Dinamo Sassari, diverbio Dyson-Sacchetti: una risata di troppo all’origine dello strappo

Meo Sacchetti, coach della Dinamo Sassari

Meo Sacchetti, coach della Dinamo Sassari

Domenica scorsa, sulla carta stampata, era apparsa la notizia di uno screzio tra il coach della Dinamo Sassari, Meo Sacchetti, e uno dei giocatori più rappresentativi, Jerome Dyson. Ennesimo capitolo di una convivenza difficile tra l’americano e il coach biancoblù, all’interno di un mondo, quello della Dinamo Sassari, dove le cose a livello di chimica non sono mai andate splendidamente nella stagione in corso. Risalgono, infatti, a domenica (LEGGI QUI) e lunedì gli ultimi ammonimenti dell’allenatore e del presidente Stefano Sardara a quei giocatori che “devono capire cosa sia la Dinamo Sassari, più di una squadra di pallacanestro” (LEGGI QUI). Nella conferenza stampa a due giorni dai quarti di Coppa Italia, Meo Sacchetti ha ribadito che “il talento va messo al servizio della squadra”. Riferimenti sempre velati, mai espliciti, per preservare il più possibile l’intimità del gruppo e la serenità dello stesso.

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Avvisaglie concretizzate dalle scelte tecniche che hanno talvolta visto novità in quintetto, come per esempio nell’ultima gara contro la Virtus Roma, quando Massimo Chessa (infortunatosi e out per 3 settimane) è partito dall’inizio al posto proprio di Dyson. Confronti accesi e atteggiamenti sopra le righe non sono mai mancati alla Dinamo odierna, che spera di poter proseguire serena nella fase discendente della stagione, con Coppa Italia e playoff scudetto da onorare al meglio.

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Tornando al diverbio tra Sacchetti e Dyson, il tutto sarebbe avvenuto nel corso di una partita 5 contro 5 a ranghi misti durante l’allenamento di venerdì scorso. Di fronte la squadra di Dyson e quella di Shane Lawal, visibilmente contrariato (come nel suo istrionico stile) di fronte alla sconfitta che stava maturando. Alcuni scherzi e sfottò verbali da parte di Dyson, intento a ridere, avrebbero suscitato l’intervento dell’allenatore, che ha così deciso di togliere il suo play dal resto della seduta. L’unico strascico (almeno ufficialmente) è stato l’esclusione di Dyson dallo starting five opposto ai romani. Anche se poi l’americano, alle prese con problemi fisici non di poco conto, è stato impiegato con buon minutaggio e profitto – 14 punti, 10 rimbalzi, 2 assist in 24′ con 20 di valutazione – nella gara vinta per 72-61.

Fabio Frongia

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