Vincenzo Migliaccio lancia la Torres: “Il campionato è alla portata: lavorare, vincere, dimenticare

Il suo arrivo ha registrato una difesa che, è giusto dirlo, già nelle precedenti partite (a parte Mantova, causa assenze) aveva mostrato di essere formata da elementi di valore e poter essere considerata il reparto dal quale partire per edificare una grande Torres. Vincenzo Migliaccio ha aggiunto esperienza e la cattiveria giusta per la cavalcata che dovrà essere trionfale e che è partita nel modo migliore. Abbiamo sentito il difensore, uno dei nuovi acquisti, per parlare del suo approccio con Sassari e la realtà rossoblù, chiedendogli anche cosa l’abbia spinto ad accettare la missione torresina.

Come è stato l’impatto con l’ambiente? “Direi eccezionale, la città è stupenda e mi trovo veramente bene. Sono entrato in un gruppo di ragazzi disponibili e nelle cui facce ho visto subito voglia di riscatto. L’adattamento è stato perfetto, ora dobbiamo continuare su questa strada, lavorando settimanalmente pensando solo alla partita immediatamente successiva”.

Domenica mister Cari ha varato una difesa a tre che non ha convinto, tant’è che siete tornati a quattro nella ripresa. “Abbiamo cercato di fare la partita, e allora gli esterni sono stati chiamati a spingere, per questo spesso ci trovavamo con un terzetto difensivo. Non direi che abbiamo sofferto, a parte quell’occasione in cui ho sbagliato l’intervento (“liscio” che ha permesso all’avversario di trovarsi a tu per tu con Leone ndr) l’Alessandria non ci ha messo in difficoltà e siamo riusciti a comandare il gioco”.

Qual è la novità più grossa di questa Torres? “Un pizzico di convinzione in più, ma soprattutto la voglia di far vedere che valiamo la serie C. Adesso i risultati positivi stanno aiutando e dobbiamo proseguire sulla scia”.

E’ indubbio che il massiccio ricorso al mercato stia dando la spinta, c’è bisogno di qualcos’altro? “Queste sono cose alle quali deve pensare la società. Io sono stato convinto dal progetto e dalla voglia di risalire manifestatami dai direttori con i quali ho parlato prima di Natale. Non ho esitato un secondo ad accettare la proposta della Torres”.

Cosa ti ha convinto in particolare? “Conosco da tempo Cari e sicuramente la sua presenza ha contribuito, ma devo dire che tutta la situazione in generale mi ha lasciato una bella impressione e ho trovato l’entusiasmo giusto per un’avventura difficile ma stimolante”.

In un’ipotetica scala di difficoltà, a che livello siamo relativamente all’impresa salvezza? “E’ dura, la classifica era brutta e resta tale, ma continuando così, e soprattutto dimenticando subito la vittoria precedente, credo che abbiamo tutte le carte in regola per entrare nella top-8. Il campionato è livellato, ci sono squadre sorprendenti e giovani, però ogni settimana ci sono risultati inattesi e soprattutto è stato dimostrato che tutti possono vincere con tutti”.

Domenica è uno scontro diretto. “Senza dubbio, vincendo riprenderemmo il gruppo che ci sta davanti. Per noi ormai l’avversario conta relativamente, sia il Bra o il Bassano bisogna entrare in campo per vincere e fare la partita. Di punti per strada se ne sono persi abbastanza”.