Torres, Berretti: novità siciliane in vista?

Postato il 19 nov 2014
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Domenico Capitani, al suo secondo anno come patron della Torres (foto: Sardegna Sport)

Domenico Capitani, al suo secondo anno come patron della Torres (foto: Sardegna Sport)

Doppio allenamento per la Torres di Massimo Costantino, che a due giorni dal match del “Vanni Sanna” contro il Sudtirol ha lavorato prima nel campo in sintetico ricavato dietro le gradinate dello stadio, poi (nel pomeriggio) sulla terra battuta di via Adua (ex Brigata). Giovedì mattina (ore 11) seduta a Ossi, con il gruppo totalmente a disposizione del tecnico, compresi Cafiero, Ligorio e Balistreri, oltre a Maiorino, che però sarà squalificato per il match contro gli altoatesini.

Tutto regolare, insomma, per quanto riguarda il gruppo della prima squadra, che cerca una vittoria latitante al 4 ottobre (2-0 al Novara). La partita contro il Sudtirol vedrà i sardi nuovamente opposti ad una formazione sulla carta di pari livello, col pronostico non dalla parte del club avversario, come avvenuto contro Bassano, Pavia, Alessandria e Monza. La mezzora di gioco disputata, prima della sospensione, aveva fatto vedere una Torres pimpante e vogliosa, sicuramente più a suo agio dei brianzoli sull’acquitrino divenuto presto impraticabile. Costantino, che aveva lanciato Pizzutelli dall’inizio, spera di vedere le stesse facce e medita il miglior assetto, senza disdegnare sorprese.

Abbiamo detto dell’allenamento odierno (sgambata a ranghi misti) della Torres dei “grandi” sulla terra battuta. Singolare per una squadra professionistica, sicuramente non un qualcosa di ignoto per i ragazzi delle giovanili, che partecipano a campionati nazionali, e che da regolamento non possono disputare partite ufficiali su terreni diversi da quelli erbosi, naturali o sintetici. Capita invece spesso che i giovani rossoblù siano costretti ad allenarsi in terreni non certo di ultima generazione (ma nemmeno penultima o terzultima), con tutto quello che comporta a livello di sviluppo atletico e tecnico della linea verde. Frutto della situazione border line a livello organizzativo che la società fronteggia da mesi, con girovagare quotidiano per i campi della provincia: da Olmedo a Ossi, passando per Tergu e i quartieri di Carbonazzi e Li Punti, dove si spera di trovare un po’ di pace. Ma basterà? E, soprattutto, quando?

Di sicuro la realtà rossoblù è quanto di più lontano da quello che molti ragazzi si aspettavano di trovare quando hanno deciso di recarsi a Sassari, ed è per questo che le porte continuano a essere girevoli. Per quanto riguarda il mercato della prima squadra, poco si muove, anche se la società cerca un attaccante. A livello di strategia societarie, il mirino torresino guarda alla Sicilia, come già avvenuto in passato, e alcuni soggetti noti nel mondo del calcio potrebbero avere a che fare con l’attuale dirigenza rossoblù. Si cercano giovani di valore. Intanto, si è fatto male il giovane portiere Ganadu, già tornato a casa in attesa di una nuova avventura. Lasceranno Sassari anche Emmanuele Piras e Gianluigi Illario, per i quali ci sono discorsi intavolati con Selargius, Lupa Roma e Nuorese.

Fabio Frongia

IL VIDEO DI TORRES-LUPA ROMA 1-3, ULTIMA GIORNATA DEL CAMPIONATO BERRETTI (da: www.zonacalciofaidate.it)

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