Pasquini spegne i rumors: “Johnson-Avellino? Nulla di vero. Contro il Cedevita è stata la miglior Dinamo degli ultimi anni”
Cambiare? No grazie. Con dieci vittorie consecutive tra campionato ed Eurocup, ed il primato conquistato in entrambe le competizioni, la Dinamo non ha alcuna necessità di ritoccare il roster allestito in estete. Come potrebbe essere altrimenti, visto che il faticoso lavoro di amalgama portato avanti da coach Sacchetti sta iniziando a pagare proprio ora i suoi cospicui dividendi: Marques Green ha dato una profondità mai vista in cabina di regia, Omar Thomas si sta rivelando una chiave fondamentale data la sua capacità di “girare” le partite dal punto di vista difensivo e Linton Johnson, partito a singhiozzo, ha già mostrato importanti segnali di crescita nelle ultime settimane.
Proprio il “Presidente” è stato ieri al centro di alcuni rumors di mercato, rilanciati dalla Gazzetta dello Sport, che lo vorrebbero in procinto di tornare ad Avellino, con Drew Gordon pronto, lui pure, a tornare al passato vestendo nuovamente la maglia della Dinamo Sassari. Contattato dalla redazione di Sardegnasport.com, il direttore sportivo del Banco Federico Pasquini stronca sul nascere l’ipotesi: “Non c’è assolutamente nulla di vero. Sarebbe sbagliato cambiare proprio in un momento come questo, in cui la squadra sta girando come un orologio. Mercoledì contro Zagabria abbiamo giocato, credo, la miglior partita degli ultimi tre anni. Siamo stati straordinari in difesa e molto concreti in attacco, e, pur sbagliando tanti tiri aperti, abbiamo comunque condotto in porto la vittoria”. Il diesse biancoblù preferisce “dribblare” anche i consigli di un big come Jasmin Repesa, che nel post Dinamo-Cedevita aveva suggerito l’ingaggio di un altro lungo per aumentare ulteriormente il livello del roster: “Normale che il coach dica questo, perchè nella sua pallacanestro c’è, tradizionalmente, un lungo di peso. Noi, però, viviamo di contropiedi e di accelerazioni, per cui un giocatore di quel tipo, nel nostro caso, potrebbe rallentare il gioco e diventare addirittura un problema.”
Nessuna bocciatura, dunque, per Amedeo Tessitori, che dopo un inizio un po’ stentato era scivolato quasi ai margini della rotazione: “Abbiamo massima fiducia nei suoi confronti. Sapevamo che, essendo un ragazzo classe ’94, avrebbe avuto bisogno di una annata di adattamento alla Serie A. Deve continuare ad allenarsi bene e deve cercare di farsi trovare pronto al momento giusto. Non ha giocato per sei partite, ma era, quella, una fase di consolidamento, nella quale Meo aveva ridotto le rotazioni per favorire l’equilibrio. E la cosa, evidentemente, ha pagato visto che ora la squadra sta andando molto bene”.
La Dinamo, dunque, può permettersi di stare affacciata alla finestra e guardare comodamente le altre squadre che si affannano nel tentativo di correggere gli errori estivi. In queste ore Milano pare intenzionata a firmare Jordan Taylor, Reggio Emilia ha già messo a segno il colpo Kaukenas e Cremona ha appena silurato Gresta per ingaggiare l’ex sassarese Cesare Pancotto. “E’ normale che a questo punto della stagione alcune squadre cerchino di fare un bilancio e di correggere, eventualmente, qualcosa – prosegue Pasquini – è sempre stato così e immagino che la stessa cosa accadrà pure a marzo. Non credo che gli equilibri del campionato si siano spostati, comunque. L’EA7 ha sempre il roster più completo e Siena ha la mentalità vincente data dai trionfi degli ultimi sette anni. Queste sono le squadre favorite. Noi siamo lì e cerchiamo di migliorare ogni giorno. Negli ultimi due mesi abbiamo dovuto affrontare un bel tour de force, che domani, per fortuna, sarà terminato visto che la sfida con Charleroi avrà un’importanza relativa.”
L’unico neo, nella marcia trionfale dei sassaresi, è rappresentato dall’infortunio di Travis Diener, che, complice una frattura da stress al perone, dovrà stare a riposo per quindici giorni. La circostanza, per quanto sfortunata, sarà comunque propizia per scoprire il terzo play del roster, l’italo-argentino Juan Fernandez: “E’ un ragazzo giovane, ma che ha alle spalle tanti anni di pallacanestro a livelli importanti. E’ stato protagonista per quattro stagioni in un college di prima fascia come Temple, e l’anno scorso ha avuto 35 minuti di media a partita in LegaDue, a Brescia. Per cui è senza dubbio molto più grande ed esperto di quanto non dica l’anagrafe. Infatti siamo tranquilli, sotto questo punto di vista. Abbiamo allestito un roster profondo proprio per non andare in apnea in caso di infortuni.”
Mente sgombra, dunque, e sguardo rivolto alla sfida di domani contro la Sutor di Charlie Recalcati: “Ci aspetta una partita difficile, contro un avversario che in casa ha grande continuità di rendimento. Sarà molto importante avere un buon approccio. Dovremo aggredire subito la partita per evitare che il pubblico di casa si accenda. Loro rimangono una squadra molto pericolosa, della quale abbiamo massimo rispetto: Mayo e Collins sono due grandissimi giocatori, Cinciarini sta avendo un ottimo rendimento e, in più, possono vantare un allenatore del calibro di Recalcati.”