Motorsport – Sabbatini: “Punto la 24 ore del Nürburgring. Ragazzi, abbiate passione e cominciate dai kart”
Andrea Sabbatini è un pilota sassarese che in pochi anni è riuscito a ritagliarsi uno spazio nel cuore degli appassionati tedeschi di motor sport. Classe ’89, lavora nell’azienda di famiglia ma ha da sempre coltivato un sogno che ognuno di noi ha avuto da bambino almeno una volta: diventare un pilota. Lavora a Sassari ma è già dal 2011 che in Germania ha trovato il giusto “habitat sportivo” per correre nel famosissimo circuito del Nürburgring. Nel campionato VLN, si confronta con piloti che in passato hanno preso parte in Formula 1 o nel Dtm. Il suo sogno nel cassetto? Vorrebbe correre un rally su asfalto nella sua amata Sardegna. L’abbiamo incontrato qualche giorno fa e col suo grandissimo entusiasmo cercherà di farsi conoscere meglio attraverso qualche breve domanda.
È già da diversi anni che lei corre nel campionato VLN in Germania. Come è nata questa sua passione motoristica?
Posso benissimo affermare che amo i motori e il motorsport da quando ero piccolissimo, passione che mi è stata trasmessa da mio padre, seguendo le gare di Formula 1, Dtm, rally e qualsiasi gara venisse trasmessa in tv, l’importate era vedere una macchina da corsa. Con il tempo la passione è andata crescendo sempre più; grazie al supporto di mio padre, il mio primo tifoso, son riuscito a coronare il sogno nel cassetto, diventare un pilota.
Dal 2003 ho iniziato a seguire costantemente il campionato VLN e la 24 h del Nürburgring, conoscendo diversi Piloti e Team. Dal 2011, con parecchi sacrifici e dopo veri track day e prove in pista, ho iniziato finalmente la mia carriera motoristica, proprio qui in Germania, che da sempre ho considerato la nazione più esperta e appassionata di motor sport. Ad oggi il VLN mi ha dato tantissimi visibilità, riuscendo a chiudere abbastanza bene il mio budget per la stagione, ed è per questo che ringrazio i miei sponsor. La mia prima gara ufficiale è stata con una vecchia Opel Astra Opc 2000,categoria v3, il nostro gruppo N italiano. 170 CV e tanta voglia di mettersi subito in mostra, di confrontarsi con le auto di pari categoria, emozioni,agitazione, tremarella, adrenalina, sono sensazioni ineguagliabili che porterò dentro di me per sempre!
Potrebbe spiegare meglio ai nostri lettori in cosa consiste il Veranstaltergemeinschaft Langstreckenpokal Nürburgring (VLN - www.vln.de)?
Il VLN è un campionato che si disputa solo sulla pista del mitico Nürburgring di 25 km, comprendente il vecchio Nordschleife, più la parte corta nella quale si cimentano i campioni della Formula 1. Il Nürburgring, chiamato anche inferno verde, da sempre il tempio dell’automobilismo, 174 curve, Con tutte le difficoltà possibili e immaginabili, curve e controcurve di ogni raggio, salite, discese, falsipiani, contropendenze, impennate in cui si vede il cielo e picchiate nella penombra del bosco, con un’estrema variabilità delle condizioni atmosferiche. Da sempre il Nurburgring è utilizzato dalle case automobilistiche per i test per le nuove vetture, è aperto durante l’anno e chiunque può girare sul Ring con la propria vettura. Il VLN, come dicevo prima, è un campionato endurance di 10 gare da 4 o 6 ore con il cambio pilota, in ogni vettura siamo dai 2 ai 4 piloti a seconda della strategia di gara e della tipologia di auto con la quale si corre. Questo campionato è seguitissimo in Germania, basti pensare che si arriva mediamente a 80 mila spettatori durante una singola gara, oltre alla diretta televisiva e al live streaming su internet, cosa che ancora non hanno capito in Italia.
Mediamente si hanno 200 macchine alla partenza, forse l’unico campionato al mondo con così tante macchine allo start. Al suo interno sono sempre più presenti le case ufficiali come Audi, Porsche, Bmw, Mercedes, Ferrari, Bentley, Aston Martin, Nissan, sino alle più agguerrite auto di “tutti i giorni”, come Bmw serie 3 e serie 1, Mini, Clio Cup, Opel Astra, Golf e tantissime altre. E’ un campionato difficilissimo, e ammetto che cimentarsi da subito in questa serie è un po’ da pazzi, ma non conosco piloti troppo sani. Ci sono tantissimi piloti professionisti, ex piloti di Formula 1, piloti di Dtm, molti dei quali ancora in attività. Il colpo d’occhio è veramente impressionante, sfrecciare in alcuni punti del circuito dove ci sono dei muri di pubblico è una sensazione unica. Assieme al VLN, una volta all’anno, si corre la 24 ore del Nurburgring, è una delle gare più importanti al mondo, capace di portare più di 400000 spettatori.
