Il sardo vittima di una foratura e di problemi fisici

Fabio Aru (ITA – UAE Team Emirates) – photo Dario Belingheri/BettiniPhoto©2018
La tappa regina della Volta a Catalunya è di Alejandro Valverde, che a La Molina regola tutti dopo una corsa in prima fila sin dalle prime battute. Il portacolori della Movistar ha attaccato più volte fin dalla discesa dopo il penultimo GPM, sfruttando poi la superiorità numerica nel finale. Dietro di lui Egan Bernal (Sky), battuto allo sprint. Il murciano va al comando della classifica generale, davanti a Egan Bernal (Sky) e il compagno di squadra Nairo Quintana.
Si sapeva che sarebbe stata una tappa intensa e ricca di emozioni. Dopo due ore, si forma la fuga di giornata, con tanti tentativi precedentemente soffocati dal gruppo. Valverde prende 3” di abbuono arrivando primo al traguardo volante, poi all’inizio della salita di Port d’El Jou vanno via Esteban Chaves (Mitchelton – Scott), Mikel Bizkarra (Euskadi – Murias), Joseph Rosskopf (BMC), Toms Skujins (Trek – Segafredo) e Stephane Rossetto (Cofidis). Chaves se ne va in salita, dietro la Movistar fa l’andatura, perde contatto anche Fabio Aru per una foratura, rientrando subito in gruppo, che scollina con 1’40” da Chaves, che ha 1′ di vantaggio sui quattro inseguitori, ripresi dal gruppo prima del Coll de la Creueta. In discesa Chaves viene ripreso da Matej Mohoric (Bahrain – Merida), a 26 chilometri dalla conclusione. Nella salita finale si scatenano in tanti, tra azioni soffocate e strappi che portano al formarsi del terzetto che si giocherà la vittoria, appannaggio di Valverde.
LE PAROLE DI ARU – “Ho avuto dei problemi alla gamba sinistra – dice – Questo non mi ha permesso di recuperare bene e così sono venuti fuori dei guai collaterali, ho provato a fare il massimo ma non ho potuto correre al meglio. Sono fiducioso sul fatto che le cose migliorino presto”.