Torres, Capitani si sfoga: “Assurdo il trattamento del Comune di Sassari, siamo torturati ingiustificatamente”

Domenico Capitani, presidente della Torres
Si è presentato a sorpresa anche Domenico Capitani alla conferenza stampa che solitamente precede la sfida di campionato, che domenica vedrà affrontarsi Torres e Pordenone (ore 14.30 al “Vanni Sanna”. E il presidente rossoblù non è stato banale, alzando toni (non solo dal punto di vista dei decibel) della polemica con il Comune di Sassari. Ma in particolare con i tecnici dello stesso, controparte nella vicenda-stadio che continua a far penare la città e il club rossoblù. Sono passati i giorni in cui il ripescaggio dipendeva (anche) dall’agibilità dell’impianto di via Coradduzza, ma la situazione è cambiata solo relativamente.
“Sono qua per dirvi un po’ di cose che è bene che la gente sappia – ha esordito Capitani – Come da comunicato che abbiamo pubblicato qualche giorno fa, la Torres non ha padroni e non è neanche una vacca da mungere. Questo è un concetto che deve essere chiaro a tutti quelli che ci girano attorno. Percorriamo una continua corsa ad ostacoli. A Salò, domenica scorsa, ho visto una bomboniera del calcio dove la cabina per gestire l’ordine pubblico era vuota. Qui, tra autorizzazioni e Vigili del Fuoco, siamo continuamente soggetti a dei controlli. Puliamo e manteniamo il “Vanni Sanna” con un impegno di forze ed energie sovradimensionato e ingiustificato”.
Poi chiama in causa Claudio Castagna, il tecnico che già quest’estate aveva espresso a più riprese parere contrario in tema di agibilità dello stadio, fondamentale per il ripescaggio in Lega Pro. “Castagna non è mai soddisfatto – dice Capitani – nonostante l’ottimo rapporto con l’amministrazione comunale. Forse staremmo meglio nei dilettanti, dove saremmo più liberi: niente transenne, divieti e meno vincoli (evidente il riferimento al divieto di vendere alcolici durante le partite e al transennamento di via Romita ndr). Sono amareggiato, siamo trattati come un pozzo senza fondo. Ci richiedono sempre nuovi impegni, spero ci sia un limite a tutto questo. Perché? Forse la Torres è scomoda. Questo non è uno sfogo, ma direi una denuncia. Ci troviamo ad affrontare delle difficoltà quotidiane che le altre società nemmeno si sognano”.
Gli chiediamo se il rapporto definito positivo con l’Amministrazione non cozzi con l’aver fatto esplicitamente il nome di Castagna. “Ribadisco che con il Comune non ci sono problemi, evidentemente questo signore la vede diversamente rispetto ai maggiori esponenti della politica sassarese e regionale. La Commissione Spettacoli si è riunita al “Vanni Sanna”, negli uffici della Torres, senza avvisarci. Viene maltrattata continuamente gente che lavora gratis per la Torres. Saremmo anche dei coglioni, ma anche a loro si deve rispetto”, ha chiosato Capitani.
Mauro Garau
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