Dinamo Sassari, stasera non puoi sbagliare: battere lo Zalgiris per prolungare il sogno

Una fase di gioco di Dinamo Sassari-Anadolu Efes (foto Eleonora Secchi – Sardegnasport)
E’ la più classica delle partite da dentro o fuori: questa sera contro lo Zalgiris Kaunas la Dinamo Sassari non può assolutamente sbagliare, se vuole ancora coltivare qualche speranza di approdare alle Top 16. Le prime quattro sconfitte (la prima, piuttosto sanguinosa, contro Novgorod, e poi le altre quasi inevitabili contro Efes, Kazan e Real Madrid) hanno messo i biancoblù con le spalle al muro. In sostanza, in caso di ulteriore sconfitta il girone di ritorno potrebbe trasformarsi in una lunga cicloturistica, utile per maturare ulteriore esperienza a livello internazionale, ma ben poco utile a fini pratici.
E allora, per la squadra di Sacchetti, è arrivata l’ora di lasciare da parte lo sguardo incantato della matricola al primo giorno di università, e mostrare finalmente gli occhi cattivi di chi vuole il successo a ogni costo. Davanti al proprio pubblico, assetato di Dinamo dopo un “tour” di quattro partite lontano dall’Isola, Vanuzzo e compagni possono solo vincere. E per farlo dovranno necessariamente correggere i difetti mostrati fino a ora. A cominciare dalla cabina di regia, dove Jerome Dyson ha convinto soltanto a sprazzi. Finchè ha potuto scatenare il suo straripante talento, l’ex brindisino si è mostrato sul pezzo, ma quando c’è stato da gestire con polso i tempi di gioco, il suo apporto è venuto decisamente meno. Vedremo se il rientro di Jack Devecchi potrà servire a sistemare le cose: al di là delle conclamate abilità difensive, la guardia biancoblù nelle prime uscite si era segnalato come imprescindibile uomo d’ordine oltre che collante tra vecchi e nuovi. Sotto canestro, inoltre, ci sarà da osservare le prestazioni di Lawal e Todic, sotto la lente di ingrandimento dal giorno in cui Marco Cusin ha fatto le valigie in direzione Cremona. Pungolati dalle voci di mercato, i due si sono rimboccati le maniche, e in particolare dal nigeriano si attendono conferme dopo le ultime due buone prestazioni.
Se la caratura tecnica della Dinamo è spesso sufficiente a domare le avversarie in campionato nonostante il gioco farraginoso, in Eurolega è tutta un’altra musica. Meo Sacchetti lo sa, e non manca di sottolinearlo in conferenza stampa: “Sappiamo che per competere in Europa non basta giocare un tempo – dice il coach di Altamura – contro lo Zalgiris dobbiamo mettere da subito intensità, esasperando le nostre caratteristiche per sopperire alla loro presenza fisica, impedendogli di fare il gioco interno che è la loro specialità. Ci vorrà il massimo dell’intensità e della concentrazione, con una pressione importante fin dai primi minuti. Abbiamo delle piccole cose da aggiustare, imparando a leggere meglio il gioco e pulirlo, creando situazioni più facili: spesso ci intestardiamo su cose che in campionato ci vengono bene ma l’Eurolega è diversa, non perdona gli errori, li punisce sempre. Il nostro gioco è meno perimetrale rispetto all’anno scorso ma dobbiamo trovare più fiducia quando le situazioni sono ingolfate. Nei nostri up facciamo vedere del basket di livello ma il problema sono i down, pericolosi nel determinare l’andamento della partita.” Comunque vada per il Banco di Sardegna si tratterà di uno snodo cruciale per il prossimo futuro: “Sarà una partita molto indicativa – prosegue Sacchetti – inizialmente pensavamo che nel nostro girone ci sarebbe stata una divisione netta tra un gruppo delle top, con Real Madrid, Unics Kazan ed Efes Istanbul, e l’altro con noi, Nizhny Novgorod e Zalgiris Kaunas a giocarcela alla pari. In realtà Kaunas ha dimostrato di essere di un altro livello giocando molto bene contro Real, sfiorando la vittoria, e vincendo contro Kazan”. Oltre al risultato, sono attesi segnali confortanti sul piano della prestazione: “Solo il campo ci può dare la giusta dimensione della chimica, la crescita di una squadra passa anche attraverso le difficoltà di uno scenario come l’Eurolega: dobbiamo sfruttarla per diventare più forti mentalmente. Percepiamo impazienza? Abbiamo abituato bene il nostro pubblico da subito vincendo molto ma bisogna affrontare le cose per quello che sono. Nessuno di noi è soddisfatto e stiamo lavorando per migliorarci. Sentiamo che l’Eurolega ha una dimensione diversa da quella dell’Eurocup, ora siamo ad un livello di attenzione diversa da parte di squadre e società”.
Lo Zalgiris, dal canto suo, arriva in Sardegna reduce da tre vittorie consecutive che hanno cancellato il ko dell’esordio contro il Real Madrid. Non saranno più imbattibili come ai tempi di Arvydas Sabonis (ora presidente), ma i lituani hanno tutte le carte in regola per approdare al turno successivo, e già a Sassari vogliono mettere una seria ipoteca: “Veniamo da una brutta partita di lunedì in campionato – dice il coach Krapikas – e anche se abbiamo vinto al tempo supplementare non siamo soddisfatti, dovevamo fare meglio. Ci lasciamo questa partita alle spalle e pensiamo all’Eurolega: andiamo a giocare in casa della squadra che finora ha fatto più trasferte, il loro risultato non mostra la loro vera forza. Sono sicuro che Sassari giocherà molto meglio durante le prossime gare in casa. Hanno buoni tiratori e la prova è che a Madrid hanno messo a referto più di 90 punti. La frase ‘la difesa decide le vittorie’ sarà la chiave della nostra partita di venerdì”. Occhi puntati su Anderson, americano con un passato nella NBA tra Philadelphia e Houston, e i lunghi Javtokas e Songaila, che con la loro fisicità potranno mettere in crisi i più leggeri Vanuzzo, Todic e Lawal.