Il 2017 del Cagliari

I momenti salienti dell’anno solare rossoblù

Il 20+17 del Cagliari, Padoin e Farias!

Il 20+17 del Cagliari, Padoin e Farias!

Mancano poche ore alla fine del 2017. Va in archivio un anno di transizione per il Cagliari, sicuramente positivo, non per questo poco tribolato. I rossoblù terminano col sorriso l’anno solare, cogliendo a Bergamo tre punti che permettono agli isolani di chiudere il girone d’andata a 20 punti, in perfetta linea con l’obiettivo salvezza. Passano in fretta 12 mesi, densi di momenti più o meno importanti. Proviamo quindi a ripercorrere i passaggi più salienti e significativi di questi 365 giorni vissuti in seno al Golfo degli Angeli.



MERCATO, CAMPO ED EXTRA CAMPO – L’anno inizia con la sessione invernale di calciomercato, l’ultima per mano dell’ex DS Stefano Capozucca. Ceduto in prestito Giannetti, salutano Munari e Bittante e, soprattutto, lascia Cagliari tra le polemiche uno dei fautori della promozione dalla B, Marco Storari, direzione Milan. Al suo posto arriva Gabriel che, dopo un inizio incoraggiante, combinerà ben presto disastri tra i pali rossoblù, per un’avventura di effimera durata. Ma soprattutto, i primi mesi del 2017 sono quelli della querelle Ibarbo. La freccia colombiana ritorna nella faretra cagliaritana dopo aver girovagato fra Italia, Inghilterra, Colombia e Grecia dopo il suo primo addio alla Sardegna. E’ però un ritorno infelice, contestato dalla tifoseria e che vedrà subito la sua conclusione: il colombiano a marzo viene ceduto al Sagan Tosu, in Giappone. Nella sessione di gennaio arriva anche Faragò, rivelatosi oggetto misterioso per tutto il girone di ritorno del campionato 2016/2017 ma che in seguito rivelerà il suo vero valore. Ritorna Deiola dallo Spezia, viene preso in prestito Miangue (che troverà poco spazio) e i rossoblù ingaggiano Kwang-Song Han, attaccante nordcoreano del quale si parla tanto bene. Il calciatore incuriosisce tutti i tifosi che lo scopriranno e inizieranno ad apprezzare al “Torneo di Viareggio” con la Primavera di Max Canzi. Arriva anche Nicola Legrottaglie, affiancato a Rastelli per mettere a posto una difesa che fa acqua da tutte le parti. Il tecnico campano se l’è vista brutta in chiusura di 2016 ma le sconfitte con Milan e Roma in trasferta (in mezzo la vittoria col Genoa) vedono incassata una sola rete e sembrano fare meno male del solito. A metà maggio, con la stagione agli sgoccioli, vengono arrestati i vertici della Fluorsid, società del presidente rossoblù Tommaso Giulini. L’accusa è di disastro ambientale e associazione a delinquere. Il numero uno di via Mameli solo interrogato e mai indagato nella vicenda.



ESTATE ROVENTE! – Il Cagliari, come preventivato, giunge alla salvezza con molta serenità. 47 punti e un ottimo 11° posto che, al di là di tutte le critiche e i mugugni, portano alla ri-conferma di Rastelli per la stagione successiva. La fase difensiva è sempre nel mirino dei detrattori del nocchiero di Torre del Greco, non contenti nemmeno dell’apporto di Legrottaglie, riuscito leggermente a migliorare la vacillante retroguardia isolana. Dopo 47 anni, lo stadio Sant’Elia chiude i battenti col trionfo del Cagliari sul Milan dopo 19 stagioni di striscia negativa; poi un match di addio (“The Last Match“) con vecchie glorie e protagonisti. L’impianto ora aspetta la demolizione. L’estate porta il nuovo ritiro a Pejo-Aritzo e l’affiancamento di uno staff di prim’ordine al tecnico campano: Tibaudi, Caronti, Santoni e Fois sono le figure più importanti ingaggiate dal sodalizio di via Mameli per il nuovo campionato. Le porte del Cagliari sono più girevoli che mai: lascia Capozucca e arriva Giovanni Rossi come DS del Cagliari. Salutano anche tutti i big dell’anno precedente come Isla, Bruno Alves, Tachtsidis e, soprattutto, Borriello, divenuto tra gli acerrimi nemici dei sostenitori cagliaritani, i quali non hanno gradito modalità e tempi del suo addio. Colombo lascia il calcio giocato e diviene Team Manager rossoblù, mentre abbandonano l’isola anche Salamon, Cop, Del Fabro e soprattutto Murru. Tanti gli arrivi, con Cragno di ritorno dal Benevento c’è l’acquisto di Romagna dalla Juventus, poi Cigarini, Andreolli, van der Wiel e Leonardo Pavoletti, colpo più caro della storia del club che avrà il compito di sostituire Borriello (20 gol nella precedente stagione). Han e Colombatto partono in prestito al Perugia, non senza polemiche. Dopo due anni, ritorna al Cagliari Andrea Cossu, reduce dall’esperienza di Olbia: il suo ingaggio divide la tifoseria.



LE STAGIONI “FREDDE” – La Serie A 2017/2018 inizia con due sconfitte per il Cagliari, sui campi di Juventus e Milan. Il vento sembra cambiato, le prestazioni soddisfano i tifosi rossoblù che prevedono una buona stagione. A metà settembre, viene inaugurata la Sardegna Arena, stadio costruito su un parcheggio in soli tre mesi. Sarà lo stadio del capoluogo per i prossimi anni, in attesa del nuovo impianto. La prima nella nuova costruzione è un successo di misura sul Crotone ma quello che doveva essere un “fortino” – per espressione dello stesso presidente Giulini – si rivela ben presto una casa stregata: i sardi perdono con Sassuolo, Chievo e Genoa. Queste sconfitte decretano l’esonero di Massimo Rastelli che lascia la panchina del Cagliari dopo 28 mesi di regno. Si inseguono le voci sul nuovo tecnico, le quali sembrano portare a Massimo Oddo. Poi, improvvisamente, ecco Diego Lopez. Il tecnico uruguaiano torna al timone del suo vecchio club dopo tre anni. Barella si consacra sempre più come superstar della squadra e le voci sul suo futuro iniziano a rincorrersi. I tifosi scoprono Faragò, collocato come esterno a tutta fascia nel nuovo 3-5-2 di Lopez che porta risultati, oltre a un passo in avanti dal punto di vista delle prestazioni. Dunque, un periodo buio che parte dalle idi di novembre, perdurando fino a metà dicembre, dove la striscia negativa ha il suo culmine con la sconfitta interna per mano della Fiorentina, in cui fallisce l’esperimento di Cossu in regia. L’anno sembra chiudersi nel peggiore dei modi, complice l’ostico calendario, ma gli isolani centrano un’insperata e fondamentale vittoria sul campo dell’Atalanta che permette di chiudere il 2017 col sorriso.



L’ANNO CHE VERRÀ – Cosa aspettarsi dal 2018? Si partirà subito forte, con due match sulla carta davvero ostici contro Juventus e Milan. Poi c’è il calciomercato invernale, dove il Cagliari cercherà di andare a puntellare la rosa con qualche innesto nei ruoli più deboli, come ad esempio le fasce. Da considerare anche l’acquisto di un’alternativa a Cigarini e/o una vera e propria riserva – per caratteristiche fisiche – di Pavoletti. A febbraio, intanto, verrà scelto il progetto (fra i tre preselezionati) di quello che sarà il nuovo stadio del capoluogo isolano. Il 2018 sarà un anno importante per i futuri risvolti del nuovo impianto. La classifica non è più serena come quella della scorsa stagione: sono cinque i punti che separano Ceppitelli e soci dalla zona calda. Urge mettere nel calderone tutte le energie possibili per cercare di rimanere nella massima serie. Sarà un’estate caldissima, con Barella piatto forte del mercato e già in odore di big. Lopez cercherà di guadagnarsi la permanenza sulla panchina rossoblù. Ci saranno i Mondiali in Russia dove l’Italia non sarà ai nastri di partenza per la prima volta dopo 60 anni (Svezia ’58). In tanti si aspettano il tabula rasa nei vertici del calcio italiano e la rifondazione totale della nazionale azzurra. Ma per questo, forse, non basterebbe nemmeno accendere un cero in Chiesa. Buon 2018!

Mattia Marzeddu



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