Torres, Bucchi presentato sul prato del “Vanni Sanna”: “Obiettivo salvezza, chi decide di restare dia tutto”
Conferenza stampa all’aperto, in mezzo alle panchine del “Vanni Sanna” di Sassari, per la presentazione di Cristian Bucchi da allenatore della Torres. Il terzo allenatore della stagione rossoblù, dopo Massimo Costantino e Vincenzo Cosco, si dice carico e motivato, traccia la strada da seguire verso la salvezza e aspetta rinforzi dal mercato. Ammonendo chi ora fa parte della rosa: “Chi decide di allenarsi e rimanere deve dare il 100%, non mi piacciono le cose a metà”. Presente anche il nuovo arrivato Bruno Mazzini (LEGGI QUI L’ESCLUSIVA), “che si occuperà a tutto tondo della squadra, sopperendo a quello che non potrà fare Fabio Macciocu”, fanno sapere dalla società di via Coradduzza.
Manca personalità a questa squadra? Come pensa di dargliela? “Finora è mancato equilibrio, e per questo la Torres che ha qualità di un certo tipo non ha avuto continuità, facendo buone partite e altre meno. I mezzi per fare bene ci sono, andiamo determinati verso il nostro obiettivo, la salvezza”.
A che gioco pensa per questa Torres? “Dipende tutto dalle condizioni generali. Quando si segna tanto non dipende solo dagli attaccanti, bisogna segnare di più e subire di meno”.
La squadra cambierà molto sul mercato? “In questi giorni valuterò meglio i giocatori a disposizione. Con la società abbiamo cominciato a parlare, vedremo dove intervenire. Peseranno le assenze dei lungodegenti, posso assicurare che chi si allena, chi va in panchina e chi giocherà dovrà dare il 100%. A me non piacciono le cose a metà, chi decide di rimanere e di allenarsi deve dare tutto, altrimenti è giusto vada altrove”.
La società le ha posto un obiettivo? “Mantenere la categoria. Dal ripescaggio alla costruzione della squadra, gli avvicendamenti di allenatori, sono eventi che non aiutano. Ma non dobbiamo avere alibi. Da oggi bisogna cominciare a marciare verso la salvezza”.
C’è un modulo che predilige? “Non cambieremo più di tanto, si parte dal 4-2-3-1, con le varianti che conosciamo, il 4-4-2 e il 4-2-4, a seconda anche del mercato e dei giocatori che arriveranno”.
Lei è stato un bomber, alla luce di questo propende per fare un gol in più degli altri? “Ci saranno le situazioni in cui dovremo osare, e altre dove ci sarà da aspettare. Dipenderà dagli avversari, e dalle partite. Intanto capiamo la nostra forza e dimostriamola”.
Capitolo calciomercato: cosa desidera? “Voglio valutare bene i giocatori che ho, perché penso ci siano. In questi giorni vedremo all’opera i ragazzi, valuteremo le motivazioni di tutti, e poi con la società decideremo. Il sogno nel cassetto ce l’ho, ma prima valuto i miei e poi cerco qualcos’altro”.
Bucchi ha giocato anche con Gianfranco Zola: “Sono felice per lui, che allena a Cagliari e che lavoriamo vicini. E’ un grande uomo, un esempio straordinario per tutti. Per quanto mi riguarda, so che storia ha la Torres, so quanta passione hanno i suoi tifosi e quanta voglia io di fare un buon lavoro. E’ l’esperienza più stimolante, ho lavorato con i giovani e mi è piaciuto, si è più insegnanti che allenatori. La Serie A è stata una bella parentesi, anche se tra mille difficoltà, a Gubbio prima dell’esonero eravamo a ridosso dei playoff. Arrivo a Sassari con grandi stimoli, come è normale per chi fa il mestiere dell’allenatore”.
A chi si ispira? “Ho avuto tanti allenatori, da Giampaolo a Pioli a Di Francesco, che stanno facendo molto bene. Ho girato tanto, quindi ne dimentico sicuramente qualcuno”.
Domenica (ore 14) arriva la Pro Patria: “In avanti hanno giocatori interessanti, ogni partita per noi va vissuta come decisiva. Bisogna essere consci delle nostre qualità, non guardiamo alla classifica e pensiamo a fare punti ovunque e contro tutti”.
dall’inviato Mauro Garau
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