Torres-Giana Erminio, le pagelle – Baraye indisponente ma unico pericoloso. Maiorino, Foglia e Bottone opachi

Pasquale Maiorino
TESTA 5,5 - Media fra la sua prestazione fra i pali (con i suoi riflessi salva la porta in due occasioni) e la sempre problematica gestione di uscite e rinvii.
IMPARATO 6 - Prestazione gagliarda fra errori, discese sulla fascia recuperi; prende un’ammonizione stupida e rischia in un paio di occasioni il “rosso”.
MINARINI 5,5 - Fa quello che può fare, cioè la fase difensiva, si propone poco in appoggio.
PETERMANN 6 - Il migliore del centrocampo nel primo tempo. Prova a impostare con appoggi e lanci; un piccolo infortunio lo mette fuori gioco (MARINARO 6,5 - La sua verve rischia di cambiare la partita: senso della posizione, visione di gioco e appoggi di prima; meriterebbe più spazio)
MIGLIACCIO 6 - Bel duello con Sinigaglia, con le buone e con le cattive il capitano se la cava.
AYA 6 - Prestazione tutto sommato buona, fatta eccezione per un “la prendo io/la prendi tu” con Testa che poteva avere conseguenze letali.
FOGLIA 5,5 - Titolare inamovibile con Costantino, Cosco e Bucchi. Versatile come sempre, gioca centrale e esterno, ma non incide mai come si spera.
BOTTONE 5,5 - Il suo rientro riequilibra il reparto, ma la condizione non è ancora la migliore; ha combattuto per novanta minuti, perdendo però parecchi palloni.

Davide Bottone e Cristian Buonaiuto
BARBUTI 5 - E’ vero che probabilmente c’era un rigore ai suoi danni, ma è stato pressoché inesistente per buona parte della gara, in ritardo sul tiro-cross di Baraye che avrebbe cambiato la partita.
MAIORINO 5,5 - Nella ripresa si carica la squadra sulle spalle, ma oggi non è stato mai pericoloso, neanche su calcio piazzato.
BUONAIUTO 5 - Non entra mai in partita, né a destra né a sinistra. Sostituzione inevitabile. (BARAYE 6 - Inizia benissimo con una triangolazione con Maiorino interrotta da un fallo al limite non sanzionato dal pessimo arbitro, poi una lunga pausa; Bucchi lo rimbrotta spesso perché è fuori posizione, ma nel finale due tiri fuori di un nulla e un palo.
Gianluca Dessì