Torres, Costantino: “Calcio come ippica? Potrei fare il fantino. Affrontare Sudtirol come una finale”
Conferenza stampa nell’antivigilia di Torres-Sudtirol per Massimo Costantino, come sempre criptico e abile dialetticamente nel celare qualsiasi cosa ruoti attorno alla sua squadra. “Penso che manterremo la stessa identità che abbiamo avuto nelle ultime partite – dice Costantino a proposito della formazione anti tirolesi – senza parlare di numeri. Vi ho dato una risposta, ma senza dare numeri e nomi”.
Come scritto in mattinata da SardegnaSport.com, si va verso il due di “panzer” Balistreri-Infantino, con un uomo a supporto (Pizzutelli?). “L’assenza di Maiorino ci costringe ad avere qualche uomo in più in area di rigore – continua il tecnico lametino – non penso ci siano eccessive pressioni, o ulteriori pressioni per la partita di domenica. Il nostro obiettivo è quello di fare un campionato simpatico, tranquillo, avendo magari modo di far giocare i più giovani. Sicuramente tre punti domenica prossima non ci porterebbero a raggiungere l’obiettivo, ci serve la vittoria per impreziosire e capitalizzare quelle prestazioni e quei pareggi ottenuti nelle scorse settimane”.
Vittoria obbligatoria? “E’ sbagliato dire che la Torres debba vincere per forza, dire ciò alla quattordicesima giornata non credo sia opportuno. Noi per primi abbiamo lavorato tutta la settimana con il piglio di chi vuole la vittoria a tutti i costi, poi accetteremo il verdetto del campo. Magari faremo una grande partita senza vincere, o viceversa. E’ la prima cosa ciò che conta, poi il risultato è sempre una conseguenza”. Banale dire che “si sta meglio a 19 punti rispetto a 17. Potevamo essere a quella quota lì già da qualche settimana, raggiungerla domenica prossima sarebbe il massimo, cerchiamo quel massimo”.
Si parla anche del gruppo e dell’unità all’interno dello spogliatoio. “Non so se sia più unito o meno rispetto al passato. Sicuramente per me è un’aria buona, il sottoscritto ha un ottimo rapporto con la società, e c’è un bel rapporto tra società e squadra. Tutte le componenti vanno nella stessa direzione, ce ne siamo accorti dopo qualche sconfitta, quando abbiamo sentito la vicinanza di tutti. E’ vero che si sta creando un’ottima situazione, ma sappiamo che servono i punti, un gruzzolo di punti, per costruire e solidificare le buone basi in vista del futuro”.
Gruppo a disposizione totalmente, tranne i tre infortunati (Bottone, Rubino, Bigazzi) e lo squalificato Maiorino, il tecnico fotografa così la partita: “Dobbiamo rinnovare quanto fatto nelle gare vinte, sviluppando quanto fatto negli allenamenti, mettendo determinazione in campo e capitalizzandola, perché da sola non basta”. Il Sudtirol è inferiore all’Alessandria? “Sono due squadre diverse, questa che andiamo ad affrontare ha più gamba ed è più tattica, con molti giovani, alcuni dei quali davvero interessanti. Spero che la Torres sviluppi quanto fatto in settimana. Sarà importante essere bravi nell’impostare il nostro gioco, nel mettere in campo quanto preparato, sin dal primo minuto”.
Facile pensare ad un Sudtirol speculatore. Costantino pensa che “loro si giocheranno la partita, almeno così dicono di voler fare, poi bisognerà vedere se ci riusciranno. Lendric, Fischnaller e Cia sono elementi di spessore per quanto riguarda l’attacco. Noi dovremo capire il tipo di partita che si svilupperà, leggendola al meglio e adattandoci, provando a condurla”.
Nella giornata di ieri Nucifora, a SardegnaSport.com, ha fissato in quota 25-27 punti quella da ritenere “sicura” per poi conservare e gestire il girone di ritorno. “Il calcio in crisi e destinato ad uno status simile a quello dell’ippica? Diciamo che se perdessi qualche chilo sarei un ottimo fantino, in una terra di fantini… E’ antipatico commentare le dichiarazioni del direttore – si fa serio Costantino – Secondo me 25-27 sono una quota da raggiungere ma soprattutto meritata per questo gruppo, che per negligenza o sfortuna ha qualche punto in meno in classifica. Raggiungere 25-27 punti sarebbe soddisfacente, ma sono troppo concentrato su domenica prossima per commentare discorsi diversi”.
In chiusura, Costantino vede la gara contro il Sudtirol come “un giro di boa. Non è una finale, ma è vero che dobbiamo giocarla come una finale. Se poi non dovessimo vincerla, pur facendo una grande partita, saremmo contenti lo stesso. Bisogna dare una risposta sul campo e concretizzare le parole che raccontano di un bel gruppo e una bella realtà”.
Mauro Garau