In tutte queste stagioni, qual è stata l’auto da gare con la quale ha avuto un maggiore feeling? Quale quella che è riuscita a ritagliarsi un posto nel suo cuore?
Bella domanda. Io mi innamoro di qualsiasi auto da corsa che utilizzo! Basta ci sia un sedile racing, cinture 5 punti , un rollbar, e io sono già innamorato!
Ho corso con diverse auto, e ognuna ha una storia a se, curiosità aneddoti, potrei parlare di ogni macchina per ore , sicuramente quella che è riuscita a ritagliarsi un posto nel mio cuore è “Erna” (alcuni team danno un vero e proprio nome alla macchina) la prima auto con la quale ho partecipato a una competizione ufficiale, la vecchia Opel Astra Opc, del Team T+N Motorsport. Tanta guida allo stato puro, zero elettronica e tanta sensibilità, nonostante i pochi cavalli ho imparato tantissimo. Nel 2013 ho corso con la Bmw serie 1, preparata da M-Sport, 260 cavalli con cambio paddle al volante.
Sempre nel 2013 ho partecipato ai test Opel con la nuova Opel Astra Opc cup in Repubblica Ceca, ho partecipato con quest’auto alla prima parte della stagione appena conclusa, riuscendo a vincere anche una gara nella categoria Opc cup; gran bella macchina, oltre 300 cavalli, velocissima e affidabilissima.
Però la macchina con la quale ho il feeling migliore è la Clio Cup. Ho corso con la Clio la seconda parte di questa stagione con il team Lubner Motorsport, e sarà la macchina con la quale correrò molto probabilmente anche nel 2015. Spero il prossimo anno di poter dire la nostra, insieme al mio compagno di squadra tedesco Lucas Waltermann, nella categoria apposita per le Clio cup.
Ormai ha alle spalle diverse stagioni, creandosi un bel pacchetto di esperienza tecnica, ha mai pensato di tornare alle gare in Italia o nella sua amata isola?
Devo dire la verità, seguo molto il motorsport anche a livello italiano, e mi piacciono tantissimo anche i rally su asfalto, anche se da sempre ho preferito le gare in pista. Al momento trovo la Germania il mio trampolino di lancio ideale per poter fare bene e crescere, da due anni a questa parte ho migliorato tantissimo, avendo dei riscontri positivi e contatti che potrebbero portarmi anche a correre altri campionati fuori dalla Germania. Un fondamentale aiuto me lo da mio padre, lavoriamo insieme nel settore dei veicoli industriali e abbiamo molti rapporti qui in Germania, e mia sorella che studia all’università a Colonia, aiutandomi per tenere i contatti con team, sponsor e con i fans! Ebbene si, non avete idea di quanto ho attirato la simpatia di parecchi fans tedeschi che vengono a trovarmi ai box e mi seguono durante le gare, tutto ciò è stupendo.
Non escludo la possibilità di poter correre in Sardegna in un rally su asfalto, per tenermi in allenamento e acquisire delle particolarità tecniche e dei segreti che, magari non si riesce a captare in pista. Vediamo, sono sempre contento di entrare in una macchina da corsa e le scommesse mi stuzzicano, quando indosso tuta e casco sono nel mio mondo e cerco di dare il massimo per fare degli ottimi risultati.
Che consigli si sente di dare ai giovani che si affacciano oggi all’automobilismo?
Correre in è un sacrificio di tempo e denaro, nonché dedizione e passione. Senza passione non si crescerà mai!
Io trascorro tantissimo tempo, al di fuori del lavoro e dello studio, alla ricerca di sponsor, di nuovi contatti, praticamente diventa un secondo lavoro ma con la passione si fa tutto. Ore e ore passate a guardare camera-car da confrontarli con i miei. La mia camera oramai è adibita a “muretto box” con computer, taccuini per scrivere tempi, intertempi e confrontarmi con gli avversari più bravi.
Sicuramente ci vuole tanta umiltà che non guasta mai, e saper assorbire tutti i consigli di piloti, meccanici, capo team, chiunque è in grado di darti quel consiglio in più per poter andare più forte, per poter assettare meglio l’auto e per poter dare il massimo, perché non si smette mai di imparare.
Per iniziare, è propedeutico il gokart, io stesso a breve riprenderò ad allenarmi proprio con il kart, ti insegna tantissimo. Di certo non si impara ad andare forte con la macchina che utilizziamo tutti i giorni, la macchina stradale è completamente diversa da una macchina da corsa, per reazioni, tenuta, risposta ai comandi, vibrazioni e sollecitazioni, quindi venite tutti in pista! Io all’inizio prendevo secondi e secondi da piloti che ora sono facilmente alla mia portata e spesso mi faccio valere, un italiano, e ancora meglio un sardo che battaglia con di tutto il mondo. Prossimo obbiettivo 24 ore del Nürburgring, la gara più bella al mondo per chi ama queste competizioni! Per tutti coloro che sono interessati, incuriositi o se volete semplicemente ulteriori informazioni, potete contattarmi nella mia fan page: www.facebook.com/sabbatini.racingthedream
Giuseppe Pirisinu
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