Cagliari, Beretta: “Futuro Canzi? Su allenatori tutto da decidere”

Il responsabile del settore giovanile rossoblù sul futuro della Primavera

Mario Beretta e Daniele Conti durante la conferenza

Mario Beretta e Daniele Conti durante la conferenza

È stata presentata stamattina nello Store del Largo Carlo Felice, la spedizione cagliaritana per l’ HKFC Citi Soccer Seven di Hong Kong. Queste le parole del responsabile del settore giovanile Mario Beretta. “Siamo orgogliosi di essere stati invitati a questo torneo così prestigioso, è una grande gratificazione per il club, per il settore giovanile e per i ragazzi. È un torneo particolare, calcio a 7 ma in un campo grande 90 metri per 50 metri, con delle regole ad hoc: tempi da 7 minuti con intervalli da un minuto, cambi volanti, niente fuorigioco, sarà una bella esperienza”.

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“Al di là dell’aspetto tecnico c’è un discorso di immagine, comunicazione, diffusione del brand in un nuovo mercato come quello asiatico– prosegue l’ex allenatore del Siena tra le altre- Daniele Conti darà grande supporto ai ragazzi, abbiamo fatto inizialmente una rosa di 14 giocatori, poi ridotta a dieci uomini perché non se ne possono portare di più: lo sforzo fisico sarà duro, ma queste sono le regole. Cercheremo di far giocare i ragazzi secondo le strategie che usavamo da giovani con i tornei a sei che facevo (ride, ndr) per guadagnare qualche soldo: parteciperanno squadre e società di alto profilo, dall’Inghilterra e da fuori Europa. Ci saranno giocatori dal ’96 come Muroni al 2001 come Cabras. Chi sarà l’allenatore? Entrambi, io e Daniele collaboriamo da tempo a livello tecnico e ci sarà sinergia nei vari ruoli all’interno di questa avventura”. 

Muroni e Senesi? È un torneo under 23, non potevamo portare solo ragazzi giovanissimi, sono elementi che bene hanno fatto a Olbia si sono salvati in Lega Pro quindi fanno parte della nostra famiglia. Visioneremo nuovi elementi asiatici? Certamente sì, abbiamo aperto nuovi orizzonti con Han Kwang Song, sicuramente guarderemo elementi nuovi, da queste esperienze si possono aprire scenari anche inattesi. Staremo con gli occhi aperti come sempre”. 




Mario Beretta traccia un bilancio stagionale sulla Primavera: Canzi allenatore? Non abbiamo ancora deciso sugli allenatori del settore giovanile, inizieremo a valutare tutti gli aspetti a livello tecnico al mio ritorno dall’Asia. Quest’anno abbiamo scelto di fare giocare tanti classe ’99 e 2000, secondo me è giusto così perché se uno è pronto e meglio faccia esperienze con i grandi, nel calcio vero, senza rimanere nel settore giovanile. Non abbiamo ancora programmato nulla sul futuro per quanto riguarda i giovani, per quelli che andranno in prima squadra in estate o che verranno girati a Olbia. Vedremo e inizieremo a valutare tutto al mio ritorno dall’Asia. Chiaro che vincere aiuta ed è preferibile, però noi dobbiamo formare i ragazzi per la prima squadra e perché siano calciatori veri, io sono di questa idea, l’anno scorso abbiamo iniziato un percorso che per dare frutti e per concretizzarsi avrà bisogno di molti, molti anni. Han Kwang Song? Mi sembra molto sereno e determinato, anche domenica contro l’Empoli è entrato con grande voglia, determinazione, qualità. La convocazione in Nazionale maggiore è una grande gratificazione, non conosco il livello della nazionale maggiore della Corea del Nord, ma per noi avere un ’98 in prima squadra è una grande soddisfazione”. 




“I ragazzi che erano all’Olbia sono cresciuti molto– conclude Beretta- un campionato di Lega Pro ti fa crescere, ovviamente se hai qualità. Ma se li abbiamo mandati li è perché hanno qualità. Un conto è fare il settore giovanile, un altro giocare nel calcio vero, chiaramente senza bruciare le tappe. Chi mandiamo in Serie D o in Lega Pro ha fatto una grande esperienza a livello tecnico e a livello mentale, perché quando ti trovi con pressioni di classifica e ambientali cresci molto in fretta. Colombatto torna? E’ competenza della prima squadra, non me ne occupo io. Errori da non ripetere col progetto Olbia? Non mi riguarda e non sta a me giudicare il discorso Olbia, va chiesto a chi se ne occupa. Io posso dire che i nostri ragazzi hanno fatto una bella esperienza, utile, anche avere rischiato qualcosa a livello di classifica è utile per migliorare. Per noi è esperienza positiva, almeno per quanto riguarda i ragazzi mandati dal Cagliari. Il resto lo deve analizzare chi si occupa dell’Olbia”. 

dall’inviato Fabio Frongia 

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