Torres, Sanna: “Società maleducata, senza stipendi da quattro mesi”
La notizia del giorno, in casa Torres, è l’avvicendamento alla guida tecnica della squadra rossoblù. Marco Sanna saluta dopo aver guidato Scotto e compagni sino alla finale dei playoff di Serie D e al suo posto arriva (o sarebbe meglio dire, ritorna) Guglielmo Bacci. Abbiamo contattato l’ormai ex tecnico rossoblù per raccogliere il suo stato d’animo.
“Ho appreso la notizia tramite i social network, nessuno in società si è degnato di avvisarmi e questo mi lascia senza parole. La società aveva tutto il diritto di fare le proprie scelte, come è giusto che sia, ma considero questo comportamento una completa mancanza di rispetto: sono stati dei veri maleducati. Io fino al 30 giugno sarei ancora l’allenatore della Torres e, nonostante ciò, nessuno ha avuto il buongusto di avvisarmi, è incredibile. Evidentemente queste persone non conoscono le buone maniere e, per come si stanno comportando, si stanno dimostrando del tutto inadeguate. E questo non vale solo per quanto riguarda il mio caso, anche l’avvicendamento del direttore sportivo, quando mancavano ancora diverse settimane alla chiusura della stagione e ancora tanto lavoro da fare, è stato gestito nella stessa irrispettosa maniera. Lo ripeto: questa gente è inadeguata, maleducata e irrispettosa. Non si rendono conto di essere alla guida di una società gloriosa come la Torres e di rappresentare una città come Sassari. Mi sembra che siano partiti non con uno, ma con due piedi sbagliati”.
Ma lo sconcerto di Sanna nei confronti della dirigenza rossoblù non si esaurisce qui: “Credo fosse difficile fare più di quello che abbiamo fatto. Non mi piace dare dei voti, a quello ci pensano i giornalisti, ma sono felice dei risultati raggiunti e lo sono soprattutto per i ragazzi che sono stati splendidi e non hanno mai mollato: venivano da una retrocessione e, nonostante le penalizzazioni e il clima di incertezza, si sono sempre allenati al meglio mostrando la massima disponibilità. Questo nonostante il fatto che ci manchino quattro stipendi e, a tal proposito, voglio ricordare che la società ha ancora 26 giorni per rispettare gli impegni contrattuali. Ne mancano quattro, non uno o due, quindi spero che queste persone si mettano la mano sulla coscienza e inizino a fare le cose seriamente”.
Nonostante la delusione, parole al miele per la sua ormai ex squadra e i tifosi rossoblù: “Questo non cancella il fatto che debba essere grato ai giocatori e ai tifosi per questi mesi trascorsi. I meriti per i risultati di questa stagione sono loro, sono la dimostrazione che Sassari e la Torres meritano ben altro: a loro auguro tutto il bene possibile”.
Stefano Sulis
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