IL PUNTO DI PAOLO CITRINI – “Questa Dinamo non molla mai! Pistoia si esalta in casa, Wanamaker pericolo numero uno”
La vittoria di carattere in Francia, che ha permesso alla Dinamo di rimannere in corsa per la qualificazione, la difficile trasferta di Pistoia e le risposte alle curiosità dei tifosi. Questo e tanto altro nell’appuntamento odierno con coach Paolo Citrini, assistant coach di Meo Sacchetti
A Dunkerque una bella prova di carattere, non c’è che dire.
Questa squadra non molla mai! 83-75 per loro con 13/20 da tre punti: questa è la fotografia, il punto sul quale dobbiamo soffermarci. Siamo rimasti lì, abbiamo attacco con lucidità e abbiamo lottato con tutto quello che avevamo per strappare una grande vittoria. Abbiamo fatto delle cose bellissime e degli errori che ci sono costati cari, sono rientrati e avevano la partita in mano.
Cosa è cambiato rispetto alla brutta prestazione dell’andata?
Abbiamo attaccato molto bene i cambi difensivi che ci avevano messo in difficoltà a Sassari. Siamo andati dentro l’area per poi trovare tiri aperti, ma soprattutto siamo andati molto dentro il pitturato con i post bassi di Omar e Caleb che hanno creato sovrannumeri sui loro raddoppi.
In Francia avete fatto un bel passo avanti anche dal punto di vista della tenuta mentale.
Abbiamo avuto un ottimo approccio, ma non possiamo permetterci di avere cali di tensione. A questo livello e con questa competitività li paghi sempre. Dovevamo chiudere il primo tempo avanti di 15 punti, abbiamo dovuto giocare un’altra partita, perderla e rivincerla con un grande finale. Continuiamo a lavorare per limare i nostri difetti e migliorare. Solo con il lavoro e l’attenzione lo possiamo fare.
Con Gordon fuori causa, gli altri lunghi hanno tirato fuori gli artigli.
Peccato per Drew, è un giocatore molto importante per noi. Vedremo passo dopo passo come si evolverà la sua situazione. Sono comunque molto contento per Brian, che ha fatto una grande partita, e per Omar, un ragazzo che ci tiene e che ha voluto reagire dopo un momento difficile. Per noi è fondamentale.
Ora si va a Pistoia, contro una squadra che ha trovato la quadratura del cerchio e tra le mura amiche sembra volare.
Sarà durissima, loro arrivano da 6 vittorie nelle ultime 7 partite al PalaCarrara, possono contare su un ambiente caldissimo e sono una squadra molto atletica che in casa si esalta. Corrono in contropiede, saltano e giocano con grandissima energia. Wanamaker è il giocatore che sta facendo la differenza andando anche in post basso, hanno poi il talento di Gibson, l’atleticità pazzesca di Washington (devastante in campo aperto), e due saltatori come Daniel, molto fisico, e come Johnson, che ha mani molto morbide. Inoltre hanno l’esperienza di Galanda e Meini e il talento di Cortese, che sta trovando spazio. Sarà una battaglia, ma è fondamentale vincere.
Queste, invece, le risposte alle domande dei tifosi biancoblù. Chiunque volesse sottoporre le proprie curiosità a Paolo Citrini, non deve far altro che postarle sulle nostre pagine ufficiale Facebook e Twitter, oppure inviarle all’indirizzo redazionesardegnasport@gmail.com, il tutto entro le 12 di venerdì prossimo.
Nelle ultime partite abbiamo subito tantissimi canestri nei possessi conclusivi dei quarti di gioco, spesso anche in maniera beffarda ed evitabile. E’ un problema tattico o di pura concentrazione? (Antonio Puggioni)
Non è assolutamente un problema tattico, ma di attenzione e concentrazione nei possessi importanti, non solo nei finali di quarto. Abbiamo analizzato questa situazione con i ragazzi anche al video e speriamo di poter avere dei miglioramenti.
