Torres-Como, parla Le Noci: “Diventiamo una squadra e attacchiamo i playoff. A Sassari per dire la nostra”

Mustafa Nukic, arriverà alla Torres

Mustafa Nukic, arriverà alla Torres

La Torres ritornerà in campo sabato pomeriggio (ore 16, stadio “Vanni Sanna”) per la seconda giornata del campionato di Lega Pro. Ancora una formazione lombarda davanti ai Costantino’s boys, che hanno regolato per 1-0 la modesta Pro Patria sul campo del “Carlo Speroni” di Busto Arsizio. A Sassari arriva il Como, formazione quotata che nella passata stagione aveva raggiunto i playoff “allargati”, venendo eliminata subito sulla strada verso la cadetteria. Contro i comaschi sicuramente (è squalificato) non ci sarà Lorenzo Remedi, centrocampista proveniente dal Livorno il cui tesseramento con la Torres potrebbe anche non concretizzarsi. Si attendono novità a cavallo di questa settimana e la prossima, ma sul giocatore resta forte il pressing di Alessandria e Lumezzane. La Torres monitora anche il mercato degli svincolati, e ai sardi è stato proposto l’attaccante sloveno (classe 1990) Mustafa Nukic, autore di 3 gol nella stagione scorsa con la maglia del Triglav Kranj. Mancino, attaccante che può anche giocare sull’esterno, ha chiuso lo scorso campionato nell’FC Koper, dopo aver vestito le maglie anche di Ivancna Gorica, Radomlje e Celje. Non è escluso che la società di via Coradduzza decida di intervenire sul reparto avanzato, stanti le condizioni non perfette dell’ultimo arrivato Saveriano Infantino.

“Diciamo che il nostro obiettivo è fare meglio della passata stagione – ci dice il bomber lariano Giuseppe Le Noci, in dubbio per domenica – abbiamo disputato i playoff, è vero, ma il regolamento dava una bella spinta che quest’anno non c’è, anzi. E’ un campionato molto difficile, sicuramente più complicato rispetto a quello dell’anno scorso, quando molte formazioni avevano costruito la squadra al risparmio e con tanti giovani, in virtù dell’assenza di retrocessioni per via della riforma. Tutti giocavano con la mente sgombra da paure e patemi di classifica. Penso che rispetto agli altri anni, lasciando stare l’ultimo, il torneo sia decisamente più competitivo, molti giocatori sono rimasti fuori dalla categoria a causa della riduzione del lotto di squadre al via e soprattutto retrocedere vuol dire uscire dal professionismo. Questa è la pressione principale”.

Giuseppe Le Noci, attaccante del Como (FOTO: La Provincia di Como - www.laprovinciadicomo.it)

Giuseppe Le Noci, attaccante del Como (FOTO: La Provincia di Como – www.laprovinciadicomo.it)

Domenica il Como non è andato oltre lo 0-0 contro il Sudtirol. Partita bloccata e con pochi sussulti, nella quale i bianco-blu di Cordella hanno faticato a creare e tirare in porta. “Il primo tempo è stato molto equilibrato – continua Le Noci – con un’occasione per noi e una per loro. Il Sudtirol è avversario molto valido, il secondo tempo è stato caratterizzato dall’espulsione di Giosa (doppia ammonizione ndr) e siamo stati bravi a non subire gol. Devo dire che nel finale potevamo anche vincerla con un pizzico di fortuna”.

Le Noci, che martedì ha accusato un problemino sufficiente a tenere in ansia lo staff medico e tecnico, parla anche della sua posizione in campo e delle difficoltà incontrate domenica: “E’ vero ho giocato più lontano dalla porta di quanto preferisca. Il Sudtirol giocava molto sulla difensiva e per toccare qualche pallone in più sono andato indietro a cercarne di giocabili. Nella ripresa, costretti in dieci, ho dovuto fare la mezzala e spostarmi anche sull’esterno, ma è normale sia così in queste situazioni d’emergenza”.

Giuseppe Le Noci con la maglia del Pergocrema

Giuseppe Le Noci con la maglia del Pergocrema

Le Noci, che ricorda le sfide contro la Torres in maglia Carpenedolo (Serie C2), definisce i sassaresi “una squadra con entusiasmo per effetto della vittoria di domenica e del ripescaggio. Hanno preso dei giocatori importanti anche nelle ultime ore di calciomercato e quando parti bene hai una bella spinta nell’immediato. Noi dobbiamo prima di tutto diventare un gruppo vero e una squadra coesa dal punto di vista tecnico, stiamo lavorando per farlo nel più breve tempo possibile. Il campionato è di livello medio-alto e non aspetta nessuno”.

Le Noci ai tempi del Verona

Le Noci ai tempi del Verona

L’attaccante comasco, classe 1982, tornato nella città natia nel 2013 (27 presenze e 12 gol) è il classico bomber di categoria. Tanti anni tra C2 e C1, l’occasione con il Verona – quando nel 2011 non venne confermato dagli scaligeri neo promossi in Serie B (grazie anche ai suoi 7 gol) – e quindi l’approdo alla Cremonese (27 gol in 56 partite tra il 2011 e il 2013). Con la maglia grigiorossa arrivò la conferma della vena realizzativa che non l’ha mai abbandonato. “Non so se potessi fare di più, probabilmente sì, come tutti. Ma non guardo indietro e non mi rimprovero granché. Mi sono sempre sudato e guadagnato tutto, sono maturato tardi, capita a molti. Certamente dopo la vittoria del titolo di capocannoniere con il Pergocrema (2009-2010) speravo di arrivare in Serie B, però arrivò la chiamata del Verona e non si poteva rifiutare. La società decise che non rientravo nei piani e sono rimasto in Serie C. Nel calcio, come nella vita, rimangono delle etichette, e a me anche in virtù dei gol fatti è stata data quella di bomber di categoria, la Lega Pro. Forse avrei dovuto avere più continuità da giovane, una volta vicini ai 30 anni diventa difficile convincere gli altri di meritare il grande salto”.

 

Fabio Frongia

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