Torres, calcioscommesse mette in stand-by stadio e rapporti istituzionali. Cari: “Sorpreso da coinvolgimento Capitani”
Sono passati circa dieci giorni dalla serie di arresti e di consegne di avvisi di garanzia inviati, nell’ambito dell’operazione “Dirty Soccer”, dalla procura di Catanzaro a numerosi personaggi appartenenti al mondo del calcio di terza e quarta serie. Nella vicenda, come ben risaputo, sono state coinvolte anche tre figure legate alla Torres: l’avvocato Enzo Nucifora, ex ds arrestato dalla Polizia, a cui sono stati concessi i domiciliari dopo il primo interrogatorio; Domenico Capitani e Massimo Costantino, rispettivamente presidente ed ex allenatore rossoblu dichiaratisi entrambi disponibili a chiarire la loro posizione. Al momento sono tre le partite incriminate: Pisa-Torres di Coppa Italia, Monza-Torres e Torres-Pro Patria e si parla di un possibile interessamento di Renate-Torres.
L’unica certezza in casa Torres, in attesa delle sentenze sportive e penali, è rappresentata dalla mancanza della serenità indispensabile per poter programmare al meglio la prossima stagione. L’estate del 2013 fu quella del cambio di proprietà, la scorsa quella dell’incertezza della categoria e questa sarà quella dello scandalo scommesse e della battaglia del presidente pontino con le istituzioni locali. La società di via Coradduzza è tornata a farsi sentire ieri, tramite l’ormai abituale comunicato pubblicato sul sito ufficiale senza peraltro inserire, al suo interno, alcun riferimento all’operazione “Dirty Soccer”.
Ecco il testo pubblicato sul sito ufficiale: “Questa mattina il dirigente rossoblu Manolo Patalano, a Sassari per conto del presidente, Domenico Capitani, ha incontrato i vertici della Fondazione Sef Torres 1903. Nel corso dell’incontro è stato ribadito che, seppure in attesa di una risoluzione sui fronti aperti con Comune di Sassari e Regione Sardegna, nulla è cambiato rispetto agli impegni presi con la città e i tifosi. La Società sta lavorando in queste settimane per programmare la prossima stagione sportiva, lo staff è attivo sul mercato e il presidente Capitani si sta occupando della scelta del prossimo allenatore che siederà sulla panchina rossoblu”.
Stando allo scarno comunicato di via Coradduzza, le parti non avrebbero in alcun modo discusso della questione legata all’inchiesta sul calcioscommesse che, di fatto, tiene fermi tutti i discorsi aperti con le istituzioni e pone in secondo piano il tema stadio (concessione, parere di commissioni e Vigili del Fuoco e quant’altro). Contattato telefonicamente da SardegnaSport.com, si è espresso sui vari coinvolgimenti anche l’ex tecnico Marco Cari, sulla panchina rossoblu nell’ultima parte della stagione 2013-2014 e fresco vincitore del campionato di Serie D con il Rimini: “Francamente sono molto sorpreso dal coinvolgimento del presidente Capitani in questo polverone – dice Cari – non ho mai avuto modo di sospettare di lui. La giustizia farà il suo corso e credo che possa rimanere a Sassari qualora riesca ad uscire pulito da questa situazione, d’altronde anche quando arrivò due estati fa fu costretto a guadagnarsi fiducia e credibilità. Credo che molto dipenderà dalla direzione che prenderanno le sentenze. Nucifora? No comment”.
Mauro Garau