediato di quattro giocatori. Quelli individuati dal presidente Tommaso Giulini e dal direttore sportivo Francesco Marroccu sono Alessio Cragno, Simone Benedetti, Daniele Giorico e Alessandro Capello.
Il portiere fiorentino, così come il dirimpettaio Simone Colombi, preme per rimanere in Sardegna e giocarsi le sue carte da “dodicesimo” di Zeljko Brkic. La società vuole mandare a giocare uno dei due, e propenderebbe per il più giovane, ritenuto patrimonio tecnico da valorizzare. Tutti i giovani rossoblù in odore di prestito attendono comunicazioni da viale la Playa. Non è dato sapere quanto gradiscano la piazza varesina, anche se per Capello e Giorico i discorsi appaiono avanzati. Il centrocampista avrebbe modo di giocarsi la chance in Serie B che non si era concretizzata la scorsa estate, l’attaccante potrebbe cimentarsi finalmente col calcio dei “grandi”. Più complessa la questione degli estremi difensori, che nicchiano di fronte alla prospettiva di un declassamento. Idem per Benedetti, che ha all’attivo una manciata di presenze nel campionato di Serie A, e già in estate “sventò” il prestito in cadetteria.
Andrà in prestito anche Caio Rangel, quasi certamente in Italia e in Serie B. Francesco Marroccu, che si accinge a tornare in Sardegna per vivere come sempre la vigilia del match di campionato al fianco della squadra, ha lavorato nelle ultime ore con Tommaso Giulini in quel di Milano. Ben poche le novità sui vari fronti, a cominciare da quello inerente Alberto Gilardino. Il Cagliari resta convinto delle criticità che insistono sull’operazione: i 32 anni del biellese, la provenienza da un campionato non di primo ordine come quello cinese, il mese di inattività e i problemi con il procuratore di cui vi parlammo in anteprima martedì mattina (LEGGI QUI). Non è escluso che il Cagliari ci provi ancora, a sciogliere i vari nodi, ma tiene anche presente il fatto di avere in organico 8 elementi offensivi, decisamente troppi alla luce (anche, ma non solo) del nuovo modulo utilizzato da Zola contro Cesena e Udinese.
Mentre il Bologna guarda a Francesco Pisano, che Diego Lopez vorrebbe con sé in Emilia ma per il quale non c’è al momento alcuna trattativa, il Cagliari tiene sempre in un angolo Davide Faroni, fluidificante di destra allenato da Zola nell’esperienza col Watford. Attenzione, sempre in entrata, a Leonardo Pavoletti, elemento che per il momento rimane sotto traccia ma potrebbe vivere un ritorno di fiamma nella coda del mercato (chiusura il 2 febbraio). Di sicuro c’è che le varie opzioni in entrata vadano vagliate in relazione alle entrate, perché ad Asseminello gli armadietti sono belli pieni.
Chiudiamo con la vicenda inerente Matteo Mancosu. Il cagliaritano, dopo essere stato molto vicino al rossoblù (aveva anche assistito dal vivo a Cagliari-Cesena), è nel mirino di un Bologna quanto mai battagliero sul mercato. Nelle ultime ore Daniele Faggiano (diesse del Trapani) e Pantaleo Corvino (uomo mercato del nuovo Bologna di Tacopina e Saputo) hanno intensificato i contatti, alla luce del nuovo affondo felsineo: 1,2 milioni l’offerta che arriva dalle Due Torri, dove hanno salutato Federico Rodriguez per liberare un posto tra gli “over” – le regole della Serie B: massimo 18 giocatori over 23, due under 23, due bandiere (cioè giocatori che abbiano militato almeno 4 stagioni nella stessa squadra) e under 21 senza limiti – . Intanto a Trapani pensano ad un altro sardo, Andrea Cocco, per sostituire Mancosu. A Vicenza potrebbe andare Christian Terlizzi, da qualche giorno fuori rosa in Sicilia.
Giampaolo Gaias e Fabio Frongia