Le parole del coach biancoblù, di Bamforth e Sacripanti dopo Dinamo Sassari-Avellino

Federico Pasquini (foto: Giuliano Gatti)
Cronaca e statistiche del match!
Così Federico Pasquini dopo la sconfitta interna della sua Dinamo Sassari contro la Scandone Avellino.
“Abbiamo perso contro un avversario di alto livello – esordisce il coach biancoblù – Sono stati bravi a punirci col tiro da 3 punti, sfruttando tutto il loro talento e la fisicità dei loro piccoli in post-basso contro i nostri. Nel secondo tempo non si sono disuniti, a livello difensivo nel quarto periodo e nel supplementare ci hanno messo le mani addosso. Noi abbiamo fatto tutto quello che potevamo, non abbiamo mai mollato, venivamo da una settimana difficile e avevamo rotazioni minori. Penso sia una sconfitta diversa rispetto a quella di Venezia, onore ad Avellino che ha dimostrato tutta la sua forza, punendo le nostre debolezze”.
La Dinamo ha tirato molto più di Avellino, a cosa si devono tanti errori? “Lo 0/11 degli ultimi 15′ nasce dall’aumento della loro intensità difensiva – dice Pasquini – Loro non ci hanno concesso quanto ci avevano permesso nel terzo quarto, penso che la fisicità di Avellino e la capacità di sporcare ricezioni e blocchi sia stata più decisiva della nostra stanchezza”.
Cosa si impara da oggi? “Ogni volta che trovi una grande squadra impari qualcosa, noi dobbiamo essere più precisi, specie quando si è avanti nel punteggio, ma abbiamo sbagliato 4 liberi in fila e loro ci hanno punito con una tripla di Scrubb da 9 metri, girando l’inerzia con quel canestro e con Fitipaldo. Non siamo stati perfetti, ma merito all’avversario”.
La Dinamo ha rifiutato qualche tiro di troppo? “Non direi, c’erano situazioni in cui era difficile fare un passaggio in più e abbiamo palleggiato molto, ma non parlerei di tiri rifiutati. Secondo me il problema non è nella qualità dei tiri, ma nella difficoltà di effettuarli, e nonostante ciò abbiamo segnato 88 punti, segno che il coraggio non è mancato. In alcune situazioni difensive ce li siamo dimenticati, abbiamo sbagliato rotazione e ci hanno punito, chiaramente quando hai Fesenko in area sei costretto a concedere qualcosa ai piccoli per limitare lui a 9 punti come abbiamo fatto”.
Com’è la situazione in ottica Final Eight? “E’ tutto aperto, sfidiamo Trento che è tra le squadre più forti attualmente. Dovremo recuperare le energie, rimettere dentro i giocatori acciaccati, ricostruire tutto sulle nostre qualità e certezze. Non dimentichiamo che abbiamo perso due volte ai supplementari, contro due grandi squadre come Venezia e Avellino”.
La disamina di Scott Bamforth, guardia della Dinamo Sassari. “E’ stata una partita dura, in alcuni momenti non siamo stati all’altezza e in altri sì, sapevamo che Avellino è forte, noi non abbiamo sfruttato le occasioni, loro ci hanno punito. Non siamo stati perfetti in difesa. Supplementari stregati? Sì, peccato, io pure ho sbagliato qualche tiro che poteva aiutarci. Dobbiamo lavorare per migliorare e fare nostre questo tipo di partite. Dobbiamo andare avanti con fiducia, senza negatività eccessiva per le tre sconfitte consecutive, guardando a quelle che sono le nostre qualità”.
Le parole di Stefano “Pino” Sacripanti, coach della Scandone Avellino. “Prima di iniziare la conferenza stampa, voglio ricordare una persona molto cara come Frederic Forte, presidente del Limoges che era uomo di grande qualità, so che si dice di tutti quando uno ci lascia, però era veramente così, ci era molto vicino e lavoravamo tanto insieme sul mercato, con un confronto continuo. Oggi è stata una partita molto bella, a livello emotivo e cestistico, e voglio sottolineare la correttezza del pubblico di Sassari, che alla fine del match ci ha applaudito, regalando un bel momento di sport. Noi abbiamo ben giocato, la Dinamo anche, ci siamo suicidati con quelle tre-quattro palle perse di fila nel terzo quarto, permettendo a Sassari di andare avanti di 7-8 punti. Fortunatamente siamo rientrati bene, potevamo vincerla col tiro dalla media di Rich, poi siamo stati bravi a rimanere concentrati nell’overtime, con la voglia di vincere. La Dinamo ha tante armi che ci danno fastidio, penso che oltre a Bamforth abbia inciso molto Spissu, bravo a segnare in transizione e sui pick and roll centrali. Sono contento, perché per la prima volta durante l’anno abbiamo giocato con dieci giocatori, non sarà facile per me avere equilibrio nel gestirli tutti, né per loro accettare di giocare meno minuti. Nel supplementare abbiamo difeso meglio sui pick and roll centrali, costringendo a qualche back door in più, mentre in attacco abbiamo alternato i giochi ed è andata bene”.