A Villadiego altro episodio che certifica la brutta rottura tra il sardo e il team kazako
Che i rapporti tra Fabio Aru e l’Astana siano ai minimi termini (forse anche meno) da mesi non è un mistero. Ma dalla Vuelta, che sta giungendo al termine, arrivano nuovi elementi che fanno pensare ad una convivenza agli sgoccioli. A parlarne è la Gazzetta dello Sport oggi in edicola, raccontando di come poco prima della partenza della tappa di mercoledì 6 settembre il sardo si sia accorto che i meccanici non avevano montato la corona da 36 denti nella sua bici, differentemente dagli accordi.
Sarebbero volati gli stracci con il diesse Dimitri Sedun, e Aru prima dell’antidoping non ha nascosto la rabbia: “Avrei voluto chiudere bene – riporta la Rosa – ma se vogliono che salga in ammiraglia basta che me lo dicano”, le parole del 27enne di Villacidro.
Per Aru è pronto il contratto con la UAE-Emirates. Come spiega la Gazzetta dello Sport, in un articolo dell’inviato Claudio Ghisalberti, l’Astana ha un diritto di prelazione, quindi se pareggiasse l’offerta del tema di Beppe Saronni Aru sarebbe obbligato a rimanere. Scenari impossibili, la relazione si chiude nel peggiore dei modi.