Dallo squalo Guttuso alle imprese di Aru, passando per gli spari di Lodde: ecco la Top Ten degli sportivi sardi 2014
Lo sport in Sardegna non vive certo i suoi anni migliori. La crisi economica fa sentire i propri effetti, le risorse latitano e le poche reperibili spesso non vengono utilizzate nella maniera più lungimirante. Ma, nonostante tutto, il 2014 ha saputo regalare anche qualche raggio di sole, al quale abbiamo cercato di aggrapparci per stilare una classifica dei dieci atleti più meritevoli dell’anno appena trascorso. Eccole qui di seguito, sperando che il 2015 ci regali tante imprese e tanti personaggi in più da poter raccontare a celebrare assieme a voi. Buona lettura.

Marta Maggetti
10 – MARTA MAGGETTI (Windsurf)
Campione del mondo RS:X in carica, lo scorso ottobre a Clearwater (Florida) non è riuscita nel bis a causa di una sfortunata Medal Race, che l’ha vista chiudere all’ottavo posto. Ma l’atleta cagliaritana, grazie ai buoni risultati ottenuti nella quattro giorni di gare, è riuscita comunque a strappare una medaglia di bronzo, in attesa di preparare un nuovo assalto alla corona iridata nel 2015.

Giuseppe Guttuso
9 – GIUSEPPE GUTTUSO (Nuoto)
Negli Assoluti di agosto, lo squaletto della Promogest Quartu ha centrato il quarto posto nei 100 m stile libero con un eccellente 49.83. Tempo che gli è valso anche il nuovo record sardo di specialità. Ai giovanili estivi ha conquistato invece la medaglia d’oro nei 50 stile libero Cadetti con un tempo da lasciare senza fiato: 22.51. Demolito il precedente personale di 22.68, e, ovviamente, stabilito sia il record sardo che quello assoluto.

Marco Spissu
8 – MARCO SPISSU (Basket)
Annata da incorniciare per il giovane playmaker sassarese, che dopo il prestito (formativo, più che altro dal punto di vista umano) di Bari, si è trasferito a Casalpusterlengo. Qualche mese di apprendistato, ed ecco i successi a profusione: prima lo Scudetto DNG con tanto di titolo di MVP nella finalissima contro l’Umana Venezia, poi la promozione in A2 Gold con la prima squadra dell’Assigeco, e quindi una serie di prestazioni di alto livello che hanno attirato le attenzioni di qualche club di Serie A. Ma Spissu sogna ancora la sua Dinamo, e chissà che il 2015 non gli regali nuovamente la maglia biancoblù.

Omar Magliona
7 – OMAR MAGLIONA (Automobilismo)
Un altro anno pieno di successi per il “sardo volante”, che lo scorso 21 settembre – alla guida della sua Osella PA21 – si è laureato per la quinta volta consecutiva campione d’Italia prototipi nella velocità in salita. Ma nel corso del suo dorato 2014, Magliona ha avuto modo di trionfare anche in Europa, e in particolare a Enshdorf (Lussemburgo) nel Masters dei Campioni, a Mickhausen (Germania) nella cronoscalata della FIA International Hill Climb Cup e Rechberg nella prima giornata del Campionato Europeo della Montagna.

Simone Aresti
6 – SIMONE ARESTI (Calcio)
Qualche anno fa stava per gettare la spugna. Poi la risalita, un passettino alla volta, fino alla Serie B, e la sensazione netta che il meglio debba ancora venire. Simone Aresti ha iniziato il suo 2014 come guardiano dei pali del Savona, matricola (ligure, ma dall’animo fortemente isolano) che ha guidato a suon di parate fino ai playoff promozione in Serie B. E nonostante la Pro Vercelli abbia spento i sogni di gloria degli “Striscioni” in semifinale, il portierone di Narcao la serie cadetta l’ha trovata comunque con la maglia del Pescara. Partito da riserva di Fiorillo, ha saputo ben presto guadagnarsi la fiducia di mister Baroni, e chissà che proprio col “Delfino”, Aresti non riesca a ritrovare quella Serie A già assaporata, seppur per soli 45 minuti, con la maglia del Cagliari.

Massimo Chessa
5 – MASSIMO CHESSA (Basket)
Un 2014 così non osava nemmeno sognarlo il figliol prodigo della Dinamo Sassari, tornato nella sua terra natia appena in tempo per vivere lo storico trionfo in Coppa Italia. A ottobre il bis, con la Supercoppa alzata al cielo dopo aver battuto in finale i campioni d’Italia dell’Olimpia Milano. La ciliegina sulla torta di un’annata magnifica arriva il 28 novembre, quando una bomba mandata a bersaglio sul campo dell’Anadolu Efes lo laurea primo cestista isolano a realizzare un canestro in Eurolega. Sempre inappuntabile per atteggiamento e dedizione, è una delle guide “spirituali” del gruppo, a prescindere dal minutaggio.

Luigi Lodde
4 – LUIGI LODDE (Tiro a volo)
Tra le più grandi eccellenze dello sport sardo, conclude l’annata con l’oro nella prima prova di Coppa del Mondo a Tucson (Arizona), eguagliando il record del mondo in qualificazione (124); l’oro individuale e a squadre ai Campionati d’Europa a Sarlospuszta (Ungheria), e il sesto posto ai Campionati del Mondo di Granada, in Spagna, vincendo con Cassandro e Filippelli la medaglia d’oro a squadre, e il titolo di campione italiano conquistato sui campi di Conselice. Festeggia il Capodanno da campione italiano, campione europeo individuale e a squadre e campione del mondo a squadre. Mica male.

Matteo Mancosu
3 – MATTEO MANCOSU (Calcio)
21 reti nell’anno solare, e in bacheca un titolo di capocannoniere della Serie B conquistato davanti a gente come Tavano, Babacar e Caracciolo. In estate ha accarezzato a lungo il sogno della Serie A, magari con la maglia del “suo” Cagliari, ma è stato costretto a rimandare l’appuntamento. Nel frattempo, in Sicilia, non ha perso il vizio del gol, e la squadra di Boscaglia, sulle sue ali, veleggia in zona playoff.

Salvatore Sirigu
2 – SALVATORE SIRIGU (Calcio)
Il 2014 stato l’anno della consacrazione per lui, che col Paris Saint-Germain ha conquistato il titolo nazionale, la Supercoppa, la Coupe de la Ligue e i quarti di finale di Champions League. Eletto per le seconda volta consecutiva miglior portiere della Ligue 1, ha difeso la porta della nazionale italiana nella gara d’esordio ai Mondiali brasiliani contro l’Inghilterra, vinta per 2-1. Ormai considerato, pressochè all’unanimità, tra i migliori estremi difensori del vecchio continente.

Fabio Aru
1 – FABIO ARU (Ciclismo)
Non poteva che essere lui lo sportivo dell’anno in Sardegna. Dal successo di Montecampione, fino agli arrivi con le braccia levate al cielo in terra iberica, il corridore di Villacirdo si è segnalato come una delle più fulgide promesse del panorama ciclistico internazionale. Terzo al Giro d’Italia, quinto alla Vuelta: queste le gemme di una stagione che lo ha visto lottare alla pari con i più grandi del circuito. Nonostante qualche dubbio relativo alla licenza, Aru proseguirà all’Astana in coppia con Vincenzo Nibali e nel 2015 cercherà di limare il più possibile le lacune a cronometro per provare a mettere in bacheca la prima grande corsa a tappe. In bocca al lupo.