Passetti: “Progetto definitivo avrà novità”

Cagliari, nuovo stadio | L’80% del vecchio Sant’Elia sarà recuperato e riutilizzato

Dopo l’annuncio di Sportium come consorzio incaricato di redigere il progetto definitivo dello stadio di Cagliari (leggi qui), si contano i mesi per arrivare al primo grande passo che davvero avvicinerà alla nuova casa rossoblù. Tante le novità e i dettagli degni di nota, accanto a quanto già si sa su capienza, ispirazione e obiettivi dal punto di vista ambientale, funzionale, ingegneristico e della sostenibilità in senso lato, non ultima quella economica.

Come fa sapere l’Università di Cagliari, “La realizzazione di un’opera di questa portata richiede competenze specifiche – dice Antonello Sanna, direttore del dipartimento di Ignegneria civile, ambientale e architettura dell’Università di Cagliari – La nostra università e in particolare il Dipartimento di ingegneria civile, ambientale e architettura, possiede specialisti e filiere di ricerca di primo piano. Siamo particolarmente interessati alle collaborazioni multidisciplinari” dice Antonello Sanna. Il direttore del Dicaar coglie anche un altro aspetto di rilievo: “Le nostre ricerche e gli apporti che forniamo per la realizzazione del nuovo stadio di Cagliari, si innesca perfettamente nella terza missione dell’Università: una relazione forte con enti e istituzioni pubbliche e territorio, ma anche un sempre maggiore confronto operativo con il mondo imprenditoriale privato, le dimensioni industriali e le società di servizi”.



Sui materiali da recuperare dalla demolizione del Sant’Elia – afferma l’Università -, i progettisti puntano ad applicare studi e ricerche svolte in passato. Ad esempio, si prevede che l’80 per cento del vecchio impianto di via Vespucci (tra calcestruzzi e cemento), possa essere impiegato nella costruzione del nuovo stadio e la quota rimanente sia utilizzata per altri fini dall’impresa che lo costruisce (…) unendo alle questioni normative anche quelle paesaggistiche e di sostenibilità ecoambientale. Ambiti disciplinari variegati con un possibile coinvolgimemto di altre figure accademiche nella realizzazione di un impianto imponente, elegante, rivestito da un materiale che ricorda la pietra calcarea con cui sono stati costruiti nei secoli gli edifici di Cagliari.

I prossimi passi vedranno la formalizzazione degli accordi privati tra i progettisti e il Cagliari Calcio, quindi entro la fine del 2018 la presentazione del progetto definitivo. A seguire la conferenza di servizi convocata dalla Regione, la gara d’appalto e l’inizio dei lavori, con la demolizione del vecchio Sant’Elia che si punta ad iniziare entro la fine del 2019. Obiettivo è inaugurare lo stadio (capienza 24 mila spettatori ampliabile a 30 mila in caso di Europei 2024 in Italia) nel 2022, sognando di entrarci nella stagione 2021/2022 e magari già nel 2021.



Intanto il Direttore Generale del Cagliari, Mario Passetti, conferma quanto già era facile prevedere. “Tra qualche mese – dice – scopriremo il progetto definitivo di Sportium, che potrebbe avere delle novità rispetto al preliminare”.

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