Dopo la durissima cronometro di Burgos e la buonissima prova di Fabio Aru la 18^ tappa (Roa-Riaza di 204 km) ha proposto una salita, il Puerto de la Quesera, a circa una ventina di km dalla fine. La fuga di 25 corridori è stata limitata inizialmente dalla MTN-Qhubeka (data la presenza di De Clerq che avrebbe insidiato la
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Fabio Aru (foto Astana)
Dopo la durissima cronometro di Burgos e la buonissima prova di Fabio Aru la 18^ tappa (Roa-Riaza di 204 km) ha proposto una salita, il Puerto de la Quesera, a circa una ventina di km dalla fine. La fuga di 25 corridori è stata limitata inizialmente dalla MTN-Qhubeka (data la presenza di De Clerq che avrebbe insidiato la top ten di Meintjes) e poi dall’Astana che ha cercato di riportare il proprio capitano in maglia rossa già da oggi, imponendo un buon ritmo nel tratto che precedeva il GPM. A 19 km dall’arrivo il primo attacco del villacidrese, ma gli uomini di classifica riescono a rispondere con il tenace olandese Dumoulin che sorprendentemente resiste all’andatura sostenuta in montagna. Gli scatti dei big sono proseguiti con Chaves, Valverde, Majka e Nieve che sono riusciti a prendere del vantaggio sugli altri, ma i quattro sono stati ripresi grazie al ritmo di Moreno della Katusha, mentre davanti tra i fuggitivi rimane davanti il duo Roche-Zubeldia che scollinava in testa. Gli attacchi di Aru si sono susseguiti, ma le pendenze agevoli e la grande condizione di Dumoulin non gli hanno permesso di prendere del vantaggio. La tappa è stata vinta dall’irlandese Roche che ha preceduto il basco Zubeldia e il portoghese Gonçales. Il sardo ha tagliato il traguardo nel gruppo principale in 11^ posizione assoluta, arrivando con lo stesso tempo di Dumoulin: la classifica generale rimane invariata con Aru separato sempre dalla maglia rossa di 3″.
Domani la Medina del Campo – Avila (185 km) con una rampa finale adatta agli scattisti, ma potrebbe essere la classica tappa adatta alle fughe da lontano.
Matteo Porcu