Nuova tappa nel tour de force della Golem Olbia, che mercoledì pomeriggio al PalAltoGusto affronta il terzo impegno ufficiale nel giro di appena sette giorni. Avversaria di turno la Delta Informatica Trento, squadra indicata alla vigilia come tra le più accreditate per lotta al vertice.

L’Hermaea giunge all’impegno a pochi giorni di distanza dalla trasferta in casa della capolista Battistelli San Giovanni in Marignano, archiviata con una sconfitta per 3 set a 0, ma con indicazioni tutt’altro che negative per ciò che riguarda il gioco espresso: “Avevamo la possibilità concreta di vincere i primi due set – commenta coach Pasqualino Giangrossi – nel primo, sul 23 pari, abbiamo  sprecato la possibilità di piazzare il break decisivo. Un po’ per demeriti nostri, visto che abbiamo sbagliato una battuta determinante, e un po’ per delle decisioni arbitrali avverse. Nel terzo set, invece, siamo arrivati in parità a quota 17, poi è subentrata la fatica fisica e mentale dovuta al gioco particolare a cui siamo costretti per ovviare al problema al polso di Spinello. Nelle nostre condizioni attuali è importante mettere fieno in cascina ogni qualvolta si presenta un’occasione utile. Dobbiamo essere più cinici”. E la Golem proverà a correggere il tiro già a partire dalla sfida contro Trento: “Giochiamo contro una squadra costruita per vincere  – aggiunge – che fino a ora però non ha trovato la quadratura del cerchio. L’incognita è sempre rappresentata dalle condizioni fisiche di Spinello, che sta facendo dei salti mortali per riuscire a essere sempre a disposizione. La speranza è quella di riuscire a replicare la prestazione offerta contro il Club Italia”.

Per continuare a rendere il PalAltoGusto un fortino inespugnabile, l’Hermaea dovrà prestare ancora grande attenzione alla battuta: “Sarà un aspetto fondamentale – conclude Giangrossi – così come il tenere la palla lontana dalla rete e costringere Trento ad attacchi scontati”. Squadre in campo mercoledì 1 novembre alle 17 al PalAtoGusto di Olbia. Gli arbitri designati sono Stefano Caretti e Alessandro Noce.

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