Il 47enne fantino di papà sardo sempre più leggenda dell’ippica
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Frenkie Dettori in festa: per lui (tra gli altri record) 5 Arc De Triomphe!
Lanfranco “Frankie” Dettori sempre più nella leggenda. Il fantino ha vinto per la quinta volta «L’Arc de Triomphe», la corsa più importante dell’ippica mondiale, di fatto un campionato del mondo del galoppo. Nessuno come lui nella storia, ma la vittoria di domenica era pronosticabile, data l’accoppiata tra il fortissimo 47enne di origine sarda ed Enable, cavalla inglese di tre anni di proprietà del magnate saudita Khaled Abdullah. «Sapere di essere il primo capace di vincere cinque Arc è una grande emozione – ha dichiarato Dettori a fine corsa -. Enable (in tre mesi ha vinto Oaks di Epsom, Irish Oaks, Kings George e Yorkshire Oaks, ndr) è magnifica e per questo avevamo grande fiducia prima della corsa».
Dettori vinse la prima volta nel 1995, quindi i trionfi datati 2001, 2002 e 2015, fino al pokerissimo di domenica 1 ottobre 2017. Nel 1985 Lanfranco si trasferisce in Inghilterra, in quella Newmarket che per le corse dei cavalli è capitale mondiale, su indicazione del papà. Gianfranco, sardo, vive a Roma dove svolge diverse mansioni e si laurea per 13 volte campione italiano. Il talento da urlo però ce l’ha in casa, e Lanfranco a 15 anni va in Inghilterra per imparare l’arte. Sarà un trionfo.
Come racconta cittanuova.it, Dettori nel 1990 è il primo fantino under 20 a vincere 100 corse in Inghilterra, nel 1994 raggiunge quota 223 successi e il titolo di “Champion Jockey” britannico. Oltre 3000 vittorie in 24 nazioni, un 2017 con il 600° successo in un Gran Premio internazionale, ennesimo record che vede anche il completamento delle corse vinte nell’ippodromo di Ascot: arriva il 28 settembre del 1996, nessuno è mai riuscito a vincerle tutte e sette.
«Uno dei prossimi obiettivi – dice Dettori a Repubblica – sarà quello di superare il record di vittorie di Doug Smith (3.111). Mi ritirerò dal mondo dell’ippica soltanto quando non mi divertirò più, in questo mi ispiro a Valentino Rossi: correrò sicuramente fino a 50 anni, poi vedremo stagione dopo stagione».