ESCLUSIVA – Luciano Foschi: “Emozione tornare a Sassari, l’anno scorso era fatta per il ritorno. Pordenone? Male male…”

Postato il 28 set 2014
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Luciano Foschi con Domenico Di Carlo ai tempi del Chievo

Luciano Foschi con Domenico Di Carlo ai tempi del Chievo

Luciano Foschi è l’allenatore dell’ultimo anno di serie C2 della Torres, campionato 2007/08, prima del fallimento e la risalita dai campi polverosi dell’Isola. Sei anni fa si chiudeva il campionato della gestione Mascia, Foschi era la guida di una squadra che, dopo aver condotto l’intero girone di andata da protagonista, giocando bene e stazionando stabilmente ai primi posti, vide svanire il sogno promozione per colpa di una penalizzazione che in chiusura di campionato escluse, di fatto, la Torres dai Play-off. Quello che successe gli anni successivi lo sappiamo tutti: società fallita, ripartenza dalla Promozione e risalita fino alla C unica. Foschi ci dedica cortesemente qualche minuto dopo un confronto pacato ma teso con Stefano Daniel, traghettatore che ha curato la transizione da Lamberto Zauli, esonerato la settimana scorsa, al nuovo allenatore, Luciano Foschi appunto. Da lunedì sarà ufficialmente il tecnico dei ramarri friulani, intanto si volta indietro a guardare gli anni sassaresi. Quando anche il prato dell’Acquedotto era migliore: “Bruno, il campo fa proprio schifo”, dice con fare guascone a Bruno Pala, vecchio amico e storico magazziniere.

Mister, come è stato il ritorno a Sassari ?
Mi ha fatto piacere, nonostante la sconfitta; ho salutato amici e vecchi collaboratori, è sempre un’emozione.

Come ha visto la squadra?
La mia o la vostra ? No, perchè della mia è meglio che non parlo; la Torres è una squadra, come dire, normale, onesta, buona ma non eccelsa; però avevano oggi una qualità che il Pordenone non ha mostrato: la fame, la voglia…. il primo tempo sono stati nettamente superiori, i nostri si accontentavano di fare dei tocchetti, ma giocare è un’altra cosa; la squadra di oggi, per come ha giocato avrebbe perso anche con una squadra di serie inferiore, non ha affrontato la partita col giusto spirito, e non è riuscita mai ad impensierire la Torres; la Torres mi è sembrata ben messa in campo, ha fatto un bel primo tempo, è avanti con la preparazione, non conosco Costantino, anche se so che ha fatto un otttimo lavoro a Lamezia. Sabato so che affronta il Novara, che è una squadra costruita per la B, la Torres avrà di fronte una squadra vera, non sarà facile, ma è vero anche che se il Novara viene a giochicchiare e la Torres mostra la stessa voglia di oggi, i Piemontesi (con cui Foschi ha vinto un campionato di C2 nel 2003) rischiano di prenderle.

Il Pordenone ?
Il Pordenone…. da domani si deve cambiare registro; ho sentito dire in conferenza stampa che la squadra non ha tutto sommato demeritato, non sono d’accordo, siamo entrati in partita solo quando la Torres ha mollato. Non abbiamo fatto abbastanza per dire non solo di potersela giocare, ma neanche di giocare al calcio: Sono incazzato nero (testuale).

E’ vero che l’anno scorso è stato vicino alla Torres ?
Molto vicino direi, sono stato contattato dalla società al momento del cambio dell’allenatore. Ero molto tentato, anche perchè Patalano mi disse che ero l’allenatore fortemente voluto dalla piazza. Poi, Di Carlo, mister con cui ho fatto il secondo nel Chievo, è stato contattato dal Livorno e mi ha chiesto di andare con lui; io dovevo dare una risposta alla Torres, mi ricordo perfettamente, era un lunedì; nel frattempo Di Carlo mi ha detto che se volevo andare a Sassari sarei stato libero di farlo, però, questo non scriverlo, ho preferito fare il secondo in A…. (ride).

Gianluca Dessì

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