Il Cagliari e le nuove maglie: poche novità, tanto amarcord (VIDEO E PHOTOGALLERY)

Terminato il ritiro di Aritzo, i rossoblu tornano a Cagliari dove sono state presentate le nuove maglie della stagione 2015/2016. La cornice dell’evento è quella della Club House del Cagliari, con Mario Passetti che ha fatto gli onori di casa: a fargli compagnia è stato il responsabile marketing della Kappa Paolo Fulgenzi e, a sorpresa, 

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I "modelli" (Fossati, Cragno, Krajnc, Barella) in posa con le nuove maglie

I “modelli” (Fossati, Cragno, Krajnc, Barella) in posa con le nuove maglie

Terminato il ritiro di Aritzo, i rossoblu tornano a Cagliari dove sono state presentate le nuove maglie della stagione 2015/2016. La cornice dell’evento è quella della Club House del Cagliari, con Mario Passetti che ha fatto gli onori di casa: a fargli compagnia è stato il responsabile marketing della Kappa Paolo Fulgenzi e, a sorpresa, i campioni d’Italia del 1969/1970 Giuseppe Tomasini, Adriano Reginato e Cesare Poli. I “modelli” invece sono stati Niccolò Barella, Marco Fossati, Alessio Cragno e Luka Krajnc. La più grande novità è sicuramente da ricercare nella terza maglia di colore arancione, tonalità che mancava da fine anni ’90.

La maglia home, ovvero quella rossoblù, presenta pochi cambiamenti ma non di poco conto. Come vi avevamo anticipato due settimane fa in anteprima ritorna dopo 3 stagioni la maglia equamente divisa in due parti, a sinistra rossa e a destra blu. Questa scelta effettuata dal fornitore tecnico torinese (comunque avallata dalla società di Tommaso Giulini) lascia alquanto perplessi in quanto in contrasto con la tradizionale divisa casalinga del Cagliari, la cosiddetta “a quarti rossoblù”, con le maniche a colori invertiti rispetto alla contigua parte nel torace, nonostante le numerose critiche ricevute negli scorsi anni da parte dei puristi calciofili. Confermata anche l’indiscrezione del colletto, che rispetto alla stagione passata presenta uno scollo a Y rosso sormontato da una parte blu. Infine le maniche terminano in un risvolto rossoblu con trama che richiama quella del colletto, con la variante specchiata nella manica blu. A completare la prima casacca il nuovo logo della società di via Mameli posto decisamente in alto sinistra ad altezza clavicola e il marchio Kappa in due versioni: i tradizionali omini sulla parte laterale della spalla e sotto forma di lettering sulla scapola destra.

"Sa Pibinca" Dario Silva in azione nella stagione 1996-1997

“Sa Pibinca” Dario Silva con la maglia a maniche rossoblu nel ’96-’97

La maglia away, cioè la maglia da trasferta, è come da tradizione di colore bianco, ciò nonostante la nota innovativa si trova sulle maniche. Mai nella storia rossoblù la divisa ha avuto le maniche non bianche: la manica destra è infatti totalmente rossa mentre la sinistra totalmente blu, senza ulteriori dettagli o risvolti. Per ritrovare una scelta così “avveniristica” bisogna sfogliare il catalogo 1996-98, quando una vistosa fascia rossoblù cingeva quasi interamente le maniche di Dario Silva e compagni, lasciando però la parte alta della spalla di bianco. Per il resto il torace è completamente bianco e il colletto a Y interamente blu, forse unica nota stonata in quanto cozza con la simmetria della maglia. Una versione rossoblu, come del resto compare in tutte le altre divise, sarebbe stata più adatta.

La grande novità però è, come annunciato, il ritorno del colore arancione nella terza maglia, che in barba alla scaramanzia accantona quella rossa delle ultime stagioni (con Macron e poi con Kappa), ribattezzata “portafortuna”, e riporta una tonalità che fu propizia nel 1998-1999 (salvezza brillante in Serie A) e nefasta l’anno dopo, culminato con una retrocessione in Serie B. Maniche, colletto e marchi come nella home, mentre compare sul fondo della maglia uno scudo coi quattro mori tono su tono, dettaglio che non compare in nessun’altra divisa della collezione.

