Debacle sonora a Montecarlo per la squadra di Federico Pasquini, che saluta la competizione europea
Dopo un primo quarto equilibrato, chiuso sul 18-17 a favore dei padroni di casa e con Pierre, Polonara e Tavernari tra i più attivi, nel secondo periodo i monegaschi cambiano marcia e salutano i sardi. La svolta arriva dopo il 25-25 di metà secondo quarto, con la Dinamo che inizia a sbagliare di tutto in attacco e Monaco che trova la strada per la fuga. Gladyr, Kikanovic ed Evans scavano un solco che parla di 17-0, per il 42-25 dell’intervallo lungo.
Di fatto la partita è finita, e così il secondo tempo è un lunghissimo garbage time di scarso valore e di alto livello di depressione per gli isolani. 5-2 in avvio di terzo periodo, con Bamforth che rompe l’emorragia ma non cambia l’andazzo, Pasquini alterna grida, gesti eloquenti e timeout, ma si vivacchia tra strafalcioni e prodezze biancorosse, con ritmi balneari nel salotto di Montecarlo. La Dinamo perde un’infinità di palloni, e tra il 25′ e il 28′ arriva un 10-3 di parziale che porta all’ancor più eloquente 67-37, prima dell’ennesimo strappo per il 75-40 della penultima sirena. L’ultimo quarto vede Pierre provare a salvare statistiche e orgoglio, Bamforth forzare, la Dinamo sbagliare e azzardare soluzioni estemporanee. Il divario rimane pesante fino alla fine.