Metti la “Nazionale” sarda a Oristano contro l’Inghilterra

Un carabiniere osserva i tifosi inglesi al Sant'Elia durante i Mondiali in Italia

Un carabiniere osserva i tifosi inglesi al Sant’Elia durante i Mondiali in Italia

Chiamatelo sogno o utopia, fantacalcio o semplice obiettivo. Tutti, tra tifosi e addetti ai lavori, ci siamo trovati almeno una volta a disegnare un’ipotetica nazionale sarda, accarezzando l’idea di vedere quell’undici sul campo. Un punto di partenza o un veicolo per agevolare quel processo identitario, spesso fermo alla pura retorica, che riceverebbe dalla Dea Eupalla una significativa spinta. Una forma di patriottismo in salsa calcistica, dunque, sulla falsariga di quanto avviene in contesti simili a quello sardo, caso ultimo l’amichevole tra Corsica e Paesi Baschi disputata lo scorso 27 maggio. Eventualità che non rappresenterebbe certo un debutto per la “Nazionale dei 4 mori”. Bisogna riavvolgere il nastro dei ricordi per rivivere quel pomeriggio e tornare al giugno del 1990.



Edoardo Bennato e Gianna Nannini iniziavano a fare capolino nelle orecchie degli italiani con un motivetto destinato a far tendenza mentre da Torino a Cagliari e da Verona a Palermo, l’Italia si tirava a lucido: per un mese sarebbe stata il centro del mondo, non solo calcistico. Un mix di agitazione ed eccitamento che pervadeva, inevitabilmente, anche la Sardegna. L’isola, infatti, sarebbe stata la casa degli ospiti più scomodi, quelli che lasciano tutto sporco e fanno più casino. In una parola: gli hooligans. Una scelta logistica che avrebbe permesso ai tifosi sardi di assistere al girone più intrigante (Inghilterra-Olanda la partita madre) ma che faceva tremare Cagliari e non solo. Troppo recenti le immagini delle stragi dell’Heysel, così come quelle di Hillsborough e Bradford. La Nazionale dei tre leoni sbarcò in Sardegna con diverse incognite e tante aspettative (come da tradizione) e con un seguito di tifosi dirompente, pronto a godersi le notti magiche in riva al Golfo degli Angeli. Fu in questo contesto che la nazionale guidata da Bobby Robson si avvicinò ai Mondiali di Italia ’90. Un percorso di avvicinamento che portò gli inglesi ad incrociare la storia del calcio sardo.

E’ un uggioso pomeriggio di inizio giugno e la quiete della sonnolenta Oristano viene scossa da un incontro destinato a rimanere negli annali: un’amichevole tra l’Inghilterra e una rappresentativa di calciatori sardi. Una squadra, quest’ultima, destinata al ruolo dello sparring partner in cui solo Gianfranco Zola, fresco di scudetto all’ombra del Vesuvio, poteva considerarsi calciatore professionista. Inevitabile la debacle visto il divario tecnico: un 10-2 finale che fu solo un pallido risultato in un pomeriggio di festa. A partire dal gol del provvisorio 1-0, siglato McMahon, lasciato andare indisturbato a rete come simbolica richiesta di buona condotta ai tifosi inglesi  A ventisei anni di distanza, Nioi ricorderà con un sorriso le reti incassate da David Platt, Webb e Beardsley. Al tempo stesso, Tomasso potrà raccontare ai nipoti di aver violato la porta difesa da David Seaman, il baffetto più famoso del calcio anni ’90, così come Francesco Marroccu, allora talentuosa promessa del calcio sardo e futuro ds del Cagliari, ricorderà con nostalgia i suoi duelli con Butcher in mezzo al campo. E un brivido sarà corso anche lungo la schiena di un allenatore navigato come Mariano Dessì che per 90′ avrà osservato nella panchina affianco Bobby Robson, totem del calcio d’oltreamanica.

Fu un pomeriggio di gioia e orgoglio, sia per i giocatori in campo che per gli oltre duemila tifosi assiepati sulle tribune del Comunale di Oristano. Una di quelle occasioni in cui, con un pizzico di retorica, si ha la sensazione di riuscire a collegare le emozioni di tutta una comunità. Non la panacea dei mali che affliggono l’isola, ma un passo stimolante a favore della coscienza di un popolo, quello certamente si.

TABELLINO

SARDEGNA (primo tempo) – Nioi; Spano; Moro; Bortolini; Tomasso; Marroccu; Martinez; Tolu; Ennas; Zola; Corda. Allenatore: Dessi.

SARDEGNA (secondo tempo) – Nioi; Toffolon; Laconi; Carta; Nieddu; Di Laura; Mura; Napoli; Fara; Zola; Angioni

INGHILTERRA – Seaman; Stevens; Dorigo; Steven; Wright; ( 45′ Hodge) Butcher; Platt; Webb; Bull; McMahon; Beardsley. Allenatore: Robson.

 

Stefano Sulis

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