Dinamo Sassari-Cantù, Calvani: “Difendendo male è dura. Male Haynes e Mitchell”

Marco Calvani, tecnico della Dinamo Sassari

Marco Calvani, tecnico della Dinamo Sassari

Al termine della gara persa contro la Pallacanestro Cantù il coach della Dinamo Sassari Marco Calvani ha commentato così la prestazione dei suoi: “La partita era iniziata sui binari giusti, il 9-3 nostro sembrava poter dare un senso diverso alla serata, loro sono rientrati subito e direi che nel computo generale loro sono sempre riusciti a punire le nostre letture sbagliate in attacco. Ormai a rimbalzo d’attacco soffriamo sempre, oggi il problema è tornato nell’ultimo quarto, quando il divario è stato fatale per permettere a loro di allungare. Dovevamo avere un impatto diverso dal punto di vista difensivo, cosa che non c’è stata. Nel primo quarto abbiamo subito 25 punti, 45 a fine 1° tempo, è difficile fare partita contro avversari simili senza difendere al meglio”.

Torna il problema dei falli di Varnado, 3 in un amen a inizio terzo periodo. “Stavamo reagendo con lui e Alexander, grazie alla presenza in area, poi è successo quel che è successo e sicuramente fai fatica a gestire una situazione simile, perché non abbiamo avuto alternanza tra i due, dato l’obbligo di mandare Petway in tribuna”. Assenza di Marconato e Pellegrino: “Una settimana di stop per Marconato, Pellegrino deve fare degli accertamenti. Oggi ho fatto partire Alexander dalla panchina non per una bocciatura ma perché avendo ritrovato Varnado cercavo di tutelarli entrambi, sapendo che Alexander è in palla e mi avrebbe fatto comodo entrando in un secondo momento. Oggi è importante aver conservato la differenza canestri”. Non bene Haynes: “Non ci ha dato quello che doveva come guida tecnica, idem Mitchell che è stato arruffone, come dimostra quella situazione sull’angolo dove ha preso un tiro da distanza anziché puntare Fesenko”. Lasciare Eyenga in tribuna? “No, assolutamente. La squadra era pronta a fare la partita che avevamo preparato”.

Le parole di Joe Alexander: “Perdere presto uno come Varnado ci ha fatto male, Cantù ha giocato sicuramente un grande partita, è chiaro che volevamo fare meglio e vincere un match tanto importante. Non riusciamo a giocare al massimo della concentrazione, a non commettere errori, bisogna aumentare la durata dei momenti positivi. Penso di essere sempre più dentro il gruppo, i ragazzi lo sanno e anche il coach, così riesco a giocare e rendere meglio”.

Il suo collega Serguei Bazarevich la pensa così: “Era una partita cui tenevamo molto, volevamo vincere contro una squadra così, campione d’Italia. Abbiamo giocato bene a tratti, ma siamo comunque felici. Non so quale sia la vera Cantù, posso dire che nelle ultime 3 gare si è visto il nostro potenziale, cosa possiamo diventare. Nel terzo periodo abbiamo reagito riprendendo il filo del discorso dopo un primo tempo un po’ complicato”.

Così il capitano canturino Awudu Abass: “Vittoria molto importante, non è facile per noi giocare con tutti questi cambiamenti in atto. Non vincevamo da molto lontano da casa, successo che fa morale e classifica, per noi è un’opportunità per innescare una bella striscia, giocheremo contro Reggio Emilia e quindi possiamo sfruttare una scossa emotiva rilevante. Partita da playoff? Per noi ora ogni partita ha la stessa valenza di una gara playoff. Siamo venuti qui con l’idea di difendere bene, di giocare il nostro basket e ci siamo riusciti. Stagione dai due volti? Sono contento di questa fiducia da parte del nuovo coach, oggi sono riuscito a prendere alcuni rimbalzi pesanti, buon per me ma soprattutto per la squadra”.

dall’inviato Mauro Garau

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