Sassari, Sanna: “Voglio riscatto!”

Antivigilia del match tra Latte Dolce e Monterosi

Marco Sanna, allena il Latte Dolce da un paio di settimane

Marco Sanna, allena il Latte Dolce da un paio di settimane

Domenica prossima, ore 15, allo stadio Vanni Sanna di Sassari, il Sassari Calcio Latte Dolce farà il suo esordio casalingo nella serie D 2017-’18. Obiettivo riscatto dopo lo 0-1 di Nuoro, maturato nel finale per il rigore di Meloni, e per una prestazione che ha deluso in primis l’allenatore Marco Sanna. Il quale, dopo l’amichevole di Valledoria contro la locale Polisportiva (0-7 il risultato finale grazie alle reti di Scanu, Bianchi e Virdis e alle doppiette di Palmas e Contu) presenta la sfida contro il forte Monterosi di mister Ferazzoli (ex Torres). Tusciani senza Morbidelli.



«Lasciamo perdere il risultato di Valledoria – dice tramite i canali ufficiali -, il punteggio non conta ma la cosa più importante è che miglioriamo a vista d’occhio. Qualcuno dei ragazzi sta spingendo decisamente di più sull’acceleratore, e questo mi fa ben sperare. Il Monterosi ha pareggiato la prima in casa con il Flaminia, fortunatamente ho la buona abitudine di andare a vedere le gare degli avversari oltre a quelle della mia squadra e posso dire che loro sono un ottimo team, sono tutti forti non soltanto in attacco ma anche in difesa e a centrocampo. Insomma, per batter questi signori dovremo essere sicuramente al meglio delle nostre potenzialità, e si stiamo arrivando. Dobbiamo assolutamente riscattare il risultato di domenica scorsa: a Nuoro, conto una Nuorese determinata e aggressiva, siamo noi ad aver giocato a calcio, con gli avversari a mettere in campo la loro strategia e a cercare di sfruttare i lanci lunghi. Il Sassari calcio Latte Dolce è squadra che vuole ottenere i risultati attraverso il gioco, che lavora cercando di ottenere il massimo ogni giorno. Dobbiamo riscattare il ko con la Nuorese, perché a pare mio è ingiusto. Voglio che i ragazzi arrivino il prima possibile al massimo della condizione fisica e mentale. Voglio che acquisiscano al più presto quella famosa rabbia agonistica e quella voglia di superare l’ostacolo che fa la differenza, e posso dire che i presupposti ci sono tutti, e sono buoni».



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