Il Cagliari torna mestamente a casa dopo la sconfitta per 2-1 contro il Milan, l’ennesima alla Sardegna Arena, ormai più terra di conquista straniera che fortino inviolabile. Eppure tra le macerie di una partita cominciata bene e proseguita nel peggior modo possibile, tra un VAR ancora poco amico e un giro palla fin troppo sterile, una gemma ha continuato a scintillare sotto il cielo stellato del capoluogo sardo. Alessio Cragno, infatti, è stato per distacco il migliore dei rossoblù, con due parate decisive su Kessie prima e Bonaventura poi, di grandissimo spessore tecnico.
L’ennesima prova convincente di un portiere in continua ascesa, che ha dovuto perdersi proprio in riva al Golfo degli Angeli, prima di ritrovarsi a Lanciano e Benevento, tornando in patria con due anni di esperienza in più e dei vistosi margini di miglioramento. Il suo futuro è anche azzurro, con la maglia della Nazionale che gli sarà contesa dal più famoso e “celebrato” Gigio Donnarumma. Proprio quel portiere che ieri notte, tra una cingomma masticata con supponenza e qualche uscita poco sicura, ha permesso a Barella di segnare il gol del vantaggio nonostante il destro piuttosto debole scoccato dal piede del numero 18. Un tiro a giro che si è spento lentamente in rete non trovando incredibilmente l’opposizione di un estremo difensore pagato sei milioni di euro all’anno.
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Esattamente 5 milioni e 700 mila euro più di Cragno, ormai una certezza per i rossoblù e autore di altri grandi interventi come il rigore parato all’infallibile Perotti contro la Roma. Che le doti umane del fiorentino siano di notevole spessore lo avevano già capito in molti, ma chi aveva ancora dubbi su quelle tecniche dovrà assolutamente ricredersi. Con umiltà e a testa bassa, il classe ’94 sta provando a scavalcare le gerarchie dei media tradizionali, tanto attenti ai mal di pancia di Donnarumma quanto distratti quando si tratta di guardare verso Cagliari e il suo portiere. D’altronde uno gioca nel Milan, l’altro in una delle piccole snobbate all’inverosimile.
Chissà se i colori diversi delle maglie influenzeranno anche il nuovo C.T. della Nazionale, nonostante ai tifosi rossoblù delle sorti azzurre interessi molto poco. Cragno è un patrimonio cagliaritano (anche guardando al mercato) e non importa se a livello economico vale meno del collega rossonero, i sostenitori sardi se lo godono e sono sicuri: il fenomeno ce l’abbiamo noi.
Oliviero Addis