L’attaccante napoletano spazia su diversi temi personali e inerenti il rossoblù
Intervistato da Sky Sport, l’attaccante del Cagliari Marco Borriello ha spaziato su molti temi personali e della società rossoblù. Il tema caldo è ovviamente quello del futuro: la sua permanenza in Sardegna, la nomina di allenatore e direttore sportivo per la prossima stagione.
“Sono entrato nel cuore dei tifosi del Casteddu – dice Borriello -, sono molto orgoglioso e contento del fatto che il Cagliari mi ha ridato credibilità e ringiovanito. Non so quali siano i programmi futuri della società, attendiamo di capire chi sarà l’allenatore e chi sarà il direttore sportivo – ha affermato, ribadendo quanto detto dopo Napoli-Cagliari –, siamo in balia degli eventi e vedremo. Ho una certa esperienza, comincio ad essere vecchiotto – dice -, ero convinto di poter fare bene, avevo solo bisogno di una società che mi desse fiducia, dopo cinque anni di vai e vieni senza continuità. Avevo finito bene a Bergamo, ho ricominciato molto bene a Cagliari, pur senza fare ritiro precampionato. Voglio continuare così, l’anno prossimo c’è il Mondiale e io ci voglio provare. Ogni calciatore deve sognare la maglia azzurra, bisogna correre, lottare, sudare, io mi sento benissimo, ho giocato più di 35 partite quest’anno e ci voglio provare. L’addio al calcio di Totti? Sicuramente è un momento particolare per lui, gli è stato imposto di smettere, credo che i grandi calciatori come lui debbano scegliere se e quando smettere, lui è un tipo orgoglioso e non so se sarà la sua ultima partita. La scommessa con Bobo Vieri? Sono riuscito a battere Bobo facendo 16 gol in campionato, volevo che ci fosse un eco mediatico e ho deciso di regalare questi defibrillatori che dal 1° luglio diventeranno obbligatori, quindi farò contento qualcun’altro. Il gol più bello? Me ne mancano cinque per arrivare a cento in Serie A, credo che la sola gara col Milan non basti, però quello è l’obiettivo. Il Milan per me rappresenta sempre qualcosa di speciale”, ha detto Borriello sui rossoneri chiosando l’intervista.