Una novità potrà arrivare però dal suo utilizzo. sebbene presentata come terza maglia per i giocatori di movimento, il responsabile marketing Mario Passetti ha dichiarato in conferenza stampa: “Pensiamo diventerà la maglia da portiere: domani contro il Zaragoza però useremo questa maglia”. Divergenze quindi rispetto alla scelta della Kappa confermate anche dalla presenza delle nuove divise arancioni nello store ufficiale di Piazza l’Unione Sarda personalizzate con il nome di Storari. Se diventasse quindi una maglia per portieri i ricordi andrebbero alla stagione 2005-2006 e 2006-2007 con la maglia arancione (e dettagli blu) indossata, tra gli altri, da Antonio Chimenti.

Antonio Chimenti nel 2006 con la maglia arancione

Antonio Chimenti nel 2006 con la maglia arancione

Per i portieri è stata comunque presentata una divisa con lo stesso modello delle altre già citate, ma di colore nero. I calzoncini sono molto semplici e privi di dettagli, interamente monocolore con il solo logo del Cagliari e gli omini della Kappa a fare da contorno. Nello specifico sono blu nella prima, bianchi nella seconda, arancioni nella terza e neri nella maglia da portiere. I calzettoni invece sono blu con risvolto rosso e quattro mori cuciti nella tibia nella maglia di casa, bianchi con risvolto rossoblu nella maglia da trasferta, analoghi ma arancioni nella third e neri in quella per gli estremi difensori.

Ogni modello presenta la scritta nel retro del colletto “Cagliari Calcio 1920″ e soprattutto all’interno dello stesso la scritta “Cagliari Campione d’Italia 1970”, apprezzata dagli eroi presenti alla presentazione.

Infine, nuovo font per nomi e numeri sul retro delle divise, e anche qui confermata l’anticipazione data da SardegnaSport.com il 14 luglio. Il nuovo carattere ripercorre quello delle ultime due stagioni ma resta più sottile e più arrotondato negli angoli.

Il modello di tutte le divise sarà ancora il Kombat: la versione “2016” presenta un tessuto in poliestere e elastam con taglio ergonomico “fitting skin” particolarmente aderente in modo da favorire il principio dello Stop Stopping: le trattenute degli avversari sono più evidenti all’arbitro e l’interruzione del movimento risulta più difficile. Il tessuto sul retro è in rete con la tecnologia Hydroway per favorire maggiormente la traspirazione, coadiuvata da fori al laser presenti sui fianchi.

Capitolo sponsor: oggi è stato presentato il secondo sponsor ma non si sa ancora nulla per quanto concerne il main sponsor. Come dichiarato da Passetti: “Per quanto riguarda gli sponsor siamo orgogliosi di essere partner nel girone d’andata di EP (applicato sulla parte sinistra del petto sotto il lettering Kappa, ndr), leader nel settore energetico mondiale, che ci ha scelto per radicarsi in Sardegna, dopo lo sbarco a Fiumesanto. Il main sponsor? Stiamo parlando con la Regione Sardegna e sembra la volta buona, ma valutiamo anche altre offerte”. Ancora da confermare invece la presenza di eventuali sponsor istituzionali della Lega Serie B comuni a tutte le squadre sotto il numero e/o nei pantaloncini.

C’è stato spazio anche per una battuta dei campioni d’Italia che hanno posato con le nuove maglie: “La maglia bianca somiglia tantissimo alla nostra dello Scudetto – dichiara Giuseppe Tomasini – quella portò bene a noi, speriamo che porti bene anche a questo Cagliari”. Dall’altra parte Cesare Poli scherza: ” Con delle maglie così, avremmo potuto vincere almeno due scudetti”.

In conclusione, maglie semplici e onestamente con poche modifiche da parte del brand Kappa, come da sua tradizione, rispetto alle divise degli ultimi quattro anni. Poche novità che però stravolgono di fatto la tradizione ultranovantennale del Cagliari, e che sicuramente susciteranno reazioni variegate. In ogni caso sui gusti personali non si dibatte e solo le vendite negli store diranno se il pubblico sardo avrà gradito queste nuove creature.

Alessandro Frongia

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