Complice il calo di fine anno, nelle Final Eight di Coppa Italia ci toccherà l’avversario peggiore possibile: l’Olimpia Milano. Quali sono le prospettive di arrivare in semifinale? (Davide Visioli)
E’ l’avversario peggiore perchè è nettamente il piu’ forte delle altre e ha inserito Lawal e Hackett che hanno ulteriormente rinforzato la squadra oltre ai ritorni di Gigli e Kangur. Quello che ha beneficiato piu’ di tutti è stato Jerrels che sta giocando benissimo, ma sono cresciuti molto anche gli italiani penso a Melli e Gentile e alla concretezza di Langford. Per vincere servirà una partita perfetta sperando che Milano non sia nella sua miglior giornata.
Abbiamo visto qualche segnale di risveglio da parte di Travis. Come procede il suo recupero (sia fisico che mentale)? (Giovanni Carboni)
Matteo Boccolini e tutto lo staff medico stanno lavorando al massimo e bene per ridarcelo al top. Travis per noi è fondamentale soprattutto per la sua capacità di mettere in ritmo gli altri, ho visto anche io importanti segnali di ripresa, contiamo di recuperarlo al top.
Data l’assenza di Gordon, cosa vi inventerete per tenere testa ai lunghi di Pistoia? Chiederete a Caleb e Vanuzzo di stazionare fuori dall’arco per liberare il pitturato? (Carlo Concas)
Pistoia è una squadra di grandi atleti che corrono e saltano, che si esaltano con i tifosi e ci possono mettere in grande difficoltà a rimbalzo. Ci sarà sicuramente un’occasione anche per Tessitori, che sta lavorando con grande impegno. E’ migliorato fisicamente e ci può dare qualcosa. Sicuramente Manuel può aprire il campo mentre Caleb ha la doppia dimensione e può darci anche dentro l’area.
Roster alla mano, siamo l’unica squadra in grado di competere con Milano, ma giochiamo troppo spesso col run&gun che, se si è in serata, non dà scampo a nessuno; diversamente può diventare controproducente. Cosi facendo, abbiamo vinto solo uno degli scontri diretti (con Cantù alla seconda), lasciando tanti punti per strada tra campionato ed Eurocup (Zagabria docet). Facendo un rapporto bonus/malus, quanto pensa possa pagare questo tipo di gioco? (Mario Lee Voice)
Questo è un argomento che mi sta particolarmente a cuore! Mi arrabbio quando mi dicono che se facciamo canestro vinciamo e altrimenti perdiamo sempre. Non è vero, abbiamo vinto a Gravelines giocando molto dentro l’area per Thomas e Caleb che costringeva i francesi a raddoppiarlo per creare sovrannumero, noi abbiamo la nostra identità di gioco che significa correre, essere intensi e sfruttare le nostre qualità, abbiamo i Diener e cosa facciamo giochiamo a metà campo? Oppure abbiamo lunghi dinamici e cosa facciamo ci mettiamo a rallentare il gioco? Non abbiamo perso per quello gli scontri decisivi con le prime, anzi alcune le abbiamo tenute a punteggio basso, dobbiamo essere più bravi e cinici ma abbiamo la capacità di diversificare il nostro gioco e lo abbiamo fatto. Ci metto un ultimo appunto, puoi non essere in serata e creare buonissimi tiri, ma rispetto agli altri anni abbiamo molto piu’ gioco interno con Caleb e Omar e a volte anche con Drew, dobbiamo capire in che modo usarli e in determinati momenti ma se vi guardate bene le partite capite che stiamo cercando di trovare nuovi equilibri e frecce al nostro arco. Infine non siamo sicuramente la squadra piu’ forte a parte Milano, siamo nel gruppo che può competere ma Siena, Cantu’, Roma, Brindisi che non ha le coppe, Venezia, Reggio con Kaukenas e anche Avellino hanno rosters di primissimo piano. Ce la giochiamo fino alla fine, nessuno ci ha mai messo sotto, lavoriamo sui dettagli per non arrivare solo all’ultimo tiro, ma per vincere.