Arrivano direttamente dalla Siberia le parole di Federico Pasquini alla vigilia della sfida con il Krasnoyarsk di Champions League. Il coach della Dinamo Sassari ha presentato così la gara: “L’Enisey è una squadra dove i giocatori americani fanno da padrone in primis Zabian Dowdell, playmaker visto a Cantù lo scorso anno, che è quello che decide i ritmi in attacco specie nelle situazioni di pick and roll e ha l’ottima capacità di penetrare e scaricare per i compagni _analizza coach Federico Pasquini_. La guardia è il giocatore statunitense Anthony Hilliard, estremamente pericoloso, l’unico che quasi sempre esce dagli schemi perché ha l’uno contro uno e dei lampi di classe importanti con la capacità di segnare tanti punti in pochissimo tempo. Dovremo essere bravi a fare su di lui un accorto lavoro di difesa per limitarne la pericolosità offensiva. L’ala piccola è Denis Zakharov, tiratore mortifero da tre punti dotato di una buona fisicità, che ha la capacità di approfittare e punire gli errori che vengono fatti quando viene lasciato libero se la difesa si focalizza troppo su Hilliard e Dowdell. Sotto canestro hanno due giocatori americani importanti come Suleiman Braimoh, un quattro che gioca spesso da cinque ed è estremamente atletico, pericoloso anche nel tiro da fuori: nell’ultima partita contro San Pietroburgo ha giocato soprattutto da cinque perché mancava l’altro pivot Octavius Ellis, che non sappiamo se domani sarà del match”.
Per il tecnico biancoblù il team siberiano: “Hanno rotazioni intense sia sul perimetro sia in area: ci sono Aleksander Pavlov, Igor Kanygin e Artem Komissarov che sono giocatori tutti fisici oltre i due metri e ruotano nelle posizioni dei lunghi. La chiave del match sarà il ritmo: Krasnoyarsk è una squadra che ha tanti tatticismi e molti sistemi offensivi, gli piace correre quindi bisognerà essere bravi a rallentare il loro gioco, farli pensare e farli ragionare. Sarà importante avere fin da subito un approccio intenso alla partita perché soprattutto Hilliard vuole prendere il controllo del match”.