Un ritorno che avrebbe del clamoroso, che scatenerebbe accesissimo dibattito nella piazza cagliaritana, e che per il momento rappresenta solo una suggestione. Non una trattativa vera e propria, dunque, almeno a quanto risulta dalle carte scoperte in questo momento. Nicola Murru di nuovo al Cagliari, a soli sei mesi dall’addio dell’estate 2017, potrebbe rappresentare la novità spiazzante del calciomercato invernale rossoblù.

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Il sampdoriano, che in blucerchiato ha collezionato 11 presenze tra campionato (8) e Coppa Italia (3), non ha ingranato sotto la Lanterna, dove il tecnico Giampaolo gli ha concesso occasioni a sprazzi, venendo ripagato solo in sparute circostanze. Classe ’94, all’inizio dell’estate venne girato ai genovesi in cambio di Cigarini e conguaglio, generando anche in quell’occasione le discussioni sull’opportunità o meno della mossa operata dal club di Tommaso Giulini. Intanto Murru viene da tre panchine consecutive (Sassuolo, Napoli e Spal), nell’ultima gara del 2017 non è stato chiamato in causa nemmeno di fronte alla sostituzione del suo concorrente Strinic, uscito al 1′ del secondo tempo e rilevato da Regini, proprio colui che sarebbe dovuto arrivare in Sardegna assieme a Cigarini e in cambio di Murru. Corsi e ricorsi storici, chissà se con risvolti futuri a breve termine. Intanto Murru, proprio nell’ultima giornata di campionato del 2017, ha postato una immagine eloquente sulla sua pagina Facebook: lui in azione contro la Lazio, ma in maglia rossoblù.

Tra poche ore via alle scintille, anche se il mercato non muore mai e nelle scorse settimane le cose si sono mosse un po’ per tutti i club. Il Cagliari non fa eccezione, e soprattutto in difesa i movimenti appaiono concreti e in divenire. Caldirola e Bonifazi in entrata, Pisacane (dialogo col Benevento) e Capuano (vorrebbe giocare con più continuità) tra i maggiori indiziati per partire, mentre Ceppitelli (tra i migliori a Bergamo) appare oggi più saldo in Sardegna, dopo i mal di pancia e le polemiche dei mesi scorsi.

A metà campo il Cagliari ha bisogno di almeno due giocatori, tra regista di riserva, mezzala e esterno mancino per il 3-5-2, mentre Barella rimane pezzo pregiatissimo, più per l’estate che per oggi, anche se la fila si ingrossa. Da definire il futuro di Deiola e Miangue (“Per ora penso al Cagliari”, ha detto dopo la gara di Bergamo), ma anche di Farias, Giannetti e Melchiorri, con Han e Colombatto e Pajac la cui situazione perugina è da monitorare. Difficile rivoluzionare a metà stagione, molto dipenderà dalle occasioni e dagli incastri che si profileranno da qui fino al 31 gennaio, anche perché l’intenzione non è quella di fare spese folli, a maggior ragione con una classifica tornata più dolce dopo il colpo orobico.

Fabio Frongia