Muravera, Concas: “Pronti per il guizzo salvezza”

Le parole da casa Muravera a ridosso del playout del girone G di Serie D

Il Muravera ha chiuso la stagione regolare al quartultimo posto (foto Giorgio Melis)

Il Muravera ha chiuso la stagione regolare al quartultimo posto (foto Giorgio Melis)

E’ arrivato il momento della verità in casa Muravera, dove si prepara il playout di San Teodoro, che manterrà in Serie D una tra la squadra sarrabese e quella gallurese di Tommaso Tatti.

Le parole di Tomaso Tatti (San Teodoro)

“Quando Marco si è dimesso a fine gennaio eravamo a pari punti con il San Teodoro e la salvezza diretta era alla nostra portata”, dice l’allenatore del Muravera, Luca Concas, a Diario Sportivo, analizzando il momento dei gialloblù. “Non facendo risultati le cose si sono progressivamente complicate fino ad esser noi i meno favoriti per disputare il playout, visto il calendario più favorevole della Torres”. I sassaresi hanno però sciupato tante occasioni, il Muravera ha colto un pareggio pesantissimo a Rieti, ha battuto Lanusei e Ostiamare, e così eccolo alla gara più importante dell’anno.




“Vincendo a Ostia – continua Concas, che affianca Alessandro Franco sulla panchina sarrabese – abbiamo eliminato l’avversaria che ci avrebbe potuto portare a disputare uno spareggio per accedere al playout, siamo stati tutti felici ma ancora manca l’ultimo passaggio. Personalmente sono contento di questo mezzo risultato raggiunto, se dovessimo aggiungere l’altra metà qualcuno parlerà di miracolo e qualcun alto potrebbe anche dire ‘Ci mancherebbe che si siano salvati’. Se avessimo vinto all’esordio in panchina mio e di Alessandro contro l’Avezzano sono convinto che non avremmo perso la gara successiva con la Flaminia. L’obiettivo playout può non essere positivo ma, alla luce di quello che si pensava ad inizio aprile, direi che è buonissimo perché siamo ancora in ballo per la salvezza”.

La fiducia di Concas è elevata: “Un mese e mezzo fa – dice a Diario Sportivo –, dopo il pareggio interno contro il Latte Dolce, la situazione era molto critica e ci davamo tutti per spacciati perché ci aspettava un calendario proibitivo dovendo incontrare quattro delle prime cinque squadre della classifica. Il pareggio a L’Aquila prima e quello a Rieti poi sono state delle mezze vittorie anche perché proprio il giorno a Rieti abbiamo guadagnato un punto sulla Torres che aveva perso in casa contro la Flaminia, in quella giornata era data per scontata una nostra sconfitta e il sorpasso dei sassaresi. Quest’ombra ci ha accompagnato per tutta la settimana sino al momento della gara, che è stata incredibile con l’espulsione di Dessena dopo 8′ della ripresa, i miracoli del nostro portiere Arrus, loro che sbagliano il rigore a mezzora dalla fine. Certo è che se avesse vinto la Torres avrebbe cambiato tutto, invece quello 0-0 strappato con le unghie ci ha dato una grande spinta”.

Sul finale di stagione che ha permesso di tenere a distanza la Torres, evitando il sorpasso rossoblù o lo spareggio per decretare chi sarebbe retrocessa direttamente, Concas la pensa così: “I pareggi in trasferta, contro due corazzate, sono stati punti importantissimi per il morale, dicevo da tempo che non raccoglievamo quanto meritavamo, la fortuna ci aveva ridato ciò che ci aveva tolto. Sapevo anche che il Lanusei, sebbene già salvo, se la sarebbe giocata, come poi ha fatto, e che l’Ostia puntava a difendere il quarto posto nei playoff. Contro i lidensi siamo stato un po’ fortunati se pensiamo al palo che hanno colpito nel recupero ma anche molto bravi per la prestazione mentale e fisica fatta. Queste ultime due vittorie hanno inciso sul morale, il clima è molto buono”.

A San Teodoro bisognerà vincere, visto il peggior piazzamento nella stagione regolare rispetto ai biancoviola galluresi. “C’è la giusta concentrazione negli allenamenti, il che mi fa pensare che ci sarà il giusto approccio alla gara. Domenica non conteranno più la storia della stagione, i precedenti a noi favorevoli o gli ultimi risultati fatti da entrambi. Bisogna avere la determinazione e la testa giusta, gli episodi possono cambiare il corso della gara, in questi giorni ho visto i giocatori sereni, il presidente ci infonde grande fiducia, i ragazzi sono seri e la tensione per l’importanza della gara è bene trasformarla in stimolo per giocarcela al massimo. Quando poi stai bene con la testa tiri fuori energie che in altri momenti pensi di non avere”.




A marzo finì 1-1 con i gol di due leader, Nurchi e Ibba, ed errori dei due portieri. “C’era in entrambe un po’ di paura per l’alta posta in palio visto che noi arrivavamo da quattro sconfitte di fila e loro da un pareggio di Avezzano dopo tre ko. Ricordo che prima di quella gara saremmo andati via felici con un pareggio, per come si è poi sviluppata la gara quell’1-1 subito a 3′ dalla fine ci amareggiò molto, una vittoria prima della sosta (per il torneo di Viareggio e per la gara non giocata col Foligno, ndr) ci avrebbe dato una grossa spinta, lì però siamo stati bravi perché il pari poteva buttare giù il gruppo che invece reagì bene lo stesso”.

Domenica l’1-1 non basterebbe al Muravera. “Ci condannerebbe in parte, dobbiamo pensare che un risultato di parità al 90′ ci darebbe altri due tempi supplementari e 30′ di gioco per tentare di vincere. È difficile valutare cosa potrà succedere domenica, siamo sfavoriti in questa sfida perché giochiamo in trasferta e per un solo risultato ma consapevoli che abbiamo tante carte da giocare. Quell’1-1 ci aveva dato fiducia e fatto capire che il San Teodoro è sì un avversario da rispettare ma pur sempre alla portata del Muravera”.

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