Virtus Roma-Dinamo Sassari, la sala stampa – Sacchetti: “Bravi nei momenti caldi. Sconfitte europee servono”
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Meo Sacchetti, allenatore della Dinamo Sassari
Meo Sacchetti commenta così la vittoria in casa della Virtus Roma, arrivata con una prova come ormai di consueto altalenante. La Dinamo Sassari ha aperto e chiuso alla grande un match temibile alla vigilia. “Abbiamo fatto un grosso sprazzo all’inizio e poi pensavamo che dieci punti di vantaggio fossero abbastanza – esordisce il coach biancoblù – Come ci è capitato spesso in questa stagione pecchiamo un po’ di ingenuità, oggi siamo stati più bravi di altri volte nel resistere al ritorno altrui, mettendo in campo una buona difesa”. Sulla partita di Dyson, Sacchetti sostiene che “ha fatto un buon primo tempo, poi non credo sia uscito dalla partita mentalmente, come ha dimostrato con quelle due giocate nel finale”. In cosa deve lavorare maggiormente questa Dinamo? “Abbiamo ancora un po’ di sufficienza in alcune situazioni, come il fare fallo sui tiri da tre”. Tre sconfitte in Europa, ora si va a Madrid: “Il problema è che non si vuole capire che l’Eurolega è un livello superiore, noi siamo riusciti a giocare 20′ al livello del Kazan, poi non ce l’abbiamo fatta a rimanere su uno standard evidentemente eccessivo al momento per noi. Non ci fasciamo la testa per le sconfitte in Eurolega, servono anche quelle per crescere. Mi aspettavo una reazione di questo tipo dai ragazzi, perché la Dinamo è concreta, in due anni si è abituata a lottare, è una squadra dura. La vittoria di oggi è molto importante, per come si era messa la partita, con il recupero di Roma e l’entrata nel quarto periodo in volata, non era facile vincere, nei momenti critici si è vista quella durezza mentale che è doverosa. Loro hanno avuto molto dai tiri liberi, che hanno voluto dire anche qualche fallo in più a nostro carico e quindi una gestione diversa della partita”.
Luca Dalmonte ha tanto rammarico per quello che sarebbe potuto essere: “Un mese fa a Sassari dissi che non avevamo giocato – esordisce facendo riferimento alla sconfitta in Supercoppa Italiana – oggi anche se qualcuno può non essere d’accordo dico che in parte abbiamo sprecato la partita. Dobbiamo tenerci stretto quello che abbiamo fatto in queste quattro settimane e il fatto che abbiamo trasformato una partita non giocata (riferimento al primo quarto) in una partita buttata. E’ un grosso passo avanti, credo sia stato un match segnato profondamente a livello statistico dalle percentuali di inizio partita, quando abbiamo subito il modo di giocare della Dinamo. Avremmo dovuto contestare di più i loro tiri, in generale per crescere bisogna lottare di più in quelle situazioni”. Dove avrebbe potuto girare la partita? “I tiri liberi di Gibson e altri episodi potevano servire per pareggiare, abbiamo prodotto 18 tiri in più rispetto agli avversari, ma occorre migliorare il numero e la selezione dei tiri. Siamo in crescita costante, poi questa può subire delle scosse di assestamento, e oggi è una di queste”.
In cosa deve crescere la Virtus Roma? “Dobbiamo imparare da quello che abbiamo sprecato oggi e far si che queste partite si possano chiudere in maniera diversa per noi. La Dinamo Sassari è una squadra che può distruggere mentalmente l’avversario, ti punisce appena le concedi lo spazio, corre e tira producendo parziali in pochissimo tempo, per questo serviva il contributo di tutti, occorreva difesa e attacco, occorrevano anche 5′ di qualità dalle cosiddette seconde linee. Oggi non sono mancate le caratteristiche proprie della Virtus Roma, è mancata la lucidità contro la forza d’urto di Sassari, della quale non posso negare i meriti, mi faccio forza dei 18 tiri fatti in più rispetto alla Dinamo”.
Chiusura sul dominio esercitato a rimbalzo: “Quando giochi contro Sassari devi mettere in conto di dover contenere, siamo stati lì ma non con l’anima, potevamo e dovevamo essere più cattivi contro il corri e tira tipico della Dinamo, quando parlo di facce strane dico che bisogna essere pronti e cattivi a giocare 1′ o 39′, e non sempre vedo questa attitudine”.
Rok Stipcevic ha visto una Virtus a due facce: “Abbiamo dimostrato un atteggiamento bifronte – dice – nei primi due quarti non siamo stati all’altezza, poi c’è stata una reazione migliore rispetto a quella che avemmo in Supercoppa a Sassari, dove mollammo subito dopo il parziale al passivo. Oggi non è stata certo una giornata perfetta, ma siamo una squadra giovane e siamo solo all’inizio della nostra salita. Siamo andati vicini a vincerla, a passare davanti alla Dinamo, voltiamo pagina perché tra tre giorni si gioca e dovremo dimostrare di aver appreso la lezione di questa sera”.
dall’inviato Jessica Appolloni