Cagliari, è arrivata l’ora di Giannetti?
Primo indizio: siamo a Modena, dove un Cagliari sterile per 93′ è in svantaggio contro i padroni di casa. Giannetti, ben imbeccato da Deiola, si incunea tra le maglie della difesa emiliana e serve a Farias l’assist per il pareggio. Primo tassello di una clamorosa rimonta. Secondo indizio: sabato 2 aprile, i rossoblu sono in svantaggio, al Sant’Elia, contro lo Spezia. Rastelli getta nella mischia l’attaccante senese, quasi una mossa della disperazione per ravvivare un reparto fino a quel momento anemico. E Gianetti, testa bassa e tanta grinta, contribuisce a rianimare una squadra fiacca, segnando anche una rete tanto fortunosa quanto meritata per l’impegno profuso. Due indizi che fanno una prova, per gli amanti dei gialli.
In un momento di vacche magre per l’attacco rossoblu, Niccolò Giannetti bussa alle porte del Cagliari reclamando, a suon di prestazioni, maggior spazio. I numeri del resto parlano chiaro e raccontano di un reparto offensivo che, se non fosse stato per la rete dell’ex Spezia, avrebbe marcato visita per la terza partita consecutiva al Sant’Elia. Se aggiungiamo che le trasferte di Trapani e Vicenza sono state raddrizzate con l’ingresso in campo di Melchiorri, ovvero un giocatore capace di assicurare un reale peso offensivo alla squadra, il quadro diventa più nitido. Il Cagliari, in questo momento, necessita di un attaccante d’area, in grado di attaccare la profondità e mordere verticalmente le difese avversarie. Caratteristiche nelle quali Sau e Farias hanno dimostrato di balbettare. E’ sufficiente riavvolgere il nastro delle ultime apparizioni per capire alcune delle difficoltà della manovra offensiva della squadra di Rastelli, con i due funamboli spesso lontani dall’area e più propensi ad allargarsi orizzontalmente che ad aggredire la profondità. Movimenti che, peraltro, poco si sposano con un centrocampo composto da giocatori che non hanno nell’inserimento un proprio marchio di fabbrica. Una somma di equivoci che ha reso asfittico l’attacco rossoblu al cospetto di una retroguardia ordinata (e poco più) che ha difeso la propria area senza particolari patemi d’animo e contro cui il Cagliari è andato a schiantarsi per quasi tutta la durata dell’incontro.
In questo senso si fa sempre più pressante la candidatura di Giannetti ad una maglia da titolare. Con Melchiorri ai box, è proprio l’attaccante senese il giocatore che risponde meglio a queste esigenze, portando in dote anche quella verve che in Sau e Farias sembra andare ad intermittenza. Professionista esemplare e giocatore affidabile, ha risposto sempre presente quando chiamato in causa, cercando di mettere in difficoltà Rastelli a suon di prestazioni. Ed è proprio dal suo numero 32 che il tecnico potrebbe (dovrebbe?) ripartire in vista della sfida di Ascoli. Potrebbe essere proprio Giannetti la carta in grado di sparigliare una difesa che, verosimilmente e come da copione, attenderà il Cagliari rintanata nei propri ultimi venti metri. Gli indizi ci sono, per capire se si tramuteranno in una prova sarà sufficiente aspettare.
Stefano Sulis
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