Uomini e donne, solo una Torres. Capitani: “Rilanciamo e puntiamo sui giovani”. Comune Sassari: “Stadio? Si può fare”
Non più Torres maschile e Torres femminile. Da oggi, con la conferenza stampa congiunta tenuta da Domenico Capitani e Leonardo Marras e in attesa dei passaggi burocratico-amministrativi, un unico soggetto colora di rossoblù la Sassari calcistica. E’ questa la notizia della serata vissuta a due passi da quel “Vanni Sanna” che da quasi un mese occupa i sonni dei tifosi torresini, in quanto ago della bilancia nella strada verso l’agognato ripescaggio in Lega Pro dei ‘maschietti’. Di questo tema si è parlato, era inevitabile, mentre per la società che da anni domina il calcio in gonnella ci si augura un futuro più luminoso del presente, pieno di incognite.
“Anni fa l’operazione di fusione tra Torres maschile e femminile fu una necessità, oggi non lo è – dice Leonardo Marras – Molti grandi club del calcio che conta stanno considerando di buttarsi nel calcio rosa (Inter e Juventus ndr). Il sodalizio rossoblù ha 111 anni di storia indimenticabili mentre le ‘figlie di un dio minore’ esistono da 30 anni comunque colmi di successi dentro e fuori i confini nazionali. Questo è stato un anno difficile per via della crisi economica che hanno causato una drastica diminuzione degli investimenti da parte degli sposnsor. Non si uniscono due forze deboli in difficoltà ma due eccellenze assolute”.
Nei giorni scorsi (LEGGI QUI) vi avevamo parlato della concreta possibilità di un amministratore delegato sardo. Intanto, Capitani conferma l’indiscrezione che vi avevamo dato (LEGGI QUI) e annuncia: “Da oggi Manolo Patalano non è più l’ad della Torres e io ne prendo il posto”, mentre Marras continua: “A breve parleremo degli aspetti operativi della società, che avrà un unico ufficio stampa, un unico amministratore delegato (sarà Andrea Budroni, aggiungiamo noi?) e un unico responsabile del settore giovanile. Chiediamo alla classe politica due cose fondamentali: la sistemazione dello stadio e il tentativo di invogliare la classe imprenditoriale del territorio a investire in questa nuova ambiziosa realtà. Che ne sarà delle ragazze? Questa squadra è sette volte campione d’Italia e quinta nel ranking europeo, assicuro che sarà ancora competitiva con quasi tutte le giocatrici confermate”.
Capitani, alla nostra domanda inerente i soldi della Regione (legati all’accordo con l’agenzia Sardegna Promozione), risponde subito che “oggi si parla solo di Torres maschile e femminile”, anche se “da oggi non c’è più differenza tra maschile e femminile – dice - siamo ancora più sassaresi. La proposta di unirci fu fatta a Marras otto mesi fa perchè penso che una squadra così tanto titolata ci possa dare prestigio. La mia idea di calcio è anche fatta di iniziative per il sociale (cita i biglietti ai cassintegrati ndr) e quest’anno, purtroppo, c’è stato poco spazio per questo lato del mio progetto. Obiettivi? Non ci ridimensioniamo, anzi, e puntiamo forte sul settore giovanile, seguito da Andrea Prato con un gran lavoro. Ringrazio i politici intervenuti e la Camera di Commercio che ci ospita”, afferma, prima di rispondere alle domande dei giornalisti.
Impossibile non chiedere della questione stadio. “Ho presentato un progetto per i lavori necessari a rendere lo stadio conforme alle norme della Lega Pro, ci stiamo muovendo per ottenere i documenti necessari. Intanto annuncio che la Torres è iscritta al campionato di Serie D e siamo in attesa di presentare la domanda per la Lega Pro. Domani iscriveremo la femminile”. Rimane il nodo relativo ai termini per completare i lavori ed essere conformi alla Lega (che, aggiungiamo noi, va ammorbidendosi)”.
Capitani non scioglie il dubbio e ostenta ottimismo sui fondi regionali, anche se sarà molto difficile ottenere quanto promesso un anno fa. Si lavora di diplomazia, e la notizia è quella di un imminente incontro con il presidente della Regione Francesco Pigliaru. “Non siamo diversi da Dinamo e Cagliari – dice Capitani – e adesso in Regione ci sono più sassaresi che cagliaritani”. Dopo aver definito “fondamentale” il contributo regionale, Capitani precisa: “Voglio ricordare che non abbiamo problemi di soldi, questa società per ora ha me come amministratore delegato e Leonardo Marras come presidente onorario”. E Nucifora? “E’ un nostro dipendente fino al 30 giugno. Poi? Non saprei, datemi tempo, sono a.d. da un giorno…”, la chiosa che lascia aperto tutto.
Interviene anche Angelo Mura (Assessore Sport della Provincia di Sassari), ex dirigente della Torres: “Da torresino di vecchia data non posso che essere soddisfatto della grande idea di Capitani che ha portato alla fusione. Il lavoro che si sta facendo con il settore giovanile è importantissimo in prospettiva”.
Così Maria Francesca Fantato, Assessore Sport del Comune di Sassari, tra l’altro in bilico per via del terremoto interno al PD locale che sta mettendo in difficoltà la neonata Giunta del Sindaco Nicola Sanna. “Anzitutto porto i saluti di sindaco e giunta, non presenti per una serie di importanti impegni istituzionali. La nuova amministrazione sarà di supporto a questa unione; questo progetto s’inserisce perfettamente nella nostra idea di trasformazione della città. Riguardo allo stadio, c’è stato un incontro al quale hanno partecipato la sottoscritta, il sindaco, l’assessore ai lavori pubblici e la società; il nodo cruciale è rappresentato dalla videosorveglianza: abbiamo valutato costi e modalità e il presidente Capitani si è detto disponibile a farsi carico dei costi necessari. Questo velocizzerebbe i lavori, saltando una gara d’appalto altrimenti obbligatoria e che allungherebbe i tempi di circa 6 mesi”.
Abbiamo sentito poi, in esclusiva, l’assessore Fantato. “Capitani ha detto di essere disposto a farsi carico delle spese per la realizzazione dell’impianto di videosorveglianza, che poi potrebbe essere noleggiato al Comune di Sassari, permettendo così al presidente di rientrare (totalmente o in parte) della spesa sostenuta con l’intento di accelerare i temi in chiave domanda di ripescaggio”.
Sempre con Palazzo Ducale potrebbe esserci un discorso ad ampio raggio intavolato con la Dinamo Sassari: “E’ allo studio l’idea di una concessione pluriennale alla società del presidente Sardara, affinché questa possa gestire e garantire dei servizi (per esempio la Club House spostata al palazzetto ndr) per la collettività. Il Comune sarebbe sgravato di spese e gestione, la società avrebbe possibilità di utilizzare l’impianto. Un discorso possibile in futuro anche con la Torres? Perché no”.
dai nostri inviati Gianluca Dessì e Mauro Garau