Cagliari-Rastelli, cosa c’è dietro il silenzio?

Si balla tra Rastelli e le alternative: Giulini e Rossi valutano, tanti aspetti sul tavolo

Massimo Rastelli, originario di Torre del Greco

Massimo Rastelli, originario di Torre del Greco

Lo stallo continua, dettagli su cui lavorare e aggiornarsi, questioni economiche e di rapporti, per capire se e come si possa andare avanti, con un foglio pulito dalle criticità dei due anni precedenti e la possibilità di continuare a ottenere risultati. Questa la didascalia della situazione vigente in casa Cagliari, con protagonisti il presidente Tommaso Giulini, il direttore sportivo Giovanni Rossi, l’allenatore Massimo Rastelli. Sarà il campano l’allenatore rossoblù del futuro? Come ormai si dice da lunedì, ogni momento è quello buono per vedere la fumata dal comignolo di Asseminello, ma è indubbio che il mancato annuncio (atteso inizialmente al più tardi per martedì, poi per mercoledì, quindi entro la serata di gala del Sant’Elia, ora forse per l’inizio della prossima settimana) nasconda valutazioni da approfondire. Il borsino continua a dare come probabile la conferma di Rastelli (si vedrà poi in che termini), ma l’esperienza insegna che fino alle ufficialità tutto è possibile.




Perlustrazioni generali, in primis per trovare un accordo sulla durata del rapporto (scadenza 2018, 2019 o 2020?) e sull’ammontare di compenso e bonus, poi per le linee guida dal punto di vista tecnico, dopo due stagioni tranquille in classifica ma non altrettanto nella gestione. L’aspetto dei risultati è molto caro al presidente, sin dall’inizio convinto che sia giusto riconoscere il lavoro di Rastelli, mentre il neoentrato direttore sportivo è uomo che sin dai primi giorni di insediamento ha voluto capire ogni aspetto di ciò che alberga nel pianeta rossoblù. Rapporti interni, postille, clausole, programmazione tecnica.

Secondo quanto riporta L’Unione Sarda, Rastelli sarà presente alla serata di addio al Sant’Elia, con la partita amichevole – a scopo benefico per Aisla Sardegna, l’Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica – che vedrà in campo tante vecchie glorie della storia del Cagliari e del calcio italiano. Difficile, prima di appurarla empiricamente, immaginare l’atmosfera attorno al mister, il cui contratto scade nel 2017 (sarebbe stato rinnovato automaticamente in caso di decimo posto) e che da giorni è al centro di una spasmodica telenovela d’attesa presso i tifosi del Cagliari.

Nei giorni scorsi il ds Rossi ha sondato il terreno con buona parte della rosa che ha lavorato con Rastelli, cercando di capire il vissuto di un biennio e di prevedere quel che potrà essere. Giulini e Rastelli si sono incontrati a più riprese, concetti ribaditi e nuovi elementi, rispettive convinzioni a 360 gradi, anche nell’ottica di un Cagliari più giovane rispetto all’ultima annata, con il tecnico e lo staff che auspicano un rapporto duraturo, segno di fiducia e possibilità di programmare con serenità, pur consci che nel calcio tutto è subordinato ai risultati, spesso di pochissime partite.




Si fa presto a parlare di progetti, insomma, poi quando la palla inizia a rotolare le storie si accavallano e aggiornano con grande frenesia. E allora – mentre sullo sfondo rimangono i soliti nomi di potenziali successori -, è ancora presto per pensare al calciomercato, al netto dell’addio di Bruno Alves, in entrata come in uscita. Si faranno delle valutazioni tecniche e non solo, tra giocatori futuribili e altri che permetterebbero di monetizzare voltando pagina, puntando ad avere una rosa più verde ma comunque ancora affidabile al fine di non soffrire. Consolidarsi in Serie A, come noto e dichiarato senza remore, è priorità assoluta. Senza troppi fronzoli, quelli che Rastelli non ha mai cercato. Basterà?

Fabio Frongia

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Un commento

  • Ortu Giovanni 01 / 06 / 2017

    Rastelli VATTENEEEEEEE. Non servi a niente, sono stufo di vedere la tua faccia de babbasoi

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