Olbia, parla Negrean: “Voglio la LegaPro con questa maglia. Il calcio? Sì, ma anche lo studio…”
L’Olbia di Michele Mignani ha testa e cuore rivolti alla difficile sfida con la capolista Grosseto. Allenamenti duri ma tanta serenità tra i ragazzi che cercano l’affiatamento dopo i cambiamenti a campionato in corso. Oltre a schemi e tattica si lavora per trovare infatti l’amalgama giusta ad ogni seduta di allenamento alla Basa. Di questo e tanto altro abbiamo parlato con un «vecchio» del gruppo, Florin Negrean. Vecchio perché al suo secondo anno in Gallura, le virgolette perché si tratta di un fuoriquota classe ’96. Purosangue che arriva dalla Dacia e che imperversa sulla fascia sinistra, sfoggia idee chiare e un italiano ottimo per l’età e i soli tre anni e quattro mesi di e permanenza nel Belpaese. Da quando è arrivato dalla Romania, si è potuto allenare con la Berretti dell’Aquila e ha disputato un campionato di Eccellenza laziale in forza alla Fonte Nuova.
GROSSETO BANCO DI PROVA. I ragazzi di Mignani arrivano da una vittoria in casa della Flaminia che regala tre punti e ossigeno: “E’ stato importante trovare i tre punti dopo un periodo di rodaggio in cui i risultati non sono stati all’altezza delle prestazioni. La vittoria ci dà convinzione ed entusiasmo in vista delle prossime sfide“. Domenica l’Olbia ospiterà la capolista, partite del genere sono autentiche scariche di adrenalina. “Cerchiamo di prepararci alla sfida contro il Grosseto nel modo migliore, sarà una partita importante di per sé ma anche per la classifica. Dobbiamo raggiungere l’obiettivo principale della società (Lega Pro nda), ce la metteremo tutta e ci stiamo impegnando al massimo delle nostre possibilità”. Ci sono stati grandi cambiamenti a Olbia e Negrean non nasconde che prima dell’avvicendamento in panchina ci siano stati “episodi sfortunati in alcune partite che hanno condizionato e sfavorito la squadra. Adesso l’approccio è cambiato, c’è un nuovo allenatore, ci sono tanti ragazzi che hanno voglia di affermarsi e portare l’Olbia il più in alto possibile. C’è inoltre una nuova dirigenza, con la quale si sta instaurando un bel rapporto: noto serietà e professionalità da parte di tutti. Per quanto riguarda la squadra, invece, è un lavoro continuo affinché il gruppo si cementi sempre di più e sono convinto che la strada intrapresa sia quella giusta. Stiamo imparando a conoscerci e a legare l’uno con l’altro”.
COMPAGNI E ORGOGLIO OLBIA. “Molino è un giocatore che qualunque squadra ci invidia, è indispensabile e a noi è mancato tanto in queste settimane, ma chi lo ha sostituito ha dimostrato di poter aiutare la squadra al meglio e di saper far bene anche al suo posto”. Oltre al capitano, uno dei giocatori più rappresentativi della squadra è l’ex centrocampista del Cagliari Andrea Cossu. Negrean lo conosceva solo di nome e di fama e ritrovarselo come compagno di squadra è stato sicuramente un qualcosa di speciale. “Per noi giovani, in particolare, è impossibile spiegare a parole cosa voglia dire potersi allenare e imparare da professionisti come Cossu. Certe cose bisogna viverle per poterle capire, per me è fondamentale poter avere un esempio come il suo da seguire in campo e fuori”. L’Olbia è una delle squadre sarde più importanti e Negrean è consapevole di far parte di una società blasonata con un futuro dichiaratamente ambizioso davanti. “Io sono fiero di poter giocare qua e di dare il mio contributo a una squadra che vuole conquistarsi un posto di tutto rispetto nella classifica. Anche se ci sono diverse squadre competitive come la Torres, il Rieti e lo stesso Grosseto, abbiamo una storia molto importante alle spalle e mi fa piacere essere qui e dare il massimo per questa maglia“.
IL FUTURO: CALCIO MA NON SOLO. La Romania ha un’importante tradizione calcistica, in Italia sono arrivati numerosi e talentuosi giocatori. “Seguo poco il calcio rumeno da quando sono in Italia – spiega Negrean -, ma la mia squadra del cuore è rimasta la Steaua Bucarest. La seguivo con tanta passione fin da bambino e sono ancora attaccato a quei colori“. Non solo il calcio, però, nei pensieri del giovane terzino che, oltre a garantire il proprio apporto alla squadra, non vuole perdere di vista anche altri importanti obiettivi. “Faccio l’ultimo anno dell’Istituto Tecnico con indirizzo in Amministrazione Finanza e Marketing anche se vado male (ride, nda) perché non posso frequentare assiduamente a causa dei miei impegni. Ho capito però che lo studio è una cosa importante e sono convinto che possa aprirmi opportunità per il mio futuro. Pensando a una carriera alternativa dopo il calcio, mi piacerebbe provare a diventare un giornalista sportivo“. Alla domanda su quale sia il suo giocatore modello indugia e si schermisce, ma “se proprio dovessi sceglierne uno, direi che Dani Alves può essere un punto di riferimento per il mio ruolo di terzino“. In quel ruolo, Negrean, a 19 anni è titolare in Serie D, in un’Olbia che si è rifondata nel mercato invernale decidendo di puntare ancora su di lui. A questa osservazione si trincera dietro la timidezza e un sorriso riuscendo a dire solo «me lo auguro, ne sono felice”.
C’è il calcio, la possibilità di crescere e fare bene in una società che guarda lontano, l’obiettivo del diploma e l’interesse a intraprendere una carriera giornalistica, un giorno. Ci sono tutti gli ingredienti, insomma, perché di questo talentuoso e determinato ragazzo di Petrilla si senta parlare ancora.
Roberta Marongiu
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