Playoff Serie D: una scala per il Cielo
Come cantano i Led Zeppelin in Starway to Heaven, c’è una scala che porta al Cielo; in questo caso è quello della Lega Pro e mancano, ormai, pochi gradini per scoprire chi potrebbe toccarlo con un dito. È il caso di Torres e Olbia, che assieme a Grosseto e Rieti, sono giunte all’ultima fase della stagione alle spalle della già promossa capolista Viterbese. I playoff tanto agognati sarebbero le pulizie primaverili che potrebbero portare ai festeggiamenti di maggio, sempre per restare alla canzone.
Cambiamenti – Non è stato facile il percorso fin qui, in campo e fuori. Torres e Olbia sono passate da un esonero (Ferazzoli per i rossoblù e Biagioni per i bianchi) che ha letteralmente scosso le due compagini. Marco Sanna, giunto a novembre a Sassari, ha dato il via ad un percorso straordinario dei suoi, ridando anima e gioco ad una corazzata diventata implacabile per ampi sprazzi di campionato. La Torres è stata una delle favorite alla vittoria finale, ma qualche risultato negativo (Astrea, San Cesareo e Castiadas) e le penalizzazioni hanno tarpato le ali a Demartis e compagni, ammirevoli per essersi estraniati dalle vicende extracalcistiche. Secondo miglior attacco (64 reti fatte) e seconda miglior difesa (28 subite) del campionato, dimostrano quanto lavoro sia stato fatto e quanto quel terzo posto faccia gonfiare il petto a staff e tifosi.
L’Olbia, invece, dopo un avvio di campionato non esaltante ha decisamente invertito la rotta. Presidenza, staff tecnico e parte della rosa rinnovati. Una “rivoluzione d’inverno” che ha portato una ventata d’aria fresca con la guida di Michele Mignani, abile a dare identità e trame di gioco eccezionali per la categoria. I numeri parlano chiaro: dal suo arrivo 9 vittorie, 6 pareggi e 1 sconfitta. I maliziosi diranno che con una rosa del genere sia tutto facile. Probabilmente il grande merito, al di là di quelli tecnico-tattici, sta proprio nella gestione di tutta quella qualità a disposizione: Cossu, Caboni, Steri, Molino, Geroni, Piredda, Mastinu, solo per citarne alcuni, sono stati valorizzati e motivati anche quando le scelte tecniche li hanno esclusi dall’11 iniziale.
Le gare
Torres-Rieti | Vanni Sanna, domenica 22 maggio ore 15:30
I precedenti parlano di una vittoria per parte (1-0 allo Scopigno e 3-2 al Vanni Sanna). La Torres del girone di andata non è stata la squadra schiacciasassi che si è vista con l’arrivo di Sanna. I rossoblù sono diventati un connubbio perfetto di qualità, esperienza e voglia di emergere, concentrate tra centrocampo e attacco con Scotto, Demartis, Lisai e Musto (primo marcatore delle squadre sarde della D), con il duo dinamico, giovane e di esperienza Casini-Masala, la qualità in difesa di Cafiero e Biondi e gli innesti provvidenziali di Chelo ed El Kamch. Il fattore campo non sembra lasciare molti margini di speranza al Rieti, ma la gara secca potrebbe essere foriera di sorprese.
Grosseto-Olbia | Carlo Zecchini, 22 maggio ore 15.
Stessi precedenti per le altre due contendenti, con una vittoria e una sconfitta per parte (3-1 allo Zecchini e 2-1 al Nespoli). Anche il Grosseto ha potuto ammirare il cambio di passo della squadra gallurese tra andata e ritorno. L’Olbia può contare su una difesa granitica formata dai centrali Dametto-Miceli, coadiuvati dalle spinte dei giovani fuoriquota messi al loro fianco, tra Cotali, Pinna e Negrean. Un centrocampo stellare con i supertitolari Geroni e Cossu (non servono presentazioni) che hanno regalato geometrie e perle tutte da finalizzare alla prolifica coppia d’attacco Molino-Mastinu (29 reti in due).
I calcoli – Se la Torres ha a disposizione due risultati su tre per passare, l’Olbia ha l’imperativo categorico della vittoria per arrivare al secondo turno che potrebbe significare derby con la Torres. La rivalità e le qualità in campo darebbero vita ad una partita dallo spettacolo assicurato. Difficile è dire, piuttosto, se alla fine della fiera, alla Torres basterebbero le vittorie per salire di categoria, con il passato giudiziario che, salvo cambiamenti rispetto agli anni passati, escluderà il club rossoblù dal novero delle ripescabili.
Roberta Marongiu