Dinamo Sassari-EA7 Milano, Pasquini: “Abbiamo avuto culo”. Repesa: “Spero di ritrovarvi”

Al termine della sfida tra Dinamo Sassari e Olimpia Milano, vinta 83-80 (sulla sirena) dai biancoblù isolani, parlano i due coach: Federico Pasquini e Jasmin Repesa. Milano, prima in classifica, trova Trento ai quarti di finale dei playoff Scudetto, la Dinamo (settima) incontra Reggio Emilia (seconda) nella riedizione della finale 2015, e si giocherà al meglio delle 5 partite.

Così Pasquini: “Nei primi due quarti abbiamo giocato molto bene, volevo che allargassimo il campo, giocando dentro-fuori, e abbiamo segnato 50 punti. Nel secondo tempo la loro fisicità ci ha fatto male, come sapevamo e come è normale, perché sono alti e grossi. L’unica cosa che potevamo fare era difendere bene, cosa non fatta nel primo tempo, nonostante avessimo subito solo 39 punti, perché non tenevamo bene fino in fondo tutte le rotazioni. Sul 70-77 ho visto le facce giuste, quelle di chi era con la testa sulla partita e non voleva buttare via quanto fatto. Siamo rientrati con tre buone difese. Sul 2/2 di Alexander ho parlato con Logan e Akognon, c’è stato un difetto di comunicazione e loro hanno trovato il canestro di Simon. Poi sulla rimessa e sul buzzer beater di Akognon abbiamo avuto culo, senza giri di parole”.

“La cosa incredibile – dice Pasquini – è che io ero molto tranquillo, mentre dal presidente Sardara e da altri ho visto le stesse reazioni di alcuni tiri di Drake Diener in altri tempi. Domani dobbiamo guardare i video della nostra partita e di quelle di Reggio Emilia, sono molto soddisfatto perché sul 70-77 la partita poteva essere andata, ma il basket è uno sport di cuore, e quando nel timeout vedi le facce di chi ci crede vuol dire che stai lavorando bene, in maniera credibile verso i tuoi giocatori. Per chi allena è una bella soddisfazione, io sono già mentalizzato su domani, non guardo indietro”.

“Io credo che la nostra sia una squadra importante – continua Pasquini – Giocando con il nostro ritmo possiamo dire qualcosa di buono, se tutti si sentono coinvolti e danno il loro contributo. Andiamo a Reggio Emilia a giocare contro una squadra che ha perso contro di noi, che sarà ancora più arrabbiata, ma io guardo avanti e l’obiettivo sarà tornare in Sardegna con almeno una partita vinta. Pensiamo a sabato sera. Onestamente era difficile arrivare quinti, Reggio Emilia, Avellino e Milano sono squadre profonde e in fiducia, una valeva l’altra”.

Decisivo Akognon, arrivato nell’ultimo scorcio della gestione Calvani: “Non ritengo giusto dire che Calvani non gestì bene Akognon, arrivò dalla Cina dopo che Marco aspettò che finisse la sua stagione in Oriente, aveva bisogno di tempo per capire il basket italiano ed europeo”.

Le parole di Jarvis Varnado: “Pasquini è molto attento al mio ruolo, al mio gioco, e dice ai ragazzi di guardarmi quando sono in post basso, così posso trovare buoni tiri ed essere più coinvolto nelle prestazioni di squadra. Oggi ho giocato bene, spero di fare sempre meglio, non guardo mai troppo alla mia prova e non amo giudicare me stesso. Quello di oggi, quelli delle ultime settimane, sono passi avanti enormi per noi, che in stagione non riuscivamo a fare certe cose. Come vincere a Reggio Emilia? Servirà giocare d’insieme, giocare tutti per la squadra, guardarci negli occhi: così possiamo essere imbattibili”.

Il commento del coach dell’Olimpia Milano, Jasmin Repesa: “E’ stata una partita intensa, tirata, molto interessante. Noi stiamo meglio rispetto alle ultime settimane, grazie al lavoro fatto per essere pronti per i playoff, direi che siamo sulla strada giusta. La cosa che non mi è piaciuta tanto sono le entrate facili per Sassari nel primo tempo, mentre noi dobbiamo e dovevamo negare le linee di passaggio e di entrata. Akognon ha trovato tiri facili, noi abbiamo sbagliato molti tiri aperti, sono sicuro che l’ultimo giorno di preparazione ai playoff sarà importante perché faremo molte sessioni di tiro. Mi dispiace per infortunio Cinciarini, perché sul fronte degli italiani siamo davvero incasinati (testuale ndr)”.

Sulla Dinamo: “Abbiamo affrontato Sassari che ha cambiato molto, così come noi. Vorrei ritrovarli sulla nostra strada ai playoff. I colori biancoblù mi piacciono – dice col sorriso – Mi piace la Sardegna e la gente sarda. Gentile e Batista? Non è il caso di rischiare nulla in vista della post-season, Batista era da preservare, domani Gentile fa allenamento con la palla, lo staff medico gliel’ha permesso. Domenica sarà a disposizione a referto, ha lavorato bene e vedremo. Ci serve come il pane”.

Si riparte da Trento: “Avversario tosto, contro di loro abbiamo perso tre partite in stagione, ma mi piace affrontarli subito perché se avremo questo spirito giusto sarà bello confrontarsi contro chi ci ha fatto soffrire tanto”.

dall’inviato Eleonora Secchi