Pagelle Olbia: Muroni spicca, Iotti e Pinna si salvano

I nostri giudizi dopo Prato-Olbia 2-1

Muroni e Piredda, ministri del centrocampo olbiese

Muroni e Piredda, ministri del centrocampo olbiese

L’Olbia crolla anche a Prato e viene sempre più risucchiata nella coda del girone A di Lega Pro. I galluresi vanno subito avanti con Muroni (il migliore dei suoi), poi arriva l’ennesima rimonta. Espulso uno sciagurato Piredda, continua la crisi nera, mentre all’orizzonte ci sono due sfide calde come quelle contro Racing Roma (sabato in casa del fanalino di coda) e Carrarese. Clicca qui – Il racconto e il tabellino del match

Di seguito le nostre pagelle degli olbiesi

RICCI 5 – L’insicurezza si taglia a fette e lo si intuisce ogni qualvolta è chiamato a schiodarsi dalla linea di porta. Paura che trasmette agli stessi compagni di squadra. Decisamente opinabili le ribattute centrali in più di un’occasione, una delle quali propizia il pareggio toscano. Ostinarsi a puntare su di lui rischia di diventare deleterio, prima di tutto per lo stesso Ricci.

PINNA 6,5 – Dopo Muroni, è il più positivo tra i bianchi. Puntuale e caparbio, non soffre mai sul piano difensivo. Certamente più propositivo rispetto a Cotali, dai suoi piedi nasce una ghiotta occasione per Ragatzu.




IOTTI 6 – Dei tre centrali è quello che va meno in sofferenza al cospetto dell’attacco toscano. Quantomeno non perde la Trebisonda neanche con l’Olbia in inferiorità numerica.

DAMETTO 5,5 – Conferma il proprio momento opaco denotando poca lucidità e (probabilmente) la necessità di tirare il fiato. Diverse anche le imprecisioni in fase di impostazione. Decisamente lontano dagli standard di qualche settimana fa

QUARANTA 5 – 45′ vissuti in costante apnea. Sempre in affanno e protagonista di errori grossolani, imperdonabili a questi livelli. Rimane sorpreso dalla ribattuta di Ricci in occasione del pareggio del Prato (dal 45′ KOUKO 5,5 – Entra per dare maggior peso all’attacco ma, come spesso gli capita ultimamente, è costretto a fare a sportellate inutilmente e isolato dal resto della squadra)

COTALI 5,5 – Si limita al compitino contro un avversario poco propenso a spingere sulle corsie. Eccessivamente timido, ricordare qualche sua discesa è come cercare un ago nel pagliaio. Regge parzialmente la teoria dei terzini bloccati, specie al cospetto di un Pinna decisamente più propositivo.

MURONI 7 – Il migliore dei suoi. Con un giro di vantaggio sui compagni. Sblocca la gara dopo soli 58” e compone una cerniera impeccabile con Pinna (non a caso il migliore insieme a lui) alternando in maniera mirabile le due fasi. In alcune frangenti sembra essere l’unico a credere in una rimonta, per sua sfortuna viene lasciato solo – o quasi – a predicare nel deserto.

BENEDICIC 6 – Gioca una partita regolare, senza infamia e senza lode. Stretto nella morsa del pressing avversario, raramente prende in mano le redini del gioco. (dal 62′ GERONI 5,5 – Cambia l’interprete, non la sostanza. Poche idee, scarso coraggio)

PIREDDA 5 – Il fallo totalmente insensato che gli costa l’espulsione indirizza la gara verso i binari del Prato. Il coronamento di un pomeriggio da dimenticare dopo un primo tempo inconsistente. Non stava bene, era evidente: era proprio necessario tenerlo in campo con un giallo sul groppone?

RAGATZU 6 – Cerca – invano – una spalla con cui duettare per almeno un’ora di gara, poi decide di mettersi in proprio. Solo due interventi di Melgrati gli negano la gioia della rete.

CAPELLO 5 – Evanescente, mai nel vivo del gioco. Non supporta mai Ragatzu e risulta spesso un corpo estraneo alla squadra (dal 62′ MURGIA 5,5 – Cerca di dare maggior brio ad una squadra ormai spenta. Buona volontà, ingiudicabili i risultati)




TIRIBOCCHI 5 – Quella odierna era una partita da non sbagliare assolutamente, ma l’Olbia getta alle ortiche l’ennesima occasione per risollevarsi. Non basta neanche un vantaggio fulmineo per aiutare i bianchi che, vittime delle proprie paure e di uno spartito eccessivamente rinunciatario, regalano il pallino del gioco ad un Prato fino ad oggi penultimo in classifica. Un avversario tutt’altro che irresistibile, rianimato dall’approccio tattico  di una squadra ormai incapace di comandare la gara. Apprezzabile la volontà di proteggere Ricci, ma la sensazione è che questa ostinazione danneggi ormai non solo l’Olbia, ma anche lo stesso portiere. Azzardata la mancata sostituzione di Piredda, già ammonito e poi espulso.

Stefano Sulis

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