Verso Palermo-Cagliari, Zola: “Partiamo dalle certezze. Formazione? Conti e altri dieci”. Sau e Ibarbo out

Gianfranco Zola mentre dirige il suo primo allenamento ad Assemini (foto: Fabio Murru)
Inizia con il derby delle Isole il 2015 del Cagliari, che al “Renzo Barbera” non avrà in panchina il palermitano d’adozione Zdenek Zeman, bensì il sardissimo Gianfranco Zola, subentrato al boemo proprio alla vigilia di Natale. 3477 giorni dopo la conferenza stampa nella quale annunciò, a malincuore, l’addio alla maglia rossoblù e al calcio giocato (era il 29 giugno 2005), “Magic Box” si è presentato nella sala stampa (affollatissima) di Asseminello per la sua prima conferenza pre-partita da allenatore del Cagliari: “Arriviamo alla partita in buone condizioni – afferma Zola – ieri abbiamo rallentato un po’ perchè negli ultimi giorni avevamo lavorato molto intensamente e i ragazzi erano stanchi. Oggi, comunque, li ho visti frizzanti, mi sono piaciuti.” Capitolo infortuni: a Palermo, Marco Sau, non sarà della partita: “Sta migliorando, ma è prematuro farlo giocare. Ibarbo è in dubbio, perchè ha avuto un risentimento muscolare in mattinata. E anche Barella non ci sarà.”
Focus, quindi, sulla formazione di Iachini, che è reduce da una lunga striscia di risultati positivi: “E’ una squadra in salute – afferma –, che sta facendo molto bene. I due attaccanti, in particolare, stanno disputando un grande campionato, e meritano assolutamente la classifica attuale. Non sarà facile per noi, ma ci sono comunque dei margini per fare risultato. Siamo in una fase di transizione e avremo qualche assenza”.
Durante la sua presentazione ufficiale, Zola aveva individuato nell’assenza di equilibrio il principale problema del Cagliari: “Non è un problema solamente della difesa – precisa –, ci allunghiamo troppo e quindi il reparto arretrato ne soffre. Ci vuole intensità collettiva e abbiamo lavorato su questo aspetto negli ultimi giorni.”
Daniele Dessena è stato utilizzato a fasi alterne da Zeman, ma con Zola potrebbe tornare sulla cresta dell’onda: “Gode della mia stima illimitata, e anche di quella della società, puntiamo tanto su di lui. Poi, parliamoci chiaro: in questo momento il reparto migliore del Cagliari è il centrocampo, e questo mi dà la possibiltà di avere anche l’imbarazzo della scelta.” Ancora sui centrocampisti: “Crisetig è un ottimo giocatore, Ekdal non ha bisogno di presentazioni e sto scoprendo pian piano Barella: può davvero fare benissimo. Poi c’è Joao Pedro che è valido anche come interno di centrocampo”.
Sulla formazione anti-Palermo: “Sono alla prima partita e non ho idee preconcette o preclusioni. Il ruolo di Cossu? I miei giocatori sono i più bravi al mondo e ho grande stima per ciascuno di loro. Cossu può giocare ovunque, anche mediano basso volendo. Se uno sa giocare a pallone, può giocare in qualsiasi posizione. Inoltre, posso utilizzarlo in funzione dei compagni. Se il suo partner è Longo, è un conto, se invece il partner è un altro allora la situazione può cambiare.” Il Zola calciatore ha avuto possibilità di crescere accanto a un fuoriclasse assoluto come Maradona, e probabilmente anche a Cossu avrebbe fatto bene pregiarsi della presenza di Gianfranco Zola: “Non credo sia così – si schermisce – Andrea ha sempre fatto bene a Cagliari, anche nel 2005/2006. Conto di averlo ancora al top della forma. Anche a 35 anni, insomma, vorrei vedere il vero Cossu. Cercherò di adattare il gioco anche in funzione delle sue caratteristiche, del resto i giocatori “alla Cossu” hanno sempre fatto bene con me”.

Nicolò Barella, enfant prodige rossoblù
Su quale sia stata la più piacevole sorpresa di queste prime sedute di allenamento, Zola non ha dubbi: “Barella mi ha impressionato molto, così come Donsah, ma in generale mi ha sorpreso il tasso tecnico della squadra, che è capace di gestire molto bene il pallone. Pensavo di avere dei problemi all’inizio, invece ho trovato un’ottima predisposizione al gioco, e questo è senz’altro merito di Zeman.”
Sedere sulla panchina di una squadra di cui si è stati prima tifosi e poi simbolo, è una bella responsabilità, ma il baronetto di Oliena non ha paura: “Sto vivendo un mix di sensazioni – racconta -, ogni giorno che passa rivivo emozioni antiche. Voglio dare qualcosa di importante a questi giocatori, a questa squadra e a questa città. Lavoro con Casiraghi e Porcu dalla mattina fino alla notte con enorme piacere. L’avvicinamento alla partita, poi, dà una adrenalina pazzesca. In Inghilterra ho imparato tanto a livello di gestione, sono felice e voglioso di mettermi in gioco.”
Una delle “spine” dell’era Zeman è stata l’impiego di Daniele Conti, in evidente difficoltà quando chiamato a giostrare in coppia con Crisetig, ma considerato imprescindibile dal boemo: “Daniele lo conosco benissimo – dice Zola -, siamo sempre andati d’accordo. Quando si arriva a 36 anni si diventa brontoloni, anche io lo ero, ma non l’ho mai sentito lamentarsi. E’ molto partecipe e sono contento del suo impegno. Ci servirà tutto il suo carattere e il suo entusiasmo”.
Punti fermi nell’undici titolare? “Conti gioca sicuramente, dico solo questo. Domani si parte e quindi devo affidarmi a qualche conoscenza di base. Saranno poi le prestazioni a consigliarmi cosa fare per il futuro. Non voglio stravolgere il lavoro che è stato fatto fino a ora. Ho lavorato su qualche accorgimento, e sono curioso di vedere la reazione. La squadra non era alla sbando, assolutamente. Ha preso qualche botta, ma sta bene.”

Samuele Longo, titolare a Palermo? (foto: Fabio Murru – SardegnaSport.com)
Nell’amichevole contro il Lanusei, Longo è parso in grande spolvero. Il 2015 potrebbe essere l’anno della sua esplosione, almeno così si augura Zola: “In questo modulo il centravanti è estremamente importante, anche in considerazione del tipo di esterni che abbiamo. Se Samuele, o chi per lui, avrà un impatto forte durante la gara, cambierà completamente la fisionomia della squadra.”
Se Ibarbo non ce la dovesse fare? “Gioco io!”, scherza il neo mister, che poi precisa: “Anche in quel caso non cambierò modulo. Sarà una partita difficile, credo che il Palermo dal punto di vista tattico abbia la tendenza ad abbassarsi per poi ripartire sfruttando la velocità di Vazquez e Dybala. Conosco molto bene quel modulo, che è più che altro di ripartenza. Dovremo avere un’ottima gestione della palla, questo aspetto sarà fondamentale per cercare di non prestare il fianco ai loro contropiede.”
Chiosa finale sui possibili nuovi arrivi, da Brkic a Faraoni passando per Diakite: “Credo che fare dei nomi sarebbe poco rispettoso nei confronti di chi è già qui. E’ probabile che qualcuno arrivi, dico solo questo. Mi dispiace non avere più tempo per lavorare con questo gruppo, ma siamo in un periodo nel quale è necessario fare delle scelte.”
dall’inviato Fabio Frongia
I CONVOCATI DEL CAGLIARI:
Portieri: Carboni, Colombi e Cragno
Difensori: Avelar, Balzano, Benedetti, Capuano, Ceppitelli, Murru, Pisano, Rossettini
Centrocampisti: Conti, Crisetig, Dessena, Donsah, Ekdal, Joao Pedro
Attaccanti: Caio Rangel, Capello, Cossu, Farias, Longo
I CONVOCATI DEL PALERMO:
Portieri: Fulignati, Sorrentino, Ujkani.
Difensori: Andelkovic, Emerson, Feddal, Gonzalez, Lazaar, Morganella, Munoz, Pisano, Terzi, Vitiello.
Centrocampisti: Barreto, Bolzoni, Chochev, Della Rocca, Maresca, Quaison, Rigoni, Vazquez.
Attaccanti: Belotti, Dybala, Joao Silva.