Torres, Costantino: “Approccio sbagliato e sfortuna”. Capitani:”Avremmo voluto ricordare Riccardo con una vittoria”, Nucifora contro gli arbitri

Postato il 08 nov 2014
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Massimo Costantino (foto Selena Tagliabue - SardegnaSport)

Massimo Costantino (foto Selena Tagliabue – SardegnaSport)

Volti sorridenti e sereni da una parte, quelli di Luca D’Angelo e Adriano Mezavilla (allenatore e centrocampista-goleador dell’Alessandria) oltre al sassarese dei “Grigi” Luigi Scotto, rammarico e delusione per i torresini che animano la sala stampa del “Vanni Sanna” di Sassari, dove i piemontesi hanno vinto “all’inglese” con i gol di Taddei e, appunto, Mezavilla.

“Nel primo tempo non siamo stati all’altezza – dice Massimo Costantino, allenatore della Torres – Stranamente siamo scesi in campo con sufficienza, ma questo non spiega la sconfitta. Col rientro di Migliaccio dall’infortunio non ci siamo posizionati bene e Taddei ci ha punito. Alcune situazioni non ci hanno premiato, vedi la parata di Nordi e alcune situazioni poco chiare in area. Il nostro campionato e i nostri obiettivi non cambiano. Oggi subire il gol è stato devastante, nel secondo tempo meglio, ma era tardi, se quella palla di Maiorino fosse finita in gol anziché sulla traversa… Il calcio è uno sport di situazione e le situazioni hanno fatto sì che perdessimo, abbiamo sbagliato passaggi, perso palloni, e con un risultato che ci penalizza, le cose non buone si notano di più”.

Domenico Capitani (foto: Alessandro Sanna - sardegnasport.com)

Domenico Capitani (foto: Alessandro Sanna – sardegnasport.com)

Questo il commento del presidente Domenico Capitani: “Abbiamo ricordato un nostro grande tifoso (Riccardo Fiori, ndr), che ci aiutava facendoci da sponsor, con una sconfitta, e questo ci dispiace molto. È andata così, lui capirà era un uomo di calcio e sa che ci stanno anche le sconfitte. Abbiamo perso con una grande squadra, pretendente alla vittoria finale, siamo stati anche sfortunati, alcuni episodi ci hanno penalizzato, rimaniamo saldi nelle nostre posizioni. Mediolanum è un nuovo sponsor della Torres, da tempo facciamo delle manifestazioni insieme nei pre-partita. Non vedo la squadra in casa da due mesi, le considerazioni tecniche le farò col mister, ho visto una buona Torres, e una grande curva. Però abbiamo perso, evidentemente qualcosa non va”.

Enzo Nucifora non ha dubbi: le colpe sono dell’arbitro e degli episodi sfavorevoli. “Col Mantova ci hanno tolto due punti per un fuorigioco, col Pavia una punizione inesistente, oggi due rigori, un fallo di mano netto in area, e aggiungiamoci la traversa di Maiorino. È vero che siamo scesi in campo con leggerezza, Alessandria è una buona squadra ma un po’ lenta. Il primo gol è risultato dell’assestamento dopo l’infortunio di Migliaccio. Oggi bisogna accontentarsi anche del punticino, ma ci manca ancora la continuità, c’è stato un calo di tensione che abbiamo pagato”.

Saveriano Infantino, dopo il gol di Pavia è rimasto all’asciutto: “Non abbiamo avuto la rabbia e la cattiveria delle partite precedenti. La partita è stata segnata dagli episodi, hanno fatto un tiro e mezzo in porta e fatto due gol”. 

E’ uscito col sorriso e tra gli applausi di molti amici e parenti ma anche accompagnato da qualche fischio, proveniente dalla curva. Luigi Scotto, promosso titolare per la seconda volta consecutiva, ha giocato un’ottima gara: “Sapevo che mi avrebbero fischiato, sono tutti miei amici e me l’avevano annunciato. Sono un tifoso della Torres che quest’anno sta facendo un grande campionato. Credo che abbiamo fatto una grande partita, imponendo il nostro gioco, la Torres deve salvarsi, ma può puntare anche a qualcosa in più, noi vogliamo sempre vincere: vogliamo la parte sinistra della classifica, magari con qualche ambizione di essere nelle parti nobili quando ci si giocherà qualcosa di importante”.

Adriano Mezavilla ha chiuso la partita con un’incornata da bomber vero: “Sul gol ho toccato di testa e ho visto la palla che entrava in rete, abbiamo preparato la partita basandoci sull’agonismo.  Bisogna adattarsi al tipo di partita, quando possiamo si gioca, altre partite sono più di sacrificio”.

dagli inviati Gianluca Dessì e Mauro Garau

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