Muay Thai – Hearts on fire: Mauro Serra vince il Main Event, bene anche Donghi e Viglietti
Una serata di grande Muay thai che sabato ha consacrato campione il quartese Mauro Serra. La seconda edizione di “Hearts on Fire-Fight night”, in grado di catalizzare un pubblico di 1200 persone, si è contraddistinta per l’alta qualità degli incontri, spettacolari e ricchi di adrenalina. Ottima la prestazione dei fighter sassaresi Antonio Viglietti e Sara Donghi che, nell’attesissimo evento organizzato dalla Serra Muay Thai Academy e dalla Onesongchai – Kombat League, hanno portato a casa un risultato positivo.
Il due volte campione europeo e padrone di casa, Mauro Serra, allenato dal maestro Armando Neri, ha conquistato il titolo Herts on Fire, vincendo un match difficile contro l’agguerrito campione del mondo Christophe Pruvost. Per taglio all’arcata sopraciliare alla terza ripresa.
Gli atleti del Tarantini Fight club hanno tenuto alti i colori di Sassari. Antonio Viglietti ha vinto ai punti contro un agguerrito e mai domo Francesco Porru della Chang Peuk Muay Thai di Cagliari. Il giovane atleta, allenato da Angelo Tarantini, ha disputato un match molto difficile senza sbavature, dominando il ring con sicurezza e dimostrando di poter condurre tutte e tre le riprese. Round dopo round ha costruito la sua vittoria con intelligenza, riuscendo a gestire i momenti negativi con determinazione.
Sara Donghi, invece, ha ottenuto un pareggio contro la bresciana Barbara Bontempi. La pluricampionessa italiana e del mondo, vista la difficoltà nel trovare nuove avversarie del suo livello sia in Italia che in Europa nella categoria 47 kg, ha deciso di affrontare un’avversaria, molto alta, di una categoria superiore.
Un incontro molto bello sui tre round, in cui le due fighter non si sono risparmiate, producendo un match molto intenso e pregevole, come solo due puriste dell’Arte dei Re sanno fare.
Sara Donghi, vista la notevole differenza d’altezza della sua avversaria, ha lavorato molto bene sulle uscite, cercando di mandare a vuoto la Bontempi che dispone di un allungo superiore, rientrando con precise serie di braccia e con i calci in linea bassa. La differenza di dimensioni ha leggermente penalizzato la sassarese che nella lotta non è riuscita a sfruttare appieno le tecniche nelle quali eccelle, l’uso delle ginocchia, le proiezioni e l’utilizzo dei gomiti. Un verdetto comunque stretto per la sarda che avrebbe meritato qualcosa in più sui cartellini dei giudici.
All’evento hanno partecipato anche atleti lombardi e pugliesi. A bordo ring anche il presidente nazionale della Kombat League Massimiliano Baggio.
Per gli atleti del Tarantini Fight club il prossimo appuntamento è fra sole due settimane. Ad attenderli ci sarà la gara più impegnativa e dura dell’anno, i campionati sardi assoluti, una vera e propria maratona di Muay thai, per numero e livello complessivo di atleti.