Torres-Albalonga, Masala: “Diamo il massimo per la maglia”. Demartis: “Decisivo lo spirito di squadra”

Alessandro Masala nel postpartita di Torres-Albalonga
Al termine della gara vinta contro l’Albalonga, parlano in sala stampa i giocatori torresini Masala,Casini e Demartis. Di seguito le loro dichiarazioni:
Masala: “Devo ancora migliorare, quest’anno sto crescendo tqnto grazie a mister e compagni e lo stesso Casini mi ha dato una grandissima mano in mezzo al campo. Il mister ha ragione, devo migliorare sotto tanti aspetti, sono ancora giovane però sto dando il 100% per questa maglia: averlo con me vuol dire tanto, ti può sempre insegnare qualcosa anche quando non te l’aspetti. Lui era un grande giocatore con una grande grinta e tutti noi dovremmo prendere spunto dalle sue teorie, dalla sua voglia di vincere, dal suo carattere ed è ciò che ci sta trasmettendo, la voglia di portar via l’intera posta. Venivo a vedere le partite della Torres quando era in C1, è stato un modello per tutti i sassaresi che sono cresciuti con la Torres. Ha una grande importanza vestire questa maglia: per me vale tantissimo, c’è tanta responsabilità. Quando mi si è presentata questa possibilità non ci ho pensato due volte e ho accettato subito. Spero di avere sempre la fiducia di tutti, è una cosa importantissima, C’è più responsabilità ma è ancora più bello perché devi sempre dimostrare qualcosa in più.Sapevamo della forza della rosa dell’Albalonga nonostante le assenze. Siamo entrati subito con la voglia di vincere, abbiamo trovato il primo gol con una bellissima azione subito, nonostante tutto siamo stati bravi a interpretare la partita nel migliore dei modi e portar a casa i tre punti. L’importante è avere segnato, poi abbiamo giocato più tranquillamente e controllato la partita. Riccardo mi aiuta tantissimo durante la settimana e la domenica in campo, ci aiutiamo a vicenda, è questione di squadra. Anche i giocatori che oggi sono rimasti fuori, sono loro la forza di questa squadra. L’intesa poi si trova durante la settimana. Quando dai di più ti trovi meglio in campo e dai il massimo. La fiducia ora per me è importante, giocare di più mi sta dando tanto e spero di continuare su questa striscia. La prima cosa è giocare per la squadra e per vincere, poi chi entra da sempre tutto per la squadra”.
Casini: “Siamo stati bravi a sbloccare questa partita, ci aspettavamo pochi spazi e sbloccarla nel primo tempo è stata una bella cosa. Dovevamo gestire meglio il vantaggio e creare qualche occasione in più. Siamo stati bravi a rimetterla subito sul 2-1. Il sinistro non è il mio piede, avevo visto il passo del portiere sul palo opposto e ho provato ed è arrivata la doppietta. Non vedo l’ora di rivedere il gol perché è stata un’azione bellissima. E’ un piacere giocare e stare in campo: vedi che realizzi gli sforzi della settimana e questo ti dà un incredibile soddisfazione. Stiamo dimostrando di essere tutti importanti in questa squadra: quando abbiamo assenti, i sostituti fanno molto bene come oggi Girardi con Cafiero. Penso che questo stia facendo la differenza, perché ci alleniamo molto bene in settimana dal primo all’ultimo. Con un po’ di fortuna e l’aiuto dei tifosi penso che potremo ancora raggiungere l’obiettivo: tutto l’ambiente sta cercando di risollevarci e questi sono i veri valori dello sport”.

Giacomo Demartis
Demartis: “Lavoriamo bene in allenamento, non siamo egoisti e ci cerchiamo. La chiave di questi risultati sta nello spirito di squadra, abbiamo fatto 21 punti su 24 disponibili: sono ottimi numeri, dobbiamo continuare così per arrivare al nostro obiettivo. Ho fatto un bel gol,ma mi interessano i buoni risultati di squadra. Dobbiamo fare un plauso a tutto il gruppo e allo staff. Da quando c’è mister Sanna c’è una differenza abissale nei nostri risultati: noi siamo partiti ad handicap non solo per la decisione del giudice sportivo, ma anche per essere partita tre settimane dopo rispetto agli altri. Abbiamo poi giocato all’inizio ogni tre giorni e non è stato facile. L’umiltà e la forza che ci trasmette il mister sono un valore aggiunto.
dall’inviato al Vanni Sanna Fiorenzo